CITAZIONE (lorenzo s @ 7/4/2021, 23:48)
Chiedo scusa del ritardo ma soprattutto di non avere formulato bene la mia domanda, cioè come mai, a quei Giudei che avevano creduto in lui (v. 31) Gesù dica: "cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi" e "Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole."
Ma, ripensandoci, credo che questo passo confermi che nel vangelo di Giovanni in nostro possesso siano malamente assemblati alcuni passi o interi capitoli.
No, mi scuso io per non aver capito, forse sono ormai disabituato a domande intelligenti. Perché questa senz'altro lo è.
Ora, a occhio, credo che mentre il capitolo è sicuramente un conglomerato di pericopi diverse, questa sezione (vv. 31-58) sembra piuttosto unitaria. Leggendolo in italiano sicuramente esiste una contraddizione, o quantomeno un'ambiguità che richiede una spiegazione. Provo dunque a formulare qualche ipotesi:
- Una possibilità è ci sia una stratificazione di senso nell'espressione "i Giudei" laddove l'estensore del vangelo pensa piuttosto ai giudeo-cristiani del suo tempo (fine I secolo) rispetto alla nozione classica che significa semplicemente "gli abitanti della Giudea" o (con R. Brown) la elite di oppositori religiosi e il sinedrio;
- Un'altra possibilità è che l'autore si riferisca a dei "casual followers" (cito Keener), cioè non proprio dei discepoli ma persone che avevano mostrato interesse per la predicazione di Gesù ma che non avevano poi dato un effettivo seguito all'ascolto;
- Si può infine pensare (con Kysar) che "i giudei" sia un termine usato senza troppa precisione per identificare qualsivoglia uditore con poca (o nessuna) fede. L'incoerenza dell'uso del sintagma mi pare, però meglio spiegata dalla teoria delle molteplici fonti. Qui tuttavia dal punto di vista filologico non solo la pericope mi pare unitaria, ma non ci sono neanche varianti significative nella tradizione manoscritta.
La questione, dunque, rimane aperta.