Studi sul Cristianesimo Primitivo

Posts written by Talità kum

view post Posted: 22/10/2015, 08:09     COME SI SVILUPPA NEL II SECOLO IL CRISTIANESIMO? - Trash
CITAZIONE (bpbpba @ 21/10/2015, 22:20) 
Il thread è sempre quello dell'inizio chiesto da Nahyl, e cioè lo sviluppo del cristianesimo nel II secolo.

Questo è evidentemente un tema troppo ampio per un signolo thread. Lo sviluppo del cristianesimo include sviluppo geografico, politico, sociale, sviluppo della prassi, della dottrina, trasmissione dei testi e formazione del canone.

Si possono scrivere libri interi su ciascun argomento, che includono critica testuale, studi patristici, cristologici, liturgici, archeologici, etc.
Forse il sottotitolo di Nahyl può aiutare: "In che modo avviene l'evoluzione del credo".

Mi sembra che la discussione abbia virato parecchio sulla paternità dei vangeli (prima) e sulla formazione del canone (dopo). In tal senso la tua citazione di Ehrman è valida, ma come puoi vedere dall'ultima risposta di ben adam il thread sta andando fuori controllo.

CITAZIONE
Se non ci sono spunti chiari, pazienza, si farà meglio un'altra volta.

Bè, quello sempre!! :lol:

CITAZIONE
Nahyl di questa discussione, ammesso l'abbia seguita, si ritroverà comunque l'indicazione del libro di Ehrman, che forse non conosce

Confermo che la citazione del libro è valida a prescindere. Hai riportato in maniera completa citando la fonte. Stessa cosa non si può dire di ben adam, che oltre a deviare dalla formazione del canone, mi sembra stia rischiando il cartellino giallo per scopiazzatura senza citare la fonte.

Ciao!
Talità
view post Posted: 21/10/2015, 10:10     COME SI SVILUPPA NEL II SECOLO IL CRISTIANESIMO? - Trash
Credo di aver perso di vista lo scopo del thread.

Nel primo post leggo che "Emlio Salsi fa bene a mettere per esempio in dubbio l'esistenza di Ireneo da Lione, così come San Paolo" (Nahyl), poi si legge di "pistole fumanti" circa la tradizione relativa agli autori dei vangeli (bpbpa), poi di un Gesù in veste di "illuminato FILOSOFO, Zanella accezione Socratica o anche Origeniana" (ben adam1), adesso leggo uno stralcio di Ehrman relativo alle circostanze della formazione del canone (bpbpa, dopo aver ringraziato ben adam per la sua ricerca).

Spunti di discussione ce ne sono certamente parecchi, buoni spunti di discussione molti meno, chiari spunti di discussione circa zero.

Che vogliamo fare?

Ciao,
Talità
view post Posted: 13/10/2015, 16:12     COME SI SVILUPPA NEL II SECOLO IL CRISTIANESIMO? - Trash
CITAZIONE (bpbpba @ 13/10/2015, 16:09) 
Forse la mia domanda alla base di questa discussione, andrebbe riformulata così: Perché Giustino non ritiene
importante citare i nomi degli autori dei Vangeli, mentre lo fa per gli autori delle profezie?

Come ho già fatto notare en passant, Papia - contemporaneo di Giustino - riporta la tradizione su Marco e Matteo. Tale tradizione quindi è antecedente agli scritti di Giustino e Papia (prima metà II secolo).

Riguardo alla citazione dei Profeti e dei nomi degli autori dei vangeli da parte di Giustino, si potrebbe forse osservare che i libri dei profeti facevano già parte del canone biblico ebraico - mentre il canone neotestamentario non era ancora fissato.
Gli stessi evangelisti Matteo e Luca non si posero particolari problemi a trattare liberamente i testi di Marco e di altre fonti, ed allo stesso modo i copisti successivi trasmisero i testi evangelici con un grado di libertà che certo non usavano nel copiare i testi del canone biblico.

Ciao,
Talità
view post Posted: 12/10/2015, 14:04     Maria come nipote di Yehosua ben Fabo - Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio
CITAZIONE (Steinitz @ 11/10/2015, 17:18) 
informazioni tratte dal sito: biblesearchers.com

Nessun accademico di scienze storiche, linguistiche e/o bibliche scrive su quel sito. Diciamo pure che si tratta di robaccia!

Ciao,
Talità
view post Posted: 2/10/2015, 09:30     ciao da askerella - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE (maquanteneso @ 2/10/2015, 02:55) 
non ci azzecchi mai :D

Figurati, confermo il mio giudizio!

