Cara Frances,
CITAZIONE
Il fatto che il vocabolo stauros indica anche un palo, o meglio un palo conficcato nel terreno, non significa che quando indica un croce adibita alla crocifissione, questa avesse forma e struttura di un palo disadorno
Su questo i TdG son pienamenta d'accordo, non stiamo dicendo che stauros
non potesse indicare anche un oggetto più comlesso. Stiamo solo dicendo che
il significato fondamentale della parola stauros è quello di un semplice palo verticale conficcato nel terreno a cui venivano, con modalità diverse, appesi i condannati.
Poichè
né la descizione del NT né la testimonianza archeologica ci permette di determinare con certezza la forma dello stauros non resta che attenersi al significato fondamentale della parola.
CITAZIONE
Già la presenza del patibulum esclude che si trattasse di un semplice palo
Il problema è che il NT non parla di patibulum ma dice solo crux, senza specificare se ci fosse o meno un patibulum e uno stipes. Sono deduzioni che si possono fare da alcune decrizioni del tempo, ma non son definitive e il testo di er sé non dice nulla di specifico. Come dice Martin Hengel: “
sono inutili tutti i tentativi di fornire un'accurata descrizione della crocifissione in termini archeologici; il carnefice disponeva di troppe e diverse opzioni”. (Crucifixion in the Ancient World, Fortress, Filadelfia, 1977, pag. 25).
CITAZIONE
Quando il vocabolo stauros è impiegato per denotare lo strumento con il quale si eseguivano le sentenze capitali a mezzo di crocifissione, denota sempre una croce e non un asse verticale conficcato nel terreno
E questo "sempre" che tu usi che noi contestiamo, perché come scrive Martin Hengel non esistono gli estremi per generalizzare. Lo stauros poteva di fatto essere una qualunque legno, anche un albero, a cui il condannato veniva appeso, non aveva necessariamente una certa forma, poteva essere a T, a croce latina, a Y o ancora un palo più o meno verticale.
Flavio Giuseppe racconta di "crocifissioni" di massa in cui evidentemente lo stauros era costituito da un palo semplice: quello era già funzionale al triste scopo.
CITAZIONE
leggo che gli orientali non conoscevano la modalità romana della crocifissione
Non conosco chi ha scritto quel'articolo e neppure l'articolo che citi, spero t possa farmelo avere perché mi pare interessante.
Ma non mi pare comunque fondamentale per il dibattito. I TdG
non escludono che lo stauros potesse avere anche una forma diversa dal palo, ma non conoscendo con precisione quale forma potesse avere quello usato per Gesù, non resta che attenersi al senso fondamentale di stauros, che principlamente indica un palo verticale.
Neppure dico che Hengel sostenga che Gesù è morto su un palo, semplicemente mette in evidenza l'ambiguità del termine
rispetto alla sua forma.
Ripeto: su questo punto i TdG
non sono dogmatici, e ad essere preoccuati che Gesù sia morto davvero su un oggetto la cui forma poi divenne simbolo del cristianesimo vittorioso sembrano piuttosto essere altri...
Shalom