Studi sul Cristianesimo Primitivo

persecuzioni dei cristiani

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pituzzo80
view post Posted on 19/4/2009, 21:32     +1   -1




Salve volevo chiedere se i cristiani durante il primo secolo d.c. siano stati perseguitati conferocia dai romani,come tra l'altro l'educazione cristiana insegna,oppure quegli atti di violenza erano rivolti ai giudei che non accettavano il dominio romano?visto che a quanto ne so l'impero romano era molto elastico nel lasciare la possibiltà di seguire vari culti...

grazie,saluti
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 21/4/2009, 16:22     +1   -1




CITAZIONE
Pituzzo80
Salve volevo chiedere se i cristiani durante il primo secolo d.c. siano stati perseguitati conferocia dai romani,come tra l'altro l'educazione cristiana insegna,oppure quegli atti di violenza erano rivolti ai giudei che non accettavano il dominio romano?

Benvenuto gentile Signore, ed ecco una mia umile risposta.

I primi cristiani vengono differenziati dai Giudei solo dopo la guerra in Cirenaica dopo il 115 d. C. Solo nella seconda metà del II secolo il termine "Cristiani" si applicherà in modo esclusivo a seguaci di Gesù non Ebrei. (Mauro Pesce - Inchiesta su Gesù - pag. 208), perciò non furono perseguitati durante il primo secolo. Notizie in contrasto con quanto affermato, sono frutto di interpolazioni e falsificazioni successive per alterare una verità scomoda ai cristiani.

CITAZIONE
visto che a quanto ne so l'impero romano era molto elastico nel lasciare la possibiltà di seguire vari culti...

Purchè non contrastanti, con la loro concezione di ordine pubblico o interesse di Roma.

www.storiacristianesimo.it

Un caro saluto.
 
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Tigerman78
view post Posted on 21/4/2009, 21:12     +1   -1




Le uniche persone che furono perseguitate o che comunque entrarono in conflitto con Anano figlio di Anano, il persecutore per eccellenza dei primi Cristiani, erano storicamente:

GIOVANNI figlio di Levi ( il Re dei Giudei)

SIMONE bar Giora ( detto Pietro)

GIACOMO figlio di Sosas ( detto il Giusto)

LAZZARO figlio di Simone ( il discepolo amato da Giovanni).

Qui riporto soltanto i passi inerenti a Simone bar Giora, che sono i più difficili da individuare:

-Libro II:652 - 22, 2. Nella toparchia di Acrabatene Simone figlio di Ghiora, raccolta una grossa banda di
rivoluzionari, si diede al saccheggio e non solo depredava le case dei ricchi, ma ne maltrattava anche le
persone, e già da allora si poteva cominciate a capire che si avviava a diventare un tiranno.
Libro II:653 Quando Anano e i magistrati mandarono contro di lui un esercito, egli si rifugiò con i suoi presso i briganti di Masada, e ivi rimase fino all'uccisione di Anano e degli altri suoi avversari facendo scorrerie
nell'Idumea,
Libro II:654 sicché i capi di quella gente, per il gran numero degli uccisi e le continue ruberie, raccolsero un
esercito e presidiarono i villaggi. Tale era la situazione nell'Idumea.

-Libro IV:503 - 9, 3. Ma su Gerusalemme stava allora per abbattersi un'altra guerra. V'era un certo Simone, figliodi Ghiora, nativo di Gerasa, un giovane che per furbizia restava indietro a Giovanni, il quale già la faceva dapadrone nella città, ma era a lui superiore per vigoria del corpo e per audacia;
Libro IV:504 questo aveva costretto il sommo sacerdote Anano ad allontanarlo dalla toparchia di Acrabatene,messa sotto il suo controllo, ed egli si era allora unito ai briganti che occupavano Masada.

Libro IV:508 Allora Simone, che mirava alla conquista del potere e sognava grandi imprese, udita anche la fine di Anano, si ritirò fra i monti e, promettendo la libertà agli schiavi e premi ai liberi, radunò da ogni parte una banda di briganti.

Se da un lato Giovanni di Giscala e Simone bar Giora, perseguitavano i ricchi e divennero i miti dei poveri, dall'altro lato in concomitatanza alle persecuzioni di Anano figlio di Anano, avvennero le persecuzioni di Saulo ( detto Paolo di Tarso), che storicamente appare come un parente di Agrippa e persecutore dei poveri che si unirono a Giovanni di Giscala, Simone bar Giora e Giacomo figlio di Sosas ( dette le tre colonne della chiesa, ma che nella realtà erano le tre colonne della rivolta):

Libro XX:214 Da parte loro, Costobaro e Saul, raccolsero bande di malviventi; loro stessi erano di stirpe reale e raccolsero favori a motivo della loro parentela con Agrippa, ma erano sfrenati e pronti a spogliare le proprietà dei più deboli. Fu da quel momento, in particolare, che la malattia piombò sulla nostra città e ogni cosa andò scadendo di male in peggio.

