CITAZIONE (Deicida @ 29/6/2009, 20:49)
CITAZIONE
considero Lc 4,29 e il successivo Lc 4,30 - incrociati con Gv 7,30, Gv 8,59 e Gv 10,39 - tra i passi più importanti per la lettura della volontà del sacrificio di cui si era discusso in precedenza e fondamentale per molte altre deduzioni.
Eh??Sulla base di cosa si dovrebbero considerare Lc 4,29 e gli altri passi menzionati di Giovanni,paralleli riguardo una immaginaria interpretazioni teologica del sacrificio?
Sulla base di un metodo, signor deicida. Metodo che si potrebbe definire come "the willing suspension of disbelief", una volontaria e temporanea sospensione dell'incredulità senza la quale non si legge né "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge né Harry Potter, né la Divina Commedia né i Vangeli. Questo perché il pre-giudizio, anziché essere il corridoio verso la comprensione, è il disimpegno che dà sulla porta di uscita dall'opera. E ciò vale per ogni pre-giudizio, sia di ateo sia di credente. E anche sulla base del libercolo (secondo, terzo e quarto capoverso, sono poche righe) che segnalo di seguito:
http://www.italicon.it/schede/T145-001.pdfIntendo cordialmente suggerire: li legga pure come favole, ma separando i livelli.
Ai brani citati (Lc 4,29; Lc 4,30; Gv 7,30; Gv 8,59 e Gv 10,39) aggiungo Gv 18,6.
... si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.Non le pare, allora, che i testi (sul piano della lettera, non della teologia) indichino che Gesù era in grado di sfuggire agli assalitori come e quando voleva, e che quindi la cattura della “ultima ora” - di là dell’esplicita ammissione che si trova in altri passi - sia da attribuirsi alla sua volontà?
Oggigiorno la critica testuale, col metodo storico-critico, sta puntando l’attenzione su un altro livello importantissimo, nel quale c’è pure la ricerca della veridicità degli ambienti descritti. Anche quest’ultimo livello, però, andrebbe tenuto distinto dagli altri quattro, i quali sono tra loro separati. Il rischio (mi riferisco al mio rischio di lettore, non a quello di altri) è che la ricerca del precipizio fisico prevarichi i piani ai quali sono interessato, vale a dire quello letterale (non ‘letteralista’) senza il quale
massimamente non s'intende quello simbolico-allegorico.