Vorrei dire solo due parole circa alcune cose del primo post, siccome non ho ancora letto tutta la discussione.
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Buongiorno, riflettevo sui personaggi di Giuseppe d'Arimatea, Nicodemo e Lazzaro.
Il primo è presente in tutti e 4 i Vangeli mentre gli ultimi due li troviamo solo nel Vangelo di Giovanni.
Considerata l'importanza che hanno avuto non comprendo perchè poi si siano perse le tracce
nei testi canonici. Se ne parla in qualche apocifo ma niente di più.
Eppure io credo che debbano aver avuto un ruolo importante nella nascente comunità giudeo-cristiana.
In merito a questo, vorrei dire tre cose: 1) Mi sembra più plausibile che proprio la loro rara presenza nei canonici significa che per i Cristiani che scrissero quei vangeli queste due figure non rappresentavano un elemento fondamentale, ma delle figure per lo più marginali. 2) Probabilmente parlare di "comunità giudeo-cristiane" come di un'unica realtà omogenea è probabilmente errato, siccome sembra che esistessero molte comunità con diverse idee. Inoltre, pare che esse avessero i loro vangeli, e quindi, ammesso e non concesso che Nico e Lazzy fossero importanti per queste comunità, forse se ne parlava in questi vangeli (che ora sono perduti; v. Gianotto-Norelli-Pesce,
L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica, Carocci).
CITAZIONE
Erano tutti quanti personaggi facoltosi, vicini al Sinedrio (probabilmente anche Lazzaro) e con una grande
conoscenza delle scritture.
Ok per Nico e Jeppy, ma come fai a dirlo di Lazzy?
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Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo tra l'altro sono presenti ai piedi della croce...
Va bene sulla sepoltura (Gv 19, 38-39), ma come facciamo a dire che fossero anche ai piedi della croce?
CITAZIONE
forse anche Lazzaro se si accetta l'ipotesi che sia il discepolo amato... ipotesi che renderebbe
più chiaro il capitolo finale di Giovanni.
Di questa ipotesi non ho mai sentito, e devo dire che non vedo come spiegherebbe Gv 21.
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Possibile che dopo l'evento della Passione si siano tutti quanti ritirati a vita privata?
Perdonami, cosa intendi con "vita privata"? Le prime comunità cristiane erano di matrice per così dire privata, erano in case private, comunità "private". Intendi che smisero di essere cristiani?
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Avrebbero potuto dare un supporto notevole all'opera di evangelizzazione degli apostoli magari
da un punto di vista intellettuale mettendo a disposizione le loro competenze nella redazione di testi sacri,
dei Vangeli. D'altra parte i Vangeli sono stati scritti sicuramente da qualche scriba e da qualcuno con
un'ottima conoscenza dell'antico testamento...
Da quel che ne so, alcune interpretazioni dell'AT nel NT (come la lettura di παρθένος, citando Is 7,14 in Mt 1,23) sembrano suggerire, al contrario, che almeno alcuni autori del NT non lo conoscessero, l'ebraico. Certo, probabilmente alcuni come Paolo sì, ma altri sembra di no. Comunque, non abbiamo dati
certissimi per andare in qualsiasi direzione.
Questi sono solo alcuni spunti di riflessione....