Innanzitutto mi permetto di fare una proposta: tra tutti noi possiamo darci del tu?
Siamo persone tra le quali vige l'educazione e il reciproco rispetto e non è il ricorso al "tu" o al "lei" a cambiare la sostanza dei nostri rapporti o ad influire sul nostro naturale modo di essere.
Io comincio, poi, se la pensate diversamente, me lo direte (e io non per questo mi offenderò).
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CITAZIONE
Giancarlo, le posso fare una domanda personale? Ho letto da qualche parte, forse anche nel suo sito, che lei era cattolico o comunque credente. E' proprio vero? Le va di raccontarci brevemente la sua esperienza? Era proprio praticante? Se non ha piacere di scendere troppo nel dettaglio personale ce lo dica pure, la comprendiamo.
Bene Gianluigi... te la sei cercata.... ora parlo e chissà quando finisco
.
Nella mia famiglia d'origine si mangiava "pane e rosario".
Mia madre, mia zia, mia nonna (sono rimasto orfano di padre a 4 anni e sono cresciuto con loro) mi hanno educato nella rigida osservanza dei precetti di Santa Romana Chiesa.
Sono stato battezzato, ho fatto la prima comunione, la cresima e il mio primo matrimonio è stato celebrato in Chiesa.
Fino ad una decina di anni fa frequentavo l'oratorio (se non altro perchè lo frequentava mia figlia) e andavo a messa la domenica (quando non lo facevo ne avevo un gran senso di colpa).
Mi confessavo raramente (ho sempre vissuto questo sacramento con una certa frustrazione) ma almeno 2, 3 volte all'anno mi ritrovavo in ginocchio nel confessionale anche perchè mi avevano insegnato che la comunione presa senza confessarsi era sacrilega.
Per rendere l'idea dell'ambiente nel quale sono cresciuto, posso dire che quando da bambino a tavola non mi facevo il segno della croce, veinvo duramente sgridato; quando da adolescente dimostravo interesse o curiosità per le pubblicazioni al tempo ritenute "immorali" (giornalini come kriminal o Diabolik) mia madre e mia zia (oltre che stracciare tutto ciò che non riuscivo a nascondere) si preoccupavano al punto da organizzare incontri in casa con il prete di famiglia... potrei continuare ancora ma credo di aver reso l'idea.
Nonostante questa rigidità, il mio naturale "spirito di contraddizione" non mi ha spinto a rigettare globalmente gli insegnamenti ricevuti (sarei stato diseredato, scacciato e forse maledetto...), ma semplicemente a costruirmi un mio "Gesù" meno austero di quanto mi venisse rappresentato, forse più simile a me e, per certi versi, un pò trasgressivo.
Per 40 anni ho avuto un rapporto intenso con questo mio Gesù.
Per me era un amico caro, il sostegno nei momenti difficili, il confidente speciale di tutte le mie ansie.
Incuriosito dalle strane teorie dei tre famosi giornalisti della BBC che nel 1982 pubblicarono l'opera "Il Sacro Graal", mi avventurai, ben prima che Dan Brown scoprisse la sua "gallina dalle uova d'oro", su una linea di letture che avrebbero fatto inorridire mia madre che al tempo, poverina, già non ragionava più.
Una decina d'anni fa presi la grande decisione: studiare a fondo il cristianesimo delle origini per realizzare, successivamente, una ricerca storica volta a dimostrare la storicità del mio amico (anche se non sapevo che destinazione dare a questo mio lavoro).
All'inizio per me non fu facile: conosco appena il latino e negli studi seguiti non ho mai incontrato il greco (liceo scientifico e poi giurisprudenza).
Penso di essere riuscito a cavarmela lo stesso.
Tutt'ora, negli antichi testi in greco, dovendomi affidare sempre alle altrui traduzioni cerco, per ciascuna fonte, di reperirne più d'una (avete presente, ad es., i testi in italiano con l'originale in greco a fronte?)in modo da porre a confronto (nei passi più critici e importanti) almeno due traduzioni. Purtroppo è una limitazione.
Sapevo cosa si intendesse per "metodologia scientifica" e volevo costruire un lavoro storicamente ineccepibile (bella pretesa...).
Ho incontrato il vuoto di conferme attendibili e, procedendo, mi sono imbattuto nelle antiche evidenti e note mistificazioni (per me, almeno, sono tali).
Il resto ve lo risparmio: è lo stesso percorso seguito da altri che come me hanno realizzato un lavoro teso a confutare la storicità di Cristo, solo che gli altri lo hanno fatto "in scioltezza" (magari perchè sono nati atei), io invece ho sofferto come una bestia e tutt'ora mi manca tanto il mio amico (credetemi, sono davvero sincero).
Il mio lavoro ha avuto uno svolgimento per certi versi simile a quello dei Vangeli!
Ogni volta che finivo, rileggevo tutto e mi rendevo conto di essere stato approssimativo e carente e di non aver rispettato i criteri scientifici prefissati per pietà verso me stesso, quindi, alla stesura precedente, sovrapponevo un nuovo "strato" (ecco perchè è simile ai Vangeli
).
Nel 2005 è nato il sito Yeshua.it che all'inizio ospitava una ricerca storica che ancora salvava qualcosa.
In più occasioni è stata rivisitata, integrata (nel frattempo ho studiato ancora e molto) e nuovamente pubblicata.
Da circa un anno non è più manutenuta perchè la nuova ricerca ha preso la forma di un libro e si è spinta molto oltre quello che ancora è presente nel sito.
Quando uscirà il libro (probabilmente aprile p.v.) la vecchia ricerca sparirà e al suo posto ci saranno ampi stralci del nuovo lavoro.
Che cosa mi è rimasto del mio amico?
Un combattente messianista e un predicatore illuminato: Yeshua ben Panthera (non ho dovuto sforzarmi di dimostrarne l'esistenza, sono felice di averlo trovato nelle fonti rabbiniche anche se mescolato con leggende dettate dal risentimento ebraico...) .
Concludo dicendo che ogni volta che accedo alle statistiche online fornite dal provider del mio sito, ne resto lusingato (300- 450 al giorno) e nel contempo avvilito: non mi piace l'idea di "dire ai bambini che Babbo Natale non esiste", visto che il bambino che è in me ancora piange per questo...
Nei prossimi giorni avrò qualche problema a intervenire nel forum (devo fare un viaggio e rientrerò venerdì sera), però se trovo un internet point...
Un caro saluto
Giancarlo
Edited by G. Tranfo - 12/12/2007, 10:28