CITAZIONE (VINICIUS_ @ 18/5/2020, 23:18)
CITAZIONE (Giosia @ 18/5/2020, 10:13)
Ciò che pare piuttosto evidente è che c'è una distanza abissale di vedute tra noi e gli autori dei Vangeli.
E questo mi preoccupa. Se dall’insegnamento dei Vangeli è difficile ricavare certe informazioni precise, si potrebbe pensare che l’escatologia Cristiana non sia frutto di una rivelazione di Gesù, ma delle idee della chiesa primitiva.
Io credo che un cristiano non si debba spaventare di queste cose... la sua fede è centrata sulla persona di Cristo, è cristocentrica.
L'imitazione del Maestro, del suo stile di vita, del suo modo di pensare è fondamentale (cristiano significa alter-christus)... il resto
- per quanto sia difficile da accettare - non
dovrebbe essere così importante.
Alla domanda sul destino del discepolo amato (gli apostoli pensavano che non sarebbe mai morto *), come risponde Gesù?
"... a te che importa? Tu seguimi."Questa è la risposta che Gesù offre nel Vangelo di Giovanni, che è il più "esoterico" dei Vangeli, per gli addetti ai lavori insomma.
(nei Vangeli c'è sempre un doppio binario a mio avviso... come anche nell'Antico Testamento... c'è sempre insomma
un messaggio rivolto ai tanti, "popolare" - essoterico - ed un messaggio rivolto ai pochi - esoterico - , che si completano a vicenda
perchè è sempre come osservare una montagna sotto punti di vista diversi solo in apparenza contrapposti)
La redenzione passava dunque attraverso la Via (che poteva portare anche al martirio) e non c'era la speranza di un aldilà
se prima non si costruiva un aldiqua attraverso l'evangelizzazione: a me sembra che la Chiesa antica ragionasse così...
poi è evidente che qualche cambiamento dopo c'è stato nel bene e nel male ... soprattutto dopo il IV d.C. quando il cristianesimo
diventa religione di stato.
* mi sono sempre domandato perchè mai gli apostoli pensassero una cosa del genere... se però leggo il Vangelo di Giovanni,
l'unica persona che Gesù ama è l'amico Lazzaro (colui che ami), risuscitato da Gesù. Probabilmente gli apostoli credevano
che il discepolo amato/Lazzaro non sarebbe mai morto perchè era resuscitato dai morti... se era risuscitato in senso iranico
il discepolo amato era dunque dotato di un corpo glorioso, immortale perchè aveva fatto esperienza di risurrezione.
Il Vangelo di Giovanni sembra tuttavia smentire questa credenza iranica che in ogni caso, anche nell'ottica farisaica, doveva avvenire
alla fine dei tempi... la risurrezione dei corpi non riguarda mai il singolo ma tutta l'umanità nel tempo del giudizio finale.
Infatti la risurrezione di Cristo è inaccettabile per l'ebraismo (e forse anche per lo zoroastrismo) perchè riguarda il singolo, un individuo.
Edited by Giosia - 19/5/2020, 19:25