Studi sul Cristianesimo Primitivo

Cristiani ortodossi e oikonomia

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Sant'Atanasio
view post Posted on 14/4/2016, 23:44 by: Sant'Atanasio     +1   -1




CITAZIONE (askerella @ 15/4/2016, 00:15) 
Domanda interessante.

Per capire bene ne andrebbe, secondo me, associata un'altra, una premessa: il matrimonio ortodosso consiste nello STESSO sacramento di quello cattolico oppure ci sono differenze importanti da segnalare?

Seconda domanda. Akrivia-oikonomia: rimane chiara questa distinzione nella mente (e nello spirito) del "fedele medio ortodosso" oppure l'oikonomia del secondo/terzo matrimonio di fatto lo fa equiparare al primo nella mente di tutti? (Trasformando così anche l'akrivia).

Terza domanda: nelle chiese ortodosse si fanno iniziative tipo "corsi di preparazione al matrimonio" per spiegare che scappare col postino/a non è un ideale cristiano?

Quarta domanda: si è mai pensato nelle chiese ortodosse ad un doppio binario? In pratica: distinguere tra vocazione matrimoniale e coppia naturale generica. In altre parole, si è mai ipotizzato di proporre ai fedeli due vie? 1) il Sacramento del Matrimonio 2) una benedizione generica alla coppia, coppia che non se la sente di essere "esempio" cristiano per gli altri, bensì rimane aperta alla fuga col postino/a
(non che questo doppio binario risolverebbe tutti i problemi e le casistiche, ma alcune magari sì. Ad esempio sono arcisicura che sia nelle coppie cattoliche che in quelle ortodosse molta gente avrebbe delle sorprese del tipo "ah ma io pensavo che tu volessi sposarmi a vita e invece vuoi solo la benedizione...quindi ancora valuti il postino!.". Il doppio binario secondo me sarebbe un gran bene).

Aggiungo una cosa: oltre al caso del "postino" (che in effetti uno non se lo aspetta minimamente dalla persona che ama, perciò nemmeno ci pensa a questa eventualità prima che succeda, visto che l'amore è fiducia) ci sono anche i casi ben più frequenti di "morte spirituale" del matrimonio, anche senza che ci siano di mezzo adulteri e cose simili, ed è a quei casi che secondo me noi Cattolici non possiamo più esimerci di rispondere.


Per John Meyendorff http://dialogues.stjohndfw.info/2008/10/di...ox-perspective/
ad esempio, il matrimonio, considerato come sacramento, non impegna gli sposi soltanto nella vita terrena, ma anche nella vita eterna, e la grazia sacramentale ricevuta non è destinata a finire nemmeno con la morte. Il matrimonio è un dono consegnato alla libertà umana, pertanto la grazia deve trovare un terreno fertile, cioè deve essere accolta. Questa accettazione della grazia richiede anche lo sforzo umano, e rinunciare a tale sforzo significa rifiutare la grazia elargita. In questo senso, secondo Meyendorff, il divorzio ecclesiastico indica semplicemente il riconoscimento della chiesa che questa grazia sacramentale è stata rifiutata. Paul Evdokimov sviluppa l’idea della grazia rifiutata o non accolta giungendo alla conclusione che se l’unità degli sposi e il loro amore reciproco sono immagine della grazia sacramentale, allora – in caso tale amore cessi o diminuisca – si affievolisce anche la comunione spirituale significata e realizzata dall’unione fisica. Proseguire la coabitazione coniugale a queste condizioni assomiglierebbe più alla fornicazione che all’unità spirituale, e una “fornicazione” di questo tipo sarebbe equivalente alla fine del matrimonio.

All’inizio del XX secolo, il grande canonista serbo Nikodim Milas http://gavaisky.blogspot.it/2014/09/today-...-canon-law.html elaborò la teoria della morte morale del matrimonio. Questa teoria, sviluppata in seguito dal teologo greco Hamicar S.Alivisatos, dice che come la morte fisica di un coniuge interrompe il legame e dà la possibilità al coniuge rimanente di contrarre seconde nozze (morte fisica del matrimonio), così è anche possibile parlare della morte spirituale di un matrimonio.

Perciò ecco, più ancora che il caso della moglie che scappa con l'amante o del marito che fa la medesima cosa, secondo me è questa la cosa sulla quale dovremmo riflettere, perché anche un matrimonio sacramentale partito con le migliori intenzioni può, secondo i Cristiani Ortodossi, "morire spiritualmente".

E personalmente non vedo l'ora che Teodoro risponda, perché ho proprio la sensazione che Cattolici ed Ortodossi si siano trovati di fronte ad un "bivio" dove hanno fatto scelte diverse, ma che entrambi avessero validi motivi sulla base della Scrittura e della Tradizione.

Per essere chiari, nulla a che vedere con la Chiesa Anglicana. :)
 
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11 replies since 14/4/2016, 14:20   588 views
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