Per quanto riguarda i romani, stando alle moltissime fonti martirologiche, punirono i primi Cristiani, perchè si rifiutavano di fare i sacrifici per l'imperatore e per le divinità pagane ( a quei tempi era visto come un obbligo civile).

A tal riguardo ricordo che storicamente, chi abolì i riti sacrificali ai Giudei, fu Giovanni di Giscala.
 
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Serveto
view post Posted on 22/4/2009, 12:03     +1   -1




CITAZIONE
Libro II:652 - 22, 2

A quale autore e opera fai riferimento?

Shalom
 
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view post Posted on 22/4/2009, 12:50     +1   -1
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CITAZIONE (pituzzo80 @ 19/4/2009, 22:32)
Salve volevo chiedere se i cristiani durante il primo secolo d.c. siano stati perseguitati conferocia dai romani,come tra l'altro l'educazione cristiana insegna,

A quale "educazione cristiana" ti riferisci? Non ricordo di aver mai ricevuto, nella mia "educazione cristiana", riferimenti storici così precisi riguardo alla voce "feroci persecuzioni romane nel primo secolo".
Sarebbe quindi interessante capire a quali testi, o documenti, o insegnamenti, tu faccia riferimento, così da poter inquadrare meglio la domanda e fornire una risposta precisa.

Con ciò detto, per quel che riguarda le persecuzioni cristiane da parte dei romani durante il primo secolo, credo che molto dipenda da come tu consideri, ad esempio, il fatto che Nerone intorno al 64 dC bruciò come fiaccole (e diede in pasto alle belve) i cristiani di Roma (forse incolpandoli anche dell'incendio della città).
Così Svetonio: “Sottopose a supplizi i Cristiani, una razza di uomini di una superstizione nuova e malefica” (Vita Neronis XVI, 2)
Così Tacito: "a quelli che andavano a morire si aggiungevano beffe: coperti di pelli ferine, perivano dilaniati dai cani, o venivano crocifissi oppure arsi vivi in guisa di torce, per servire da illuminazione notturna al calare della notte" (Ann. XV, 44)

CITAZIONE
oppure quegli atti di violenza erano rivolti ai giudei che non accettavano il dominio romano?visto che a quanto ne so l'impero romano era molto elastico nel lasciare la possibiltà di seguire vari culti...

grazie,saluti

Quali atti di violenza? Di quale imperatore, in quale regione?

Ciao,
Talità

Edited by Talità kum - 22/4/2009, 15:33
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 22/4/2009, 15:17     +1   -1




CITAZIONE
Serveto
CITAZIONELibro II:652 - 22, 2

A quale autore e opera fai riferimento?

MI scuso con il Sig. Tigerman78 se rispondo io. Riguarda "Guerra giudaica di Giuseppe Flavio" proprio al termine del libro secondo.

Un caro saluto a Lei Serveto
 
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Tigerman78
view post Posted on 22/4/2009, 19:03     +1   -1




CITAZIONE (Giovanni Dalla Teva @ 22/4/2009, 16:17)
CITAZIONE
Serveto
CITAZIONELibro II:652 - 22, 2

A quale autore e opera fai riferimento?

MI scuso con il Sig. Tigerman78 se rispondo io. Riguarda "Guerra giudaica di Giuseppe Flavio" proprio al termine del libro secondo.

Un caro saluto a Lei Serveto

Grazie Giovanni, ho poco tempo per scrivere e aggiungere dettagli.

Nello studio del Cristianesimo primitivo, oltre alla conoscenza dell’aspetto teologico e storico, è necessario anche farsi una cultura sul “diritto romano”, conoscere i diritti e i doveri dei cittadini, degli schiavi, dei cittadini delle terre sottomesse o occupate dai romani: un aspetto spesso trascurato sia dagli storici moderni e sia dai teologi.

I Cristiani del I sec., in ogni modo, meritavano di essere giustiziati o perseguitati dai romani, perché:

1)Erano seguaci e sostennero una persona che si fece RE e “Chiunque si fa re, si oppone a Cesare”: qui c’è la così detta “lesa maestà”.

2)I romani giustiziavano tutte le persone che si riunivano al di fuori del tempio, per prevenire potenziali rivolte: Gesù spesso e volentieri si riuniva con i suoi seguaci al di fuori del Tempio.

