Abbiamo indagato la prima domanda del thread. Nonostante qualche studioso scriva che esiste un consensus accademico sul fatto che quella del Str.254 sia una paleoanafora completa, si è visto che questa è un'opinione diffusa sopratutto tra i liturgisti (id est studiosi di teologia liturgica), ma molto meno condivisa tra gli storici del culto (id est filologi). Dopo un esame delle fonti e della letteratura secondaria mi posizionerei forse in questo secondo gruppo che considera il papiro come uno stadio arcaico (ma non troppo) dell'anafora di Marco.
Prima di passare alla seconda domanda, quella circa l'ipotesi di Mazza sulla relazione tra queste "paleoanafore alessandrine" e il canone romano, bisogna discutere ancora un po' sulla genealogia di questi testi. Già sulla prima definizione ci sarebbe qualcosa da dire, perché Mazza assume (ma non dimostra su basi filologiche!) che il testo di Strasburgo sia completo, ma in effetti non sappiamo se dopo questo frammento l'anafora proseguisse con il Sanctus, come ci sarebbe logicamente da aspettarsi. Quindi per cominciare Mazza parte da un assunto non verificato.
Facciamo comunque un passo indietro e andiamo a vedere l'altro documento che (non) cita – una nota sulla letteratura disponibile sull'altra fonte sarebbe stata come minimo auspicabile –, cioè la "pergamena di Manchester":
Mercati, Silvio Giuseppe. "L'anafora Di S. Marco Riconosciuta in Un Frammento Membranaceo Del Museo Britannico." Aegyptus 30, no. 1 (1950): 3-7, reperibile con accesso istituzionale su Jstor:
www.jstor.org/stable/41215276, ma quasi anche online qui:
prima pagina:
https://search.proquest.com/openview/757f1...lar&cbl=1817550Resto dell'articolo:
https://books.google.it/books?id=Q9l9dRgfm...cati%22&f=falseDescrizione:
www.bl.uk/manuscripts/FullDisplay.aspx?ref=Papyrus_2037Immagini:
www.bl.uk/manuscripts/Viewer.aspx?ref=papyrus_2037_f001rQuesto frammento pergamenaceo porta due frammenti della liturgia di Marco in uno stadio il cui terminus ante quem è il VI secolo. Il primo frammento (in ordine del testo, ma invertiti rispetto al catalogo), è proprio la parte iniziale dell'anafora (cd. prefazio, cf. Cuming, p. 21) che concorda quasi completamente col Papiro di Strasburgo.
Il secondo, che corrisponde al lato carne della pergamena, contiene preghiere di ringraziamento che non hanno un parallelo diretto con gli altri testimoni della liturgia di Marco quanto piuttosto con il papiro di Barcellona e le anafore di Basilio.
Purtroppo non conosciamo la forma codicologica originale del frammento. Se fosse un codice di medie dimensioni i conti non tornerebbero e dovremmo immaginare effettivamente un'anafora senza un sacco di cose in mezzo (tra cui anche il Sanctus).
... (to be continued)...