Studi sul Cristianesimo Primitivo

La "croce" dei Testimoni di Geova...

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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 11:58     +1   -1




Caro pcerini,

CITAZIONE
Evidentemente? In che opera flaviana sarebbe scritto cio'?

Al momento non ho le coordinate precise, ma per esempio nella Guerra Giudaica si dice che Tito durante l'assedio di Gerusalemme crocifiggesse 500 persone al giorno. E' ovvio che in qual caso lo stauros doveva essere un oggetto molto semplice, evidentemente un palo, un albero o simili.

Quello che voglio dire è che lo stauros non connota alcuna forma in particolare.

Shalom
 
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=Marcuccio=
view post Posted on 2/10/2008, 12:21     +1   -1




CITAZIONE
A me pare che qui ci sia un equivoco, per altro creato anche da Marcuccio con il su intervento che ritengo un pò fuorviante.

Io non ritengo il mio intervento fuorviante nemmeno un pò solo per il semplice motivo che ho riportato onestamente quanto vi è nel carteggio tra la casa Le Monnier e la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. I puntini di reticenza [...] io li ho usati onestamente, al contrario di quanto avvenuto nel libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture... da lì, infatti, si deduce che le argomentazioni apportate dal Signor Farneti sono debolissime: tendono a sminuire la portata del problema, si dichiara che grazie ai TdG il conto in banca Le Monnier è lievitato, che il libretto in questione arriva solo agli interni TdG dunque il danno sarebbe minimo ecc... insomma...
Se poi Serveto si riferisce all'impostazione del problema indicato nel 3D avrebbe potuto dirlo subito reimpostando la questione. Come ti dissi in altri lidi, Serveto, questo forum è frequentato da gente che sa il fatto suo per tutto ciò che concerne il cristianesimo antico.

Ogni bene
Marcù
 
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view post Posted on 2/10/2008, 15:47     +1   -1
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Sui TdG e la loro presunta assenza di dogmatismo

Questi discorsi nei quali i TdG si dicono soltanto probabilisti nell'ipotesi palo solo possibili solo in rete, esattamente come i discorsi in cui dicono di leggere tranquillamente letteratura apostata. Nessun tdG nella vita reale, discutendo con un non-tdG, qualora sia insieme ad un altro suo confratello, ammetterà che l'ipotesi palo sia solo probabile (che poi possa crederlo privatamente è tutt'altro discorso, ciò che conta nella Londra di Orwell è che la psicopolizia, di cui tutti sono potenziali spie, non lo sappia).
I tdG credono, e l'hanno affermato in più di una rivista, che la cristianizzazione della croce risalga a Costantino, il che è un errore madornale. In primis, i TdG sulla quesione della croce/palo non sono affatto probabilisti ma dogmatici, quelli che leggiamo qui in rete sono tentativi opera di anonimi tdG internettiani di far passare le affermazioni della WTS come una prudente ipotesi scientifica. Le loro pubblicazioni sono di tutt'altro tenore:

"Gesù non morì su una croce. Morì su un palo. La parola greca tradotta "croce" in molte Bibbie indicava un solo pezzo di legno. Il simbolo della croce deriva da antiche religioni false. I primi cristiani non usavano né adoravano la croce» ... «Il peso dell'evidenza indica quindi che Gesù morì su un palo verticale e non sulla croce tradizionale». (Ragioniamo facendo uso delle scritture, pp. 85-89)

C'è sempre un accostamento improprio tra il tema della forma della croce e il suo culto, che nulla ha a che fare con lo stabilire se Gesù sia morto su una croce o meno. C'è il continuo argomentare sul presupposto in sottofondo che Gesù non possa essere morto su un simbolo che già prima del cristianesimo era pagano (come se il palo non lo fosse!), e dunque la loro rozza mitologia comparativa mostrerebbe che Gesù non può essere morto su una croce.

