Passato il Natale da un po', e passate quindi i soliti deliri comparativisti tra il Natale e le varie divinità del mondo antico, mi sono ritrovato a soddisfare una mia curiosità, che volevo condividere con i lettori del forum (e tutto sommato credo che la sezione sia questa).
Il tutto parte da quanto si legge su Wikipedia, e che viene spesso ripetuto per il web:
"Almeno dall'età ellenistica in poi, Mitra fu identificato con il figlio di Anahita, una dea con molti parallelismi con le divinità-madri del Vicino Oriente. Il tempio più grande del culto mitriaco è il tempio Seleucide a Kangavar nell'Iran occidentale (c. 200 a.C.), che è dedicato ad "Anahita, l'immacolata vergine madre del signore Mithras". La nascita di Mitra veniva celebrata al solstizio d'inverno, chiamato in persiano Shab-e Yalda, come si addice ad un dio della luce".
https://it.wikipedia.org/wiki/Mitra_(divin...l_mondo_iranicoOrbene, la prima cosa che si nota è che non vi è uno straccio di riferimento, per cui incuriosito ho provato ad approfondire, scoprendo un emerito nulla.
Innanzitutto non è affatto sicuro che il complesso monumentale di Kangavar sia un tempio, tanto meno che sia dedicato a Mithra, figuriamoci il più grande. Inoltre tale complesso monumentale sembra risalire non al 200 a.C. ma all'epoca sassanide (224 - 651 d.C.), quindi quando già in tali regioni si era cominciato a diffondere il cristianesimo, a partire almeno dalla seconda metà del II secolo.
A tale proposito si veda:
www.iranicaonline.org/articles/kangavar-1qui un'ulteriore conferma dell'epoca sassanide:
http://web.b.ebscohost.com/abstract?direct...26AN%3D39459867Che dire a questo punto della presunta dedica ad "Anahita, l'immacolata vergine madre del signore Mithras"? Semplicemente non ne ho trovato traccia nella letteratura scientifica! Non è catalogata alcuna iscrizione del genere ed essa non risulta da nessuna parte. L'Encyclopaedia Iranica inoltre non mette mai in relazione Anahita/Anahid/Anaitis
con Mithras quale madre dello stesso:
www.iranicaonline.org/articles/anahidLa conclusione che ne ho tratto pertanto è che si tratta di una bufala senza alcun riscontro archeologico o documentale costruita da Acharya S nei suoi notori voli pindarici, basandosi su notizie frammentarie e ambigue e su autori iraniani di dubbio credito i quali a loro volta cercano di ricostruire, in maniera alquanto confusa e arbitraria, un qualche collegamento spirituale a livello popolare tra i culti preislamici e la Shi'ia. Il tutto per tenere in piedi le fantasie miticiste del XIX secolo a cui si rifà la stessa Acharya S.
Se per caso avete maggiori informazioni, fatemi sapere.