CITAZIONE
no, seriamente, tu che riesci a capire l'intelligenza delle persone leggendo un solo post, puoi dirmi quanto faccio di QI?

Aspè, lancio un dado e te lo dico :lol:

Ciao,
Talità
view post Posted: 2/10/2015, 09:27     Protestantesimo, concepimento verginale e parto verginale - Teologia e Filosofia
L'argomento è troppo teologicamente connotato, per i miei gusti. E personalmente non sono molto preparato in teologia. JohannesWeiss, oltre ad eccellere nel campo degli studi storici, ha sempre avuto solide conoscenze teologiche - purtroppo non scrive più sul forum da parecchio tempo, assorbito da studi e lavoro.

In ogni caso osservo che quando il livello della discussione è buono, con riferimenti precisi ed osservazioni equilibrate, anche la teologia può essere discussa senza scivolare nel Trash.

Ciao,
Talità
view post Posted: 1/10/2015, 13:59     ciao da askerella - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
Presentazione spiritosa, persona molto intelligente.

Benvenuta tra i più o meni umani

Ciao,
Talità
view post Posted: 1/10/2015, 13:51     COME SI SVILUPPA NEL II SECOLO IL CRISTIANESIMO? - Trash
Nella prima metà del II secolo Papia cita i nomi di Marco e Matteo.

Ciao,
Talità

Edit: avevo scritto I secolo, ho corretto

Edited by Talità kum - 6/10/2015, 09:02
view post Posted: 18/9/2015, 13:34     Salve - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
Ciao Effatà!
CITAZIONE (Teodoro Studita @ 17/9/2015, 10:53) 
CITAZIONE (-Waylander- @ 17/9/2015, 10:18) 
Benvenuto :)

A presto,
Talità
view post Posted: 27/7/2015, 09:47     Santa Ismeria - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (Diatessaron @ 25/7/2015, 22:14) 
CITAZIONE (maquanteneso @ 25/7/2015, 10:50) 
[ Mi piace un sacco fare battute e anche se vedo che non ride mai nessuno, io continuo imperterrito.

personalmente, se ti può consolare (ma non credo tu ne abbia bisogno), devo dire che trovo divertente il tuo modo "dissacrante" (ma anche competente) di intervenire.

E' vero, a volte mi ricorda il mago Forrest :rolleyes:

In ogni caso, l'OT è ok - se decidessi di spostarlo vi avviso. In bocca al lupo per la ricerca.

Ciao,
Talità
view post Posted: 21/7/2015, 12:56     Presentazione ufficiale - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
Grazie di esserti iscritto e di esserti presentato, benvenuto!

Su questo forum abbiamo una sezione di Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani dove, se vuoi, sei libero di portare direttamente all'attenzione dei forumisti le questioni più interessanti.
Nello striminzito panorama italiano del social-web (forum, blog) che si occupa di questo tipo di studi, può essere senz'altro interessante condividere argomenti e discussioni.

Ciao, a presto!
Talità
view post Posted: 21/7/2015, 10:32     Ciao a tutti!! - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
Ciao e benvenuta!!
Putroppo non sono in grado di autarti, ho visto che hai aperto un thread - spero che qualche forumista sia in grado di darti un mano :)

Va tuttavia considerato il fatto che potremmo essere fuori dell'ambito del forum, il quale si occupa di cristianesimo primitivo anziché di leggende medioevali

Ancora benvenuta,
buona giornata

Talità

Edited by Talità kum - 21/7/2015, 11:48
view post Posted: 14/7/2015, 16:26     Perché Q? - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (verdoux @ 13/7/2015, 14:16) 
Come lettore del forum, la cui unica conoscenza è quanto riesco ad imparare dal forum, vorrei manifestare i miei dubbi sulla effettiva esistenza della fonte Q,

Dubbi legittimi e rispettabili, in quanto stiamo parlando di un testo ricostruito e quindi necessariamente ipotetico.

CITAZIONE
Mi pare che non ne parli nessuna fonte antica

Il testo di Q si sarebbe formato intorno alla metà del I secolo per poi confluire nei vangeli di Matteo e Luca durante la seconda metà del I secolo. E da qui se ne perde traccia, come d'altra parte si perde traccia di tante altre fonti documentali del I secolo: si pensi a ciò che dice Luca nel prologo, o agli elenchi di scritti "eretici" dei quali non sopravvive alcun frammento, oppure ancora ad altre fonti come M e L (materiale proprio di Matteo e Luca) ed alle fonti di Giovanni (si pensi al "vangelo dei segni"). Molte sopravvivono, in maniera probabilmente parziale, all'interno dei vangeli canonici ed hanno smesso di circolare in maniera indipendente.