C'è poi la continua ipotesi che lega la croce a Costantino:

“Un imperatore romano si stava preparando per la battaglia e sentì il bisogno dell’aiuto degli dèi. A quanto si dice, vide nel cielo una forte luce a forma di croce accompagnata dalle parole: “In questo segno vincerai”. Adottato il segno come vessillo del suo esercito, si accinse a vincere una serie di battaglie decisive in seguito alle quali divenne, nel 324 E.V., il solo governante dell’impero romano.
Il protagonista di questa famosa leggenda fu Costantino il Grande. Da quel momento in poi la Chiesa di Roma divenne la religione ufficiale dell’impero, e accrebbe rapidamente il suo prestigio, la sua popolarità e il suo potere. Nello stesso tempo la croce divenne il simbolo ufficiale della Chiesa: a poco a poco venne usata come ornamento negli edifici religiosi, fu eretta sulle cime dei colli e dei monti, agli incroci e nelle pubbliche piazze. Venne appesa ai muri delle case e portata al collo da milioni di persone.” (Torre di Guardia 22/11/84 1517)

Questo brano a dire il vero non dice che i cristiani abbiano inventato la croce nel IV secolo, ma solo che sia diventata il simbolo ufficiale della Chiesa nel IV secolo, e quest'idea è affiancata dall'affermazione, che qualifica il redattore dell'articolo come dilettante, in base alla quale il cristianesimo sarebbe diventato religione di stato con Costantino (quando invece questo avvenne con Teodosio). Ma sì sa che a Brooklyn attingono a piene mani tanto dalla mitologia compartiva ottocentesca quanto dalla disinformazione che circola sul ruolo di Costantino verso la Chiesa, e le loro pubblicazioni su questo tema infatti sono un aggregato di paccottoglia ascientifica ad hoc che nessuna rivista accademia pubblicherebbe mai, vista la manifesta assenza di metodo e il pescare fonti a caso che le contraddistingue. L'idea che la croce sia stata propriamente inventata nel solo IV secolo è stata espressa chiaramente tre anni fa in un'altra rivista. Nella Svegliatevi dell'aprile 2006 a
pagina 13 si legge: "Solamente tre secoli dopo la morte di Gesù alcuni che si professavano cristiani fecero propria l’idea che fosse stato messo a morte su una croce a due bracci."
Quindi nessun cristiano prima del IV secolo crederebbe che Gesù sia morto su una croce: anche qui, siamo davanti ad affermazioni incredibili, delle "americanate" nel vero senso del termine (molti tdG, sulla scia di questa mitologia sul ruolo di Costantino, sono anche convinti che i cristiani abbiano cominciato a celebrare la domenica solo con questo imperatore).
Già Ignazio , vescovo del I secolo, scrive: "Fuggite questi dannosi polloni che generano frutti di morte [parla dei doceti], e se uno ne gusterà morirà all'istante. Essi infatti non sono piantagione del Padre. Se infatti lo fossero, apparirebbero come i rami della croce, e il loro frutto sarebbe incorruttibile. Per mezzo della croce, nella sua passione, Cristo vi chiama, essendo voi sue membra.” (Trall XI,12)
La croce ha i rami come un albero: perché ad Ignazio sia potuta venire in mente una metafora del genere doeava avere in mente una croce con un palo orizzontale.
Stauros vuol dire tanto palo quanto croce, e non c'è niente che possa far venire il sospetto che l'unanime e antichissima tradizione erri in questo, nulla, neppure il più piccolo indizio, per rigettare il dato tradizione. L'unico motivo per cui al "giudice" venne in mente di demonizzare la croce fu per avere un grimaldello per sconvolgere la gente e convincerli che se la cristianità aveva loro mentito su un punto così eclatante, allora evidentemente non era affidabile.


 
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=Marcuccio=
view post Posted on 2/10/2008, 16:15     +1   -1




Quoto quanto asserito da Polymetis, ma vorrei sottolineare una cosa:
CITAZIONE
«Il peso dell'evidenza indica quindi che Gesù morì su un palo verticale e non sulla croce tradizionale».

Ecco... io vorrei capire da Serveto il peso dell'evidenza... perchè lui si da per probabilista, ma... le pubblicazioni ufficiali sono ufficiali... e il peso dell'evidenza sembra deporre concretamente ad argomenti solidi pro-palo. Ecco... qual è il peso dell'evidenza pro-palo così come presentato dal CD (ossia Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova)?

