| L'isterismo, come lo definisci tu, è dovuto al fatto che i tdG presentano a dei poveri pesci indifesi questa loro ipotesi, che scientificamente fa acqua da tutte le parti, come una "prova" che la cristianità li ha ingannati per secoli, e che solo loro, i TdG, vengono a svelare finalmente la verità, sia sulla croce sia su qualsiasi altra cosa. La virulenza di questa apologia, è semplicemente direttamente proporzionale al dileggio della croce che si fa sulle pubblicazioni dei TdG sulla base di paccottiglia comparativista ottocentesca derivata dalla scuola di storia delle religioni. A nessuno probabilmente importerebbe nulla di questa ennesima teoria folle dei TdG, a cui credono solo loro al pari delle altre fantasie sulla caduta di Gerusalemme, se non fosse per il fatto che essi hanno trasformato questa teoria, senza alcun fondamento e sorretta solo da un collage di citazioni mal interpretate, a cavallo di Troia per dire che tutto il cristianesimo è di origine pagana. Veniamo ai punti fondamentali: -Il fatto che Gesù cada sotto il peso del patibulum (palo orizzontale) non ha nulla a che fare col fatto che sia eccessivamente pesante. Era stato frustato con un flagello (che naturalmente non era stato disinfettato con l'Amuchina), e dunque con ferite aperte in ogni dove: la setticemia che ne derivò deve farci pensare ad un Gesù con una febbre a 40 che trema e non riesce neppure a camminare restando in equilibrio, pieno di brividi e con un i muscoli che cedono. Da qui la necessità dell'intervento di Simone. -La prassi romana ordinaria era che ci fosse un luogo con dei pali già piantati, o, se non c'erano perché si era "fuori sede" si facevano piantare prima, per permettere comunque il rituale del trasporto del patibulum in seguito. Giuseppe Flavio racconta questo episodio:
Flavio Giuseppe racconta quest'episodio della guerra giudaica:
"Basso [il legato romano] dette ordine di piantare uno stauros, come per appenderci subito Eleazaro; visto ciò, quelli dalla fortezza furono presi da cordoglio, e alzando alti gemiti gridavano che la vista di quel supplizio era insopportabile. In quel momento poi, Eleazaro li supplicò di non permettere che egli subisse la più compassionevole delle morti [...] quelli allora, commossi dalle sue parole, cedettero" (BJ VII,202-203)
Come si vede qui siamo su un campo di battaglia, e per eseguire una futura crocifissione il legato romano romano fa piantare un palo in anticipo (perché ovviamente siamo fuori città e dunque non c'era una zona già apprestata). E solo il seguito Eleazaro sarebbe stato crocifisso, non portando il palo verticale ovviamente, visto che era già stato piantato.
Ci sono alcune domande, che il dott. Andrea Nicolotti anni fa fece ad un TdG internettiano, e che vorrei riproporre, giacché è impensabile non porsele, se consideriamo che i soldati romani dovettero usare una canna per dare da bere a Gesù, e dunque questo palo dev'essere stato piuttosto alto (e con una base nel terreno ben profonda al fine di non cadere lateralmente e stare ben fermo)...
1) Perché un popolo pragmatico come i romani dovrebbe ogni volta che fa una crocifissione rifare la fatica di mettere per aria un palo del genere con uno attaccato sopra mettendolo in un buco scavato prima, in modo che non cada tutto per terra e stia in piedi, e possa restare anche per due o tre giorni, come avveniva spesso, sopportando i movimenti e di il peso del condannato, sopportando il vento e la pioggia, senza poter fare una colata di cemento armato nel buco? 2) Per smuovere il palo dopo la morte i soldati come facevano? Andavano con le zappe a scavare attorno al palo fino a che non oscillava e magari cadeva loro in testa (o forse mettevano altri tre soldati con delle corde per tenere dritto il palo e farlo cadere nel senso voluto? Insomma andavano in cinque o sei....) Forse andavano con la motosega e tagliavano il palo lasciando lì il tronco piantato? Così la prossima volta dovevano scavare un altro buco... e dopo un po' di condanne a uno poteva fare lo slalom tra i tronchi segati. Oppure lo stesso buco poi lo riutilizzavano? Certo che un posto con la terra smossa deve dare certamente una solidità invidiabile..... In sintesi: come lo toglievano questo palo dal terreno (per poi ripiantalo la volta dopo), e sopratutto, perché darsi questa pena inutile? 3) quale stupidità porta dei soldati romani a fare delle fatiche terribili per ammazzare schiavi e malfattori, per poi smontare tutto e la volta successiva ricominciare tutto da capo? 4) quale stupidità porta dei soldati romani a non utilizzare il sistema più razionale ampiamente attestato dalle fonti, che è quello di piantare solidamente i pali verticali o servirsi di alberi per poi attaccarci un palo trasversale? E' quello che tutte le fonti ci raccontano: palo verticale già piantato. Essendo poi i romani molto conservatori, predicevano questo metodo perché tradizionale, ricordava molto da vicino il supplizio della legatura al palo orizzontale testimoniato dalle fonti più antiche. 5) dopo aver tirato giù il palo col cadavere, cosa facevano i soldati? Lo buttavano? Oppure se lo caricavano loro (doppio lavoro, e spreco di risorse) e lo riportavano in città per magari riutilizzarlo la prossima volta (anche se già rovinato dai chiodi)? Anche il più stupido del villaggio avrebbe domandato: "Scusate, ma perché non lo lasciate dov'è e togliete solo il morto?" 6) perché se in Giudea il generale romano per uccidere Eleazaro in tempo di guerra fa piantare un palo verticale nel terreno, per rispettare l'usanza, prima dell'esecuzione, con Gesù il procuratore nella capitale in tempo di pace avrebbe utilizzato dei metodi così stupidi e complicati? 7) dove sono le attestazioni che i romani nel I secolo utilizzassero come condanna per i malfattori attaccare ai pali, facendo portare i pali medesimi ai condannati, e questo dopo aver processato e flagellato il condannato come l'usanza voleva? Vorrei le citazioni precise. 8) perché tra la fine del I secolo e il secondo secolo gli scrittori ecclesiastici descrivono la croce come la lettera T e fanno riferimento a numerosi oggetti cruciformi? 9) perché le testimonianze liturgiche più antiche prevedono il segno della croce tracciato sulla fronte dei catecumeni?
Edited by Polymetis - 2/10/2008, 23:13
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