CITAZIONE
Mi pare che non ci siano reperti archeologici

Nessun frammento sopravvive (se è quello che intendi), come appena accennato. Ma non è una circostanza anomala.

CITAZIONE
Mi pare che sia un documento ricostruto per sottrazione, che si rivela indubbiamente utile, ma non so se l'utilità sia un criterio sufficiente per la sua validazione

I metodi di ricostruzione sono stati ampiamente discussi in questo thread. Non so cosa intendi per "utilità", il punto è che tale ipotesi spiega bene (meglio di altre con le quali è in competizione) la formazione e le dipendenze testuali dei vangeli sinottici. E' cioé considerata - al momento - la soluzione più plausibile al problema sinottico.

CITAZIONE
Potrebbe essere un testo antesignano del VdT (o anche viceversa) ma mi pare che gli esperti siano molto tiepidi sul VdT

Non mi sembra che esistano delle dipendenze testuali tra Q e VdT. Apprentementemente condividevano la struttura.

CITAZIONE
La cosa che meno mi convince è la quasi perfetta complementarità tra MC e Q

I contorni sono piuttosto sfumati, come precedentemente discusso, esistono anche delle sovrapposizioni tra Q e Mc. In ogni caso la complementarietà non è casuale, in quanto frutto del lavoro redazionale di Mt e Lc che attingevano appunto da due fonti distinte (Mc e Q). Ed ovviamente, non conoscendo il testo di Q completo, non sappiamo quali effettivamente potessero essere tutte le eventuali analogie tra Mc e Q, né se altro materiale di Q sopravvive in Lc e Mt (anche se in genere M e L sono stilisticamente differenti da Q).

Ciao,
Talità
view post Posted: 3/7/2015, 10:35     Perché Q? - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (Diatessaron @ 3/7/2015, 09:28) 
Che anche la redazione del vangelo sia precoce lo si può arguire da questo passo: “Rifulse invece a tal punto la luce della pietà nella mente di quanti ascoltavano Pietro, che non bastò loro d'averlo udito una sola volta né d'aver ricevuto oralmente l'insegnamento del messaggio divino, ma con ogni sorta di preghiere supplicarono Marco, di cui ci è giunto il Vangelo, e che era seguace di Pietro, di lasciare una relazione scritta dell'insegnamento loro trasmesso oralmente, ed insistettero finché non la compose. Furono così la causa della redazione del Vangelo detto “secondo Marco”. (H.E. II, 15,1)

Come vedi, dal passo in questione non si può concludere *quando* tale Marco avrebbe messo per iscritto gli insegnamenti di Pietro. Le persone infatti, secondo questa tradizione, chiesero di mettere per iscritto gli insegnament di Pietro *dopo* che lo ebbero udito. Qunato a lungo insistettero, e quando venero esauditi? Mentre Pietro era in vita e predicava? Dopo? Dove? E quando e dove morirono Pietro e questo Marco?

CITAZIONE
CITAZIONE
ma non si tratta né del "Vangelo di Matteo" che conosciamo né della sua primigenia versione ebraica (quella sì non esiste).
Non armonizza granché, perché il nostro Vangelo di Matteo è stato scritto in greco e non è una traduzione dall'aramaico.
Anche la fonte Q è scritta in greco.

... la primigenia versione in abraico/aramaico del vangelo di Matteo, che certamente non esiste per assenza di testimoni, allo stesso modo della fonte Q,

Affatto. Della fonte Q innanzitutto abbiamo (presunti) testimoni preservati in Matteo e Luca. Il problema del vangelo ebraico di Matteo invece non è l'assenza di testimoni: la critica testuale infatti ha stabilito che il testo che noi conosciamo come Vangelo di Matteo *non è* una traduzione in greco dall'ebraico. Se mai è esistito un vangelo ebraico (e probabilmente ve ne fu più di uno), esso non può essere il testo base di ciò che chiamiamo Vangelo di Matteo. Spero di essere stato più chiaro.

CITAZIONE
esiste però come ipotesi per diversi studiosi, tra i più recenti ad esempio, oltre al già citato Carmignac ci sono Pinchas Lapide (Bibbia tradotta Bibbia tradita), H.J. Schulz (Die apostolische Herkunft der Evangelien ), Marie-Emile Boismard (L'évangile selon Matthieu, d'après un papyrus de la collection Schøyen. Analyses littéraires (CRB 55), Paris, Gabalda, 2003, ed anche L'évangile de Marc. Sa préhistoire (F. Paris, Gabalda [Études Bibliques n.s. 26], 1994 ) e tanti altri. Per correttezza devo aggiungere che di questi ho letto solo i primi due.