CITAZIONE
Questo brano a dire il vero non dice che i cristiani abbiano inventato la croce nel IV secolo, ma solo che sia diventata il simbolo ufficiale della Chiesa nel IV secolo, e quest'idea è affiancata dall'affermazione, che qualifica il redattore dell'articolo come dilettante, in base alla quale il cristianesimo sarebbe diventato religione di stato con Costantino (quando invece questo avvenne con Teodosio).

In certe cose il livello d'informazione di Torre di Guardia è a livelli di Dan Brown... L'anonimato degli autori è uno dei problemi dal quale non verrò mai a capo. Certo una data affermazione ti pone subito sul chi va là... Però si snellirebbe molto il lavoro se uno sapesse già in anticipo le "credenziali" intellettuali, o meglio, accademiche di un redattore di un articolo con il quale si fa il famoso "Studio biblico"... comunque...

CITAZIONE
Quindi nessun cristiano prima del IV secolo crederebbe che Gesù sia morto su una croce: anche qui, siamo davanti ad affermazioni incredibili, delle "americanate"

e questa mi mancava...

Spero che Serveto possa risponderci...

Ogni bene
Marcù
 
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view post Posted on 2/10/2008, 16:22     +1   -1
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CITAZIONE
. L'anonimato degli autori è uno dei problemi dal quale non verrò mai a capo.

Esattamente come per i traduttori della NWT. Non danno i nomi dei traduttori per un motivo assai banale che non c'è bisogno di spiegare dopo che abbiamo saputo da R. Franz la loro identià. Esattamente come i redattori degli articoli si tratta di dilettanti chiusi in qualche biblioteca a mettere insieme tutte le citazioni che trovano, senza avere un'istruzione antichistica a monte che permetta loro di inquadrarle o di scrivere articoli con una metodologia sensata.
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 17:56     +1   -1




Cari amici,

non riesco a capire se qui stiamo discutendo del significato della parola "stauros" nel NT, resa da alcuni con "palo" o "palo di tortura", ad esempio da Mandruzzato, invece del tradizionale "croce" oppure se stiamo facendo un processo alla religione dei testimoni di Geova o a quello che secondo alcuni il sottoscritto potrebbe dire o non dire su un forum.

Io sono qui per discutere la questione da un punto di vista filologico, questo mi sembra il taglio del forum, ed è proprio da questo punto di vista mi pare del tutto lecito rendere la parola stauros nel NT, cioè uno scritto del I secolo, secondo il suo significato fondamentale di "palo di tortura". E' vero che lo stauros poteva assumere forme diverse dal palo semplice, ma non possiamo liquidare con tanta velocità l'argomento del significato lessicale di una parola, per di più basandosi solo su alcune tradizioni successive di almeno un secolo dall'evento, e sulla cui storicità mi pare naturale poter nutrire dei dubbi, laddove invece il testo tace su ulteriori dettagli.

Inoltre il termine italiano "croce" (che è corretto, perché anch'esso non designa di per sé alcuna forma) nel corso dei secoli si è caricato e fatto portatore di una serie di significati e valori del tutto estranei alla parola greca stauros, e per questo che i TdG preferiscono un utilizzarlo nella loro traduzione e nella liturgia.

Ma ripeto: i TdG non sono dogmatici circa la forma dello stauros, per noi il valore del sacrificio di Gesù è efficace sia che sia morto appeso su un tronco bitorzoluto che altrove. Viceversa mi pare che siano altri ad usare toni da "crociata" se qualcuno, partendo dall'incertezza delle fonti, sostiene che la forma della "croce"non era quella tradizionalmente accettata.

Shalom

Edited by Serveto - 2/10/2008, 20:52
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/10/2008, 21:01     +1   -1




