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| È un'ottima domanda. Benedetto XVI aveva scritto un libro su queste cose qualche anno fa ("Escatologia. Morte e vita eterna", Benedetto XVI). In ogni caso, i primi cristiani non credevano nell'immortalità dell'anima ma nella risurrezione dei corpi. Quest'ultima credenza non faceva parte tutravia del giudaismo mainstream ma apparteneva solo ad alcuni gruppi religiosi, come ad esempio i farisei. Compare solo nel II a.C. ed infatti è presente solo nei libri più recenti dell'Antico Testamento; ma non è uno sviluppo originale del giudaismo poiché tale credenza (come d'altra parte anche la credenza nel paradiso, inferno, etc...) era già presente nel mazdeismo antico da parecchi secoli (vedi ad esempio gli studi di Gnoli o di Panaino), presso i popoli iranici con i quali gli ebrei entrarono in contatto verso la fine del VI a.C. sotto la dominazione persiana (Ciro II). Il peso della cultura iranica nella storia di Israele dal VI a.C. fu indubbiamente importante considerato che i sovrani achemenidi furono considerati come dei Messia. Si tratta di capire come i primi cristiani intendessero la risurrezione dei corpi. Personalmente non credo che la intendessero secondo l'ottica iranica ma che la reinterpretassero in chiave esoterica secondo un'ottica giudaica. Con la perdita dell'identità giudaica prevalsero col tempo le concezioni iraniche sul post-mortem reinterpretate in chiave letterale.
Edited by Giosia - 20/12/2019, 17:53
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