La questione è cominciata ad essere discussa nel 1700, il consenso *oggi* (ovvero la maggioranza dei più autorevoli esperti di critica testuale) è che il Vangelo di Matteo (così come tutti i vangeli canonici) sia stato scritto in greco.

CITAZIONE
Per quanto riguarda la lingua della fonte Q c’è un interessante saggio di Marguerat (Il problema sinottico) nel quale ipotizza la fonte Q come una collezione di loghia la cui fonte è probabilmente riferibile alla Galilea (Corazin, Betsaida Capernaum), in lingua aramaica.

Il consensus degli specialisti è che Q sia una fonte scritta in greco. Qualcuno in effetti ipotizza un'origine galilaica (ad es. Kloppenborg), questa sì è una questione dibattuta e non risolta: ogni ipotesi su un testo ipotetico, infatti, scivola volentieri in un ambito ampiamente speculativo (sia che si tratti del luogo di composizione che degli aspetti cristologici).

CITAZIONE
Sto scrivendo dal mio portatile, in macchina (non guido io !), mi scuso quindi per qualche eventuale strafalcione.

Mi piacciono i forumisti che scrivono con passione! Fà buon viaggio!

Ciao,
Talità
view post Posted: 2/7/2015, 15:52     Perché Q? - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (Diatessaron @ 2/7/2015, 15:56) 
Talità Kum scrive
CITAZIONE
Vediamo allora alcune importanti imprecisioni.

1) Non bisognerebbe mischiare le testimonianze (Papia, Clemente, Gerolamo) come se parlassero con una voce sola, ovvero quella della "tradizione".
2) La "tradizione" da oriente ad occidente è piuttosto fluida sull'ordine di composizione e pubblicazione dei vangeli canonici, anche perché variano i criteri (autorità, liturgia, etc.) ma c'è un certo consenso a considerare Matteo (che avrebbe scritto in ebraico) il primo e Giovanni l'ultimo.

Stavo parlando semplicemente di Papia e Clemente

Ok, non era chiaro. In questo caso non conosco alcun passo di Papia o Clemente in cui si affermi la datazione del Vangelo di Marco, né la sua priorità cronologica.

CITAZIONE
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3) Papia non si esprime sulla data di composizione di Marco

Se ti vai a leggere Historia Ecclesiastica, libro II 14,6 e 15,1-2 ci troverai che “all’inizio del regno di Claudio” Pietro inizia la sua predicazione a Roma, accompagnato dal suo discepolo Marco che mette per iscritto i suoi discorsi e che queste cose sono state riportate da Clemente nel sesto libro delle Ipotiposi e confermate da Papia, vescovo di Hierapolis.

Tutto questo lo scrive Eusebio. Ciò che rimane di Papia (in Eusebio) non fornisce indicazioni cronologiche, idem per Clemente. Non sappiamo quindi cosa Eusebio voglia intendere quando parla di "conferme". Se si riferisce ai passi da lui stesso riportati, l'unica indicazione è che Marco trascrisse in modo disordinato i racconti di Pietro.
Per di più, se anche fosse vero che Pietro iniziò la sua predicazione a Roma intorno al 42-44, nulla e nessuno ci informa su quando Marco completò e pubblicò il suo Vangelo. Prima della morte di Pietro? Dopo? Dove? E *quando* morì Pietro? Il consenso su questi argomenti è zero, ed in ogni caso non stiamo parlando del Vangeo di Marco che conosciamo.

CITAZIONE
CITAZIONE
4) Clemente afferma che i vangeli "con le genealogie" furono scritti prima di Marco (Eusebius, H.E. 6.25.4-6)

5) Qualunque ordine fornisca la tradizione, foss'anche la priorità marciana, di certo non è fondato sulla dipendenza testuale di Matteo e Luca da Marco - come da me specificato nel punto fermo (b). I "moderni" studi di critica testuale stabiliscono un ordine cronologico dei Vangeli in base ad evidenze interne, che vengono ritenute più solide di tradizioni esterne malsicure: non dimentichiamo infatti che in certi casi non sappiamo neppure a quali testi si riferiscono i primi Padri, se siano cioè i Vangeli che conosciamo noi o qualche altro protovangelo.

Confermo, ma dal momento che lo stesso Clemente stabilisce una datazione per il Vangelo di Marco attorno al 42-44,

Come già detto, quella è a data fornita da Eusebio per l'inizio della predicazione di Pietro a Roma. Che sia anche la data di redazione del vangelo di Marco è prbbilmente una tua personale deduzione.
Eusebio si premura anche di dire che Cefa in realtà non era Pietro, ma un altro discepolo. Ed altre amenità.