Ho letto velocemente, a parte le questioni linguistiche su stauros, i vangeli comunque affermano che Gesù e/o Simone di Cirene portarono sul posto qualcosa e non vi fu condotto Gesù a mani vuote. Che cosa mai poteva portare? Il solo palo verticale? Ma allora bisognava piantarlo nel luogo dell'esecuzione, a me viene più logico pensare che portasse il patibulum e il palo verticale fosse già pronto sul posto. La questione è anche pratica: se abbiamo il solo palo, prima bisogna piantarlo nel terreno scavando una buca abbastanza profonda per sorreggere il peso del condannato e dello stesso palo che altrimenti cadrebbe e poi bisogna salire fino in cima a inchiodare o legare il condannato. Invece con patibulum basta inchiodare o legare il condannato a questa piccola trave orizzontale e poi issarla più facilmente sul palo orizzontale, proprio come si faceva con le vele delle navi. Immaginate la mia sopresa quando ho appreso che proprio da una parola ebraica che sta per la trave orizzontale delle navi si può far risalire la forma grecizzata Iskarioth, sapendo che l'Iscariota fu colui che tradì Gesù Cristo e ciò fu determinante per la sua crocifissione. "Tu devi morire con le braccia distese davanti alla porta della città, giacchè terrai la trave della croce", scrive Plauto (Miles. Glor. 2,6).

Shalom.

Edited by Hard-Rain - 2/10/2008, 22:22
 
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view post Posted on 2/10/2008, 21:06     +1   -1
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Le citazioni delle pubblicazioni della WTS sono state fatte soltanto perché qualcuno ha asserito che i TdG non ritengono sicuro che Cristo sia morto su un palo: questo atteggiamento però non non traspare dal tono di gran parte delle riviste, dove non si parla di criteri "prudenziali" ma del "peso dell'evidenza", quando tutti i cristiani, e l'unanimità delle fonti, che nessuno ha ancora spiegato perché dovrebbero errare in materia, addita come forma la croce. Dinnanzi ad una pluralità di significati, e con nulla che ci faccia sospettare anche solo minimamente che l'unica tradizione attestata sia verisimile, perché scalzare questo significato? Se anche non ci fosse una sola prova pro-croce, già questo sarebbe sufficiente ad accantonare l'inutile tesi del palo.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/10/2008, 21:19     +1   -1




Ma poi si possono fare un po' di calcoli. Il palo verticale secondo voi quanto poteva pesare? Facciamo un po' di calcoli e correggete i miei eventuali errori. Vogliamo prendere un bel palo di legno ad esempio cilindrico, di diametro 20 cm., alto diciamo un 3 metri? Un oggetto del genere mi sembra doveroso, come minimo, per sorreggere degnamente una persona altrimenti cadrebbe tutto. Il peso specifico del legno dipende dal tipo, assumo 1 tonnellata al metro cubo. Facendo i calcoli salta fuori che un palo verticale degno di questo nome, adatto a soreggere una persona che poteva anche muoversi e contorcersi sopra dal dolore, pesa circa 100 kg (94,2 kg per l'esattezza). Non è proprio leggerissimo da trasportare manualmente sul luogo della punizione, no? Mt. 27:32 dice ad esempio che Simone di Cirene fu costretto a prendere su (sollevare) la croce di lui, non trascinarla (hina arêi ton stauron autou). Beh, sollevare i cento kg in quella forma così allungata e scomoda non mi sembra così banale, anche per un uomo in forze come Simone di Cirene. Gli fa eco Lc. 23:26, "e gli misero addosso la croce" (epethêkan autôi). Più semplice invece portare la più piccola e compatta travicella orizzontale (patibulum).
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 21:30     +1   -1




Caro Hard Rain,

Tralascio i post polemici di Polymetis, che mi pare voglia solo fare un processo ai testimoni di Geova, e rispondo alla tua lecita osservazione

CITAZIONE
Che cosa mai poteva portare? Il solo palo orizzontale? Ma allora bisognava piantarlo nel luogo dell'esecuzione, a me viene più logico pensare che portasse il patibulum e il palo orizzontale fosse già pronto sul posto

Non mi pare che nulla impedisca di ipotizzare che Gesù portasse il solo palo orizzontale, i vangeli parlano anche nel caso di quell'episodio solo di stauros, e dunque lasciano di nuovo aperta ogni ipotesi. Nulla fa pensare a uno stipes e un patibulum, anche le versioni latine usano tutte il generico crux.

D'altronde che un uomo giovane e robusto (Gesù sarebbe stato un carpentiere) cedesse sotto il peso dello stauros farebbe pensare ad un oggetto piuttosto pesante. Inoltre le scritture, né altre fonti, parlano di un luogo dove vi erano già lo "stipes" o "stauros" già conficcati nel terreno.

