CITAZIONE (Teodoro Studita @ 22/9/2016, 16:09)
Anche perché non lo troveresti.
ho guardato sul Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale e lì risulta che i due libri sono reperibili solo a Torino...
praticamente dei best seller
comunque, invece di fare giri strani, non è meglio se riporti quelle due o tre citazioni che trattano il caso in esame, cioè la fondazione della comunità cristiana romana? quante righe saranno in tutto? 5 al massimo?
CITAZIONE (Teodoro Studita @ 21/9/2016, 22:07)
È questo il bello, è davvero il numero uno.
sono migliaia le cose che vorrei dire, ma è meglio se sto zitto.
"Una parola è troppa e due sono poche" dice il grande filosofo e glottologo pugliese Pasquale Zagaria.
Comunque vorrei spendere due parole sul contenuto dei libri da te citati (posso? o sono OT anche in questo caso?).
Io continuo a leggere questo rimando sistematico al "metodo storico-critico", ma io "metodo storico-critico" ho ancora da capire cosa significa; se queste parole hanno un senso le conclusioni da trarre sono esattamente opposte a quelle del Gramaglia.
Il Gramaglia sostiene che c'è un nucleo evangelico di base storicamente fondato che riguarda Gesù di Nazareth e poi una serie di aggiunte (nei Vangeli, ma non solo) storicamente infondate e volte a sostenere il ministero petrino.
La conclusione a cui arriva è, per dirla alla buona, che Gesù è vero e il papa finto.
Invece, secondo me, un'analisi comparativa naturale porterebbe a conclusioni diametralmente opposte.
Per esempio, prendiamo Apollo e l'oracolo di Delfi.
Se uno dovesse ragionare come il Gramaglia, dovrebbe arrivare alla conclusione che è falso che la Pizia parlasse a nome di Apollo, però è vero che Apollo portava il sole con il carretto.
Invece è ovvio che il tempio di Delfi e l'oracolo sono realtà storicamente documentate, mentre Apollo è un mito che è servito come fondamento per il tempio e l'oracolo.
Adesso trasliamo il ragionamento sul Cristianesimo.
Il Cristianesimo è una setta nata in una determinata regione, tutte le testimonianze pagane in nostro possesso fanno riferimento ai cristiani e non a Gesù, quindi si conclude che Gesù è un mito (finto) che è servito come base per un gruppo di persone (vero) che si è autoproclamato insieme sacerdotale della nuova religione.
Cioè, se il "metodo storico-critico" piace così tanto, si dovrebbe giungere alla conclusione diametralmente opposta a quella auspicata da Gramaglia, cioè che Gesù è finto e il papa vero.
C'è un solo modo per invalidare queste conclusioni: trovare un riferimento diretto a Gesù, cioè una testimonianza che sia indipendente dal clero (cioè da Pietro e dai vari Gramaglia della storia).
Gramaglia potrebbe salvare le sue finalità ideologiche tramite la Sindone, ma avendo già scritto "L'Uomo della Sindone non e' Gesu' Cristo"...