3)Tutto quello che ha insegnato Gesù, creava divisione nel popolo ebraico e dove c’è divisione, nasce inevitabilmente la guerra o la rivolta: se i romani ci tenevano tanto all’ordine pubblico e a prevenire le potenziali rivolte, era nel loro interesse eliminare e perseguitare i Cristiani. L’unità ideologica o di fede religiosa è una cosa importantissima per mantenere l’ordine in uno stato…sicuramente Costantino ne sapeva qualcosa!

4)Gesù ha occupato il Tempio, cacciando i mercanti di animali e interrompendo inevitabilmente i riti Sacrificali. Una persona che oggi occupa S.Pietro e vieta ai fedeli di fare le offerte alle statuine, che fine farebbe?

Apparirebbe sicuramente su tutte le prime pagine dei giornali e le forze dell’ordine cercherebbero di arrestare lui e i suoi complici…come minimo.

Gesù e i suoi seguaci, sicuramente con quell’atto, si saranno guadagnati l’odio dei giudei, l’ira dei sacerdoti e il “WANTED” da parte dei romani.

Edited by Tigerman78 - 22/4/2009, 20:18
 
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Iron Iko
view post Posted on 22/4/2009, 22:52     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/4/2009, 13:50)
Con ciò detto, per quel che riguarda le persecuzioni cristiane da parte dei romani durante il primo secolo, credo che molto dipenda da come tu consideri, ad esempio, il fatto che Nerone intorno al 64 dC bruciò come fiaccole (e diede in pasto alle belve) i cristiani di Roma (forse incolpandoli anche dell'incendio della città).
Così Svetonio: “Sottopose a supplizi i Cristiani, una razza di uomini di una superstizione nuova e malefica” (Vita Neronis XVI, 2)
Così Tacito: "a quelli che andavano a morire si aggiungevano beffe: coperti di pelli ferine, perivano dilaniati dai cani, o venivano crocifissi oppure arsi vivi in guisa di torce, per servire da illuminazione notturna al calare della notte" (Ann. XV, 44)

1. Sei proprio convinta dell'autenticità di quei passi di Tacito?
2. I Cristiani di cui parla Svetonio erano i seguaci di Cristo Gesù di Santa Madre Chiesa?
Vogliamo discuterne, che ne dite?
ciao
I.I.
 
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pituzzo80
view post Posted on 23/4/2009, 16:06     +1   -1




CITAZIONE

A quale "educazione cristiana" ti riferisci? Non ricordo di aver mai ricevuto, nella mia "educazione cristiana", riferimenti storici così precisi riguardo alla voce "feroci persecuzioni romane nel primo secolo".
Sarebbe quindi interessante capire a quali testi, o documenti, o insegnamenti, tu faccia riferimento, così da poter inquadrare meglio la domanda e fornire una risposta precisa.


CITAZIONE

A quale "educazione cristiana" ti riferisci? Non ricordo di aver mai ricevuto, nella mia "educazione cristiana", riferimenti storici così precisi riguardo alla voce "feroci persecuzioni romane nel primo secolo".
Sarebbe quindi interessante capire a quali testi, o documenti, o insegnamenti, tu faccia riferimento, così da poter inquadrare meglio la domanda e fornire una risposta precisa.

Personalmente parlo dell'educazione che mi è stata impartita a scuola e nella catechesi,mi ricordo che i primi cristiani mi venivano descritti sempre come gente che per poter pregare era s costretta a rinunirsi nelle catacombe per la paura dei romani...Forse il problema è proprio capire chi erano bene i primi cristiani,forse non erano come ce li immaginiamo oggi magari compiendo un grave sbaglio anacronistico..Forse ci dobbiamo chiedere,se è vero,come mai nerone li burcio vivi
 
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view post Posted on 23/4/2009, 18:50     +1   -1
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CITAZIONE (pituzzo80 @ 23/4/2009, 17:06)
Personalmente parlo dell'educazione che mi è stata impartita a scuola e nella catechesi,

Grazie, ora mi è più chiaro. ^_^

L'educazione che ti è stata impartita a scuola non è "cristiana", bensì... storica. Cioè hai studiato cose scritte sui libri di storia, non sui libri di religione.
Se la "catechesi" riporta le stesse cose, non vi è quindi sorpresa.

CITAZIONE
mi ricordo che i primi cristiani mi venivano descritti sempre come gente che per poter pregare era s costretta a rinunirsi nelle catacombe per la paura dei romani...

Questo comunque non avveniva nel primo secolo, a quel tempo i cristiani si riunivano nella casa di qualcuno.
A Roma subirono il supplizio sotto Nerone nel 64. In altri periodi invece i rapporti furono più tranquilli.
Le persecuzioni, ed i martiri, si ebbero in diverse