CITAZIONE
se abbiamo il solo palo, prima bisogna piantarlo nel terreno scavando una buca abbastanza profonda per sorreggere il peso del condannato e dello stesso palo che altrimenti cadrebbe e poi bisogna salire fino in cima a inchiodare o legare il condannato

La buca poteva essere già scavata, ed il palo innalzato con il condannato veniva inchiodato o legato già a terra.

CITAZIONE
la trave orizzontale delle navi si può far risalire la forma grecizzata Iskarioth, sapendo che l'Iscariota fu colui che tradì Gesù Cristo e ciò fu determinante per la sua crocifissione

La somilianza è senz'altro affascinante, ma non mi pare che si possa usare per sostenere che storicamente Gesù con certezza morì su un oggetto "cruciforme". Personalmente trovo abbastanza strano che si difenda con tanta virulenza (non parlo naturalmente del tuo atteggiamento) quella che è solo una tradizione, che poco ha a che vedere con la fede nel sacrificio di Cristo.

Insomma, a me pare che questo rumore attorno alla posizione dei TdG, che io ritengo del tutto ragionevole, nasconda un certo isterismo che va ben oltre il suo significato filologico di stauros, ma è piuttosto legato dell'attaccamento ad un "simbolo" della civiltà cristiana. Capisco questa posizione, ma mi pare che abbia poco a che vedere con la filologia e l'archeologia, che invece poco hanno da dire sulla forma storica della croce nel NT.

Shalom
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/10/2008, 21:45     +1   -1




CITAZIONE
D'altronde che un uomo giovane e robusto (Gesù sarebbe stato un carpentiere) cedesse sotto il peso dello stauros farebbe pensare ad un oggetto piuttosto pesante

Per il peso rimando ai calcoli precedenti. Gesù poteva essere un uomo robusto, però fu duramente flagellato. La flagellazione era già di per se una punizione molto dura con grandi perdite di sangue. Evidentemente risultava indebolito e anche con un oggetto più leggero avrebbe avuto serie difficoltà.

CITAZIONE
Insomma, a me pare che questo rumore attorno alla posizione dei TdG, che io ritengo del tutto ragionevole, nasconda un certo isterismo che va ben oltre il suo significato filologico di stauros, ma è piuttosto legato dell'attaccamento ad un "simbolo" della civiltà cristiana.

Su questo concordo, in fondo il punto è che è stato crocifisso, se c'era la trave orizzontale o meno è secondario, se non per tutta la simbologia che è stata costruita.
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 21:46     +1   -1




Caro Hard Rain,

CITAZIONE
Ma poi si possono fare un po' di calcoli. Il palo verticale secondo voi quanto poteva pesare?

Se era lungo 3,5 m e aveva un diametro di 15 cm pesava probabilmente poco più di 45 kg. Abbastanza pesante, ma non tale da impedirne il trasposto ad un uomo solo. Tieno conto che il palo non era altissimo, poco più dell'altezza del condannato, al punto che spesso gli animali selvatici mordevano il malcapitato.

CITAZIONE
Più semplice invece portare la più piccola e compatta travicella orizzontale (patibulum)

Sicuramente ma, nonostante la spessatezza, non spiegherebbe come mai Gesù non riuscisse a trasportare un peso di poco più di meno di una ventina di chili legato sulle spalle.

Ora, non fraintendermi. Non sono qui per dire che queste obiezioni non siano ragionevoli, dico solo che non possiamo essere dogmatici, difendendo una certa "forma solo perché si è attestata tradizionalmente dal III secolo in poi nella tradizione iconografica cristiana o attestata in qualche tradizione successiva al testo.

Shalom






 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/10/2008, 21:55     +1   -1




CITAZIONE
Sicuramente ma, nonostante la spessatezza, non spiegherebbe come mai Gesù non riuscisse a trasportare un peso di poco più di meno di una ventina di chili legato sulle spalle.

Era stato flagellato molto duramente. Non a caso muore presto in croce.

Sui calcoli diciamo che dipendono molto dal tipo di legno. Se prendi 1 tonnellata per 1 metro cubo di legno, con 7,5 cm di raggio hai un peso di quasi 62 kg (@ 3,5 metri come da te proposto), oltre che una forma molto scomoda da portare a mano.

