Mi sembrava mancasse una discussione apposita su quali idee avevano i cristiani dei primi secoli su come Maria madre di Gesù terminò la sua vita terrena. Ho scelto di mettere questa discussione in "storia del Cristianesimo" e non in "Filosofia e teologia" per evitare di tirare in ballo quello che hanno pensato teologi e autorità religiose seguenti il periodo in questione: dunque qui non parliamo di Pio XII o di Tommaso d'Aquino o altri autori estranei al periodo qui trattato.
Ho scelto di limitarmi ai primi cinque secoli in quanto leggo qui:
www.treccani.it/enciclopedia/assunz...edia-Italiana)/che dopo quel periodo sia ad Oriente che ad Occidente sorsero feste legate a tali credenze:
"A Roma, verso la fine del sec. VII, sotto papa Sergio I (687-701), la festa è attestata, col nome di Dormitio"
"Questa data rispecchia la tradizione dei monaci di Palestina del sec. V, e sarebbe poi stata imposta dall'imperatore Maurizio (582-602) a tutto l'Impero bizantino (Niceforo Callisto, Storia eccles., XVII, 28). Essa era certo anche più antica, giacché le sette eretiche del sec. V l'hanno conservata al 15 agosto e le antiche chiese estrabizantine (armena, etiopica) l'hanno per loro tradizione."
Volevo perciò sapere da qualcuno di voi quali sono nei primi cinque secoli i testi cristiani che parlano della fine della vita terrena di Maria (sia che la descrivono come una morte come le altre, sia che la descrivono come una morte diversa dalle altre, sia che la descrivono come un termine della vita a cui è seguito una ascensione straordinaria, come i "rapimenti" in cielo di Enoch ed Elia nonché le tradizioni riferite nel vangelo di Giovanni all'apostolo prediletto di Gesù) e se almeno alcuni di loro danno spiegazioni teologiche sul perché a Maria sarebbe spettato una diversa conclusione della sua vita terrena rispetto a ogni altra creatura umana.
Ciao.