CITAZIONE
questi dovrebbero essere anteriori…forse non sta parlando del Mt e del Lc di cui parliamo qui, cioè di testi in lingua greca, ma del Matteo aramaico che oggi si tende a negare o di qualche protovangelo di cui non si ha traccia.

Molto bene, almeno chiariamo che stiamo parlando di testi che - se mai esistiti - nulla hanno a che vedere con i Vangeli canonici che conosciamo. Se invece fossero proprio quelli, allora Clemente sembrerebbe considerare Matteo e Luca precedenti a Marco. In ogni caso, valore zero per l'oggetto della presente discussione.
Per completezza, nessuno nega l'ipotesi che sia esistito un vangelo in lingua ebraica (ci furono, anche se ormai perduti), ma non si tratta né del "Vangelo di Matteo" che conosciamo né della sua primigenia versione ebraica (quella sì non esiste).

CITAZIONE
Vedi caro Tabità, io non sto facendo delle graduatorie di valore e capisco che per uno studioso conta di più il criterio ed il metodo, la critica testuale, le evidenze ecc.

Bene, questo è un punto importante: quello che affermo infatti non è il "mio" pensiero unico (come tu hai precedentemente scritto), ma è basato esattamente su criteri, metodi ed evidenze della ricerca scientifica.

CITAZIONE
ma la sensazione che ho è che quando si segue una corrente si tende ad escludere tutto ciò che stride, fino ad ignorarlo completamente; questo secondo me è un disvalore. Tutti i Padri parlano di un Vangelo aramaico, o Vangelo ebraico o Vangelo degli Ebrei (spesso i termini “aramaico” ed “ebraico” vengono scambiati ma la lingua parlata nella Palestina di quel periodo era l’aramaico) e molti ne citano addirittura dei passi, penso che questa “coerenza” dovrebbe essere più considerata,

Cioè tu pensi che questi argomenti siano stati esclusi "a priori" e dovrebbero essere più considerati? Ma al contrario, sono stati triti e ritriti e poi scartati. La tua sensazione è probabilmente dovuta al fatto che non ti sei sorbito le tonnellate di letteratura secondaria che affrontano abbondantemente (e assai noiosamente) queste questioni.

CITAZIONE
anche perché l’esistenza di un vangelo aramaico di Matteo armonizzerebbe quasi tutto.

Non armonizza granché, perché il nostro Vangelo di Matteo è stato scritto in greco e non è una traduzione dall'aramaico. Se anche esistesse un vangelo aramaico, non sarebbe il nostro vangelo di Matteo (al più potrebbe essere una traduzione in aramaico).

CITAZIONE
So che sarò crocifisso per quello che sto per dire, ma visto che questo pare sia successo anche a qualcuno molto più importante di me…: e se la famosa fonte Q dalla quale avrebbe attinto l’autore del Vangelo di Marco fosse proprio questo primordiale Vangelo aramaico? Ci sono molti indizi in proposito che purtroppo in questo momento non ho tempo per esporre.

Anche la fonte Q è scritta in greco. Per una proposta recente, seria, del Q aramaico puoi leggere Maurice Casey: "An Aramaic Approach to Q: Sources for the Gospels of Matthew and Luke" (Cambridge University Press 2005). Tuttavia gli studiosi di Q sono tutti concordi che la lingua in cui fu redatta la fonte Q (come la possiamo ricostruire da Matteo e Luca) è il greco.

CITAZIONE
Per un paio di settimane infatti non potrò più seguirvi, sabato partirò insieme a quattro amici/colleghi per l’Anatolia per due settimane di turismo culturale (archeologico), per visitare ciò che resta delle famose sette Chiese : Selçuk (Efeso), Izmir (Smirne), Bergama (Pergamo), Akhisar (Thyateira), Salihli (Sardi), Alaşehir (Philadelphia) e Goncali (Laodicea).
Nella seconda settimana forse ci incontreremo con un altro gruppo che sta organizzando una Sessione Biblica in Turchia, con la presenza del prof. Romano Penna, il quale terrà dei seminari: sono a carattere prevalentemente teologico, quindi scarsamente interessanti per me, ma la presenza in questo gruppo di storici, patrologi ed anticocristianisti potrebbe rendere interessante il successivo dibattito.

Se troverò qualche papiro del primo secolo prometto che ve lo farò sapere subito, senza farvi aspettare tre anni

Gran figata!!! Tanta invidia ^_^

Fà buon viaggio e quando torni racconta!

Ciao,
Talità
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