I testi che ho citato parlano proprio di "sollevare" (verbo airô in Mt. 27:32) e "portare addosso" (verbo epitithêmi in Lc. 23:26), evidentemente per tutto il tragitto, non di "trascinare".

Non so poi se un diametro di 15 cm sia sufficiente, si tenga conto che il condannato poteva muoversi, contorcersi, lo strumento non doveva oscillare e cadere o, peggio, rompersi. Un palo di 20 cm di diametro di quella altezza arriva a oltre 100 kg di peso.

CITAZIONE
Ora, non fraintendermi. Non sono qui per dire che queste obiezioni non siano ragionevoli, dico solo che non possiamo essere dogmatici, difendendo una certa "forma solo perché si è attestata tradizionalmente dal III secolo in poi nella tradizione iconografica cristiana o attestata in qualche tradizione successiva al testo.

Come ho scritto sono pienamente d'accordo. Per me restano possibili entrambe le ipotesi. Non mi sembra da buttare neppure l'ipotesi "classica". Tutto qui.

Shalom.

Edited by Hard-Rain - 2/10/2008, 23:05
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 21:55     +1   -1




Caro Hard Rain,

CITAZIONE
Su questo concordo, in fondo il punto è che è stato crocifisso, se c'era la trave orizzontale o meno è secondario, se non per tutta la simbologia che è stata costruita

A mio parere hai riassunto in modo molto efficace la posizione dei TdG, o almeno la mia posizione a questo riguardo. Io ritengo che non si debba diventare dogmatici, semplicemente l'uso italiano della parola "croce" in una tradizione rimanda a significati, a simboli, perfino ad una storia che è del tutto estranea a quello che era lo spettro semantico della parola stauros nel I secolo.

E' vero che "palo" può ridurre questo spettro semantico, ma è anche vero che "croce" come è intesa oggi, portatrice di significati religiosi, politici, militari, lo allarga troppo snaturandone il significato essenziale.

Shalom
 
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view post Posted on 2/10/2008, 22:09     +1   -1
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L'isterismo, come lo definisci tu, è dovuto al fatto che i tdG presentano a dei poveri pesci indifesi questa loro ipotesi, che scientificamente fa acqua da tutte le parti, come una "prova" che la cristianità li ha ingannati per secoli, e che solo loro, i TdG, vengono a svelare finalmente la verità, sia sulla croce sia su qualsiasi altra cosa. La virulenza di questa apologia, è semplicemente direttamente proporzionale al dileggio della croce che si fa sulle pubblicazioni dei TdG sulla base di paccottiglia comparativista ottocentesca derivata dalla scuola di storia delle religioni.
A nessuno probabilmente importerebbe nulla di questa ennesima teoria folle dei TdG, a cui credono solo loro al pari delle altre fantasie sulla caduta di Gerusalemme, se non fosse per il fatto che essi hanno trasformato questa teoria, senza alcun fondamento e sorretta solo da un collage di citazioni mal interpretate, a cavallo di Troia per dire che tutto il cristianesimo è di origine pagana.
Veniamo ai punti fondamentali:
-Il fatto che Gesù cada sotto il peso del patibulum (palo orizzontale) non ha nulla a che fare col fatto che sia eccessivamente pesante. Era stato frustato con un flagello (che naturalmente non era stato disinfettato con l'Amuchina), e dunque con ferite aperte in ogni dove: la setticemia che ne derivò deve farci pensare ad un Gesù con una febbre a 40 che trema e non riesce neppure a camminare restando in equilibrio, pieno di brividi e con un i muscoli che cedono. Da qui la necessità dell'intervento di Simone.
-La prassi romana ordinaria era che ci fosse un luogo con dei pali già piantati, o, se non c'erano perché si era "fuori sede" si facevano piantare prima, per permettere comunque il rituale del trasporto del patibulum in seguito. Giuseppe Flavio racconta questo episodio:

Flavio Giuseppe racconta quest'episodio della guerra giudaica:

"Basso [il legato romano] dette ordine di piantare uno stauros, come per appenderci subito Eleazaro; visto ciò, quelli dalla fortezza furono presi da cordoglio, e alzando alti gemiti gridavano che la vista di quel supplizio era insopportabile. In quel momento poi, Eleazaro li supplicò di non permettere che egli subisse la più compassionevole delle morti [...] quelli allora, commossi dalle sue parole, cedettero" (BJ VII,202-203)

Come si vede qui siamo su un campo di battaglia, e per eseguire una futura crocifissione il legato romano romano fa piantare un palo in anticipo (perché ovviamente siamo fuori città e dunque non c'era una zona già apprestata). E solo il seguito Eleazaro sarebbe stato crocifisso, non portando il palo verticale ovviamente, visto che era già stato piantato.

