| Sulla base degli studi svolti dagli orientalisti (Panaino, etc...), si direbbe che giudaismo e mazdeismo antico si influenzarono reciprocamente nel corso dei secoli e gli effetti di questo intenso scambio culturale si possono rintracciare nelle lingue semitiche e nelle lingue indo-iraniche anche se pare sia stato prevalente da principio il condizionamento culturale da oriente verso occidente (almeno fino all'anno 0). Pur non essendoci testi che in modo esplicito documentino un collegamento tra queste due tradizioni religiose (non si parla di Ahura Mazda nella Bibbia o di Zaratustra e nemmeno nell'Avesta si parla di Mosè, etc...) salvo il Vangelo di Matteo con la visita dei Magi ed alcuni racconti dell'infanzia tratti dagli apocrifi (in cui si dice in modo esplicito che i magi erano giunti da oriente sulla base dell'insegnamento di Zaratustra), ci sono tuttavia numerose analogie a livello teologico e si rileva nell'Antico testamento la presenza di alcuni termini di chiara derivazione persiana (nel Libro di Daniele ad esempio). Se in principio è probabile che sia stata la cultura persiana ad imporsi sulla cultura giudaica permettendo il passaggio dall'enoteismo ad un monoteismo rigido e fortemente anti-idolatrico (la storia dei patriarchi fino a Mosè,(figura accostabile a Zaratustra per molto versi o Yima), potrebbe essere pertanto la rielaborazione di questo passaggio travagliato dall'enoteismo al monoteismo e la storia della monarchia unita, di David e Salamone potrebbe ricollegarsi al regno achemenide, nel parallelismo tra Ciro il Grande/David e Dario/Salomone), successivamente non è onestamente molto chiaro cosa sia successo: la difficoltà risiede sempre nella datazione sia dei testi dell'Antico testamento e che dell'Avesta. Studi recenti sembrano retrodatare di parecchio l'Avesta al VI a.C. ... potrebbe essere più antica dell'Antico testamento: tuttavia, analogamente a quanto è avvenuto per i testi dell'Antico testamento, anche l'Avesta ha subito nel corso dei secoli rielaborazioni, ampliamenti per cui è difficile, come nel caso del Saoshyant, affermare a quale secoli rimonti esattamente tale tradizione o se sia antica quanto il nucleo più antico di Avesta (gli inni o Gatha generalmente attribuiti a Zaratustra). Visto e considerato che l'ideologia messianica in ambito giudaico si sviluppa attorno al II a.C., si può tuttavia avanzare l'ipotesi che la tradizione del Saoshyant sia quanto meno coeva, difficile però dire se sia recenziore o seriore. Secondo Ehrman, il messianismo, la dottrina dei due spiriti, la resurrezione dei corpi, etc... sono sviluppi teologici successivi al 167 a.C. (profanazione del Tempio per mano di Antioco IV Epifane) legati al fallimento della dottrina della giustizia retributiva dominante in tutti i libri più antichi dell'AT (Pentateuco, libri storici, profeti) ma se tali tradizioni sono sorte in seno al giudaismo, non si spiega tuttavia perchè mai il mazdeismo avrebbe dovuto assorbirle visto che è abbastnza evidente un condizionamento reciproco (troppe analogie dal punto di vista teologico almeno a livello esteriore). Nel corso dei secoli furono soprattutto gli ebrei, in occasione delle principali feste religiose (Pasqua e Festa delle Capanne) a muoversi dalle comunità della diaspora verso la madrepatria, la Palestina ma non si registrano flussi in direzione opposta di altre popolazioni (sotto il protettorato romano, sotto il regno di Erode tali flussi erano sorvegliati con la massima attenzione visto il conflitto con l'impero dei Parti): pertanto sembra decisamente plausibile che il messianismo mazdeo, elaborato dalla casta sacerdotale dei Magi (per quale motivo però mi domando?), veicolato dagli ebrei di Babilonia, possa aver trovato terreno fertile in Palestina verso la fine del II a.C. nel momento di maggiore crisi del giudaismo del secondo Tempio (dopo il 167 a.C. il giudaismo si spacca in diverse correnti alcune delle quali sono molto critiche nei confronti del sommo sacerdozio gerosolomitano). Il Mazdeismo subì invece forti condizionamenti con la nascita del cristianesimo dopo il II d.C. con la rinascita mazdea in epoca sasanide (rinascita iin senso nazionalista dell'orgoglio persiano) e con la nascita di nuovi fenomeni ereticali in seno al mazdeismo come l'eresia manichea e mazdakita: lo sviluppo della dottrina dell'apocatastasi in seno al mazdeismo ortodosso (secondo alcuni è una tradizione recenziore) potrebbe, come sostengono alcuni orientalisti, aver subito l'influsso delle dottrine origeniane in risposta alla dura repressione dell'eresia manichea e mazdakita. La svolta garantista poteva dare maggiore respiro al mazdeismo anche se poi nei fatti gli effetti di questa svolta teologica non furono esaltanti: il fallimento della chiesa mazdea, ormai irrigiditasi su un'ortoprassi religiosa complessa, ma anche della chiesa cristiana di Persia in conflitto con la Chiesa di Bisanzio aprirà poi la strada all'Islam che riusci invece ad imporsi per la sua capacità di dare risposte concrete ai bisogni della gente.
Bibliografia: - L'Antico Testamento. Un'introduzione, B. Ehrman - I Magi e la loro stella. Storia, scienza e teologia di un racconto evangelico, A. C. D. Panaino - Zoroastrismo, A. C. D. Panaino - I Persiani, G. Schweizer - Politica religiosa e regalità sacra nell'Iran preislamico, A. C. D. Panaino - Avesta, A. Alberti - Antichità giudaiche, G. Flavio, Traduzione di L. Moraldi - La “misericordia” di Ohrmazd ed il perdono dei dannati secondo la trattatistica zoroastriana tardo-antica e medievale, A. C. D. Panaino
Edited by Giosia - 28/1/2019, 14:53
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