Ci sono alcune domande, che il dott. Andrea Nicolotti anni fa fece ad un TdG internettiano, e che vorrei riproporre, giacché è impensabile non porsele, se consideriamo che i soldati romani dovettero usare una canna per dare da bere a Gesù, e dunque questo palo dev'essere stato piuttosto alto (e con una base nel terreno ben profonda al fine di non cadere lateralmente e stare ben fermo)...

1) Perché un popolo pragmatico come i romani dovrebbe ogni volta che fa una crocifissione rifare la fatica di mettere per aria un palo del genere con uno attaccato sopra mettendolo in un buco scavato prima, in modo che non cada tutto per terra e stia in piedi, e possa restare anche per due o tre giorni, come avveniva spesso, sopportando i movimenti e di il peso del condannato, sopportando il
vento e la pioggia, senza poter fare una colata di cemento armato nel buco?
2) Per smuovere il palo dopo la morte i soldati come facevano? Andavano con le zappe a scavare attorno al palo fino a che non oscillava e magari cadeva loro in testa (o forse mettevano altri tre soldati con delle corde per tenere dritto il palo e farlo cadere nel senso voluto? Insomma andavano in cinque o sei....)
Forse andavano con la motosega e tagliavano il palo lasciando lì il tronco piantato? Così la prossima volta dovevano scavare un altro buco... e dopo un po' di condanne a uno poteva fare lo slalom tra i tronchi segati.
Oppure lo stesso buco poi lo riutilizzavano? Certo che un posto con la terra smossa deve dare certamente una solidità invidiabile.....
In sintesi: come lo toglievano questo palo dal terreno (per poi ripiantalo la volta dopo), e sopratutto, perché darsi questa pena inutile?
3) quale stupidità porta dei soldati romani a fare delle fatiche terribili per ammazzare schiavi e malfattori, per poi smontare tutto e la volta successiva ricominciare tutto da capo?
4) quale stupidità porta dei soldati romani a non utilizzare il sistema più razionale ampiamente attestato dalle fonti, che è quello di piantare solidamente i pali verticali o servirsi di alberi per poi attaccarci un palo trasversale? E' quello che tutte le fonti ci raccontano: palo verticale già
piantato. Essendo poi i romani molto conservatori, predicevano questo metodo perché tradizionale, ricordava molto da vicino il supplizio della legatura al palo orizzontale testimoniato dalle fonti più antiche.
5) dopo aver tirato giù il palo col cadavere, cosa facevano i soldati? Lo buttavano? Oppure se lo caricavano loro (doppio lavoro, e spreco di risorse) e lo riportavano in città per magari riutilizzarlo la prossima volta (anche se già rovinato dai chiodi)? Anche il più stupido del villaggio avrebbe
domandato: "Scusate, ma perché non lo lasciate dov'è e togliete solo il morto?"
6) perché se in Giudea il generale romano per uccidere Eleazaro in tempo di guerra fa piantare un palo verticale nel terreno, per rispettare l'usanza, prima dell'esecuzione, con Gesù il procuratore nella capitale in tempo di pace avrebbe utilizzato dei metodi così stupidi e complicati?
7) dove sono le attestazioni che i romani nel I secolo utilizzassero come condanna per i malfattori attaccare ai pali, facendo portare i pali medesimi ai condannati, e questo dopo aver processato e flagellato il condannato come l'usanza voleva? Vorrei le citazioni precise.
8) perché tra la fine del I secolo e il secondo secolo gli scrittori ecclesiastici descrivono la croce come la lettera T e fanno riferimento a numerosi oggetti cruciformi?
9) perché le testimonianze liturgiche più antiche prevedono il segno della croce tracciato sulla fronte dei catecumeni?

Edited by Polymetis - 2/10/2008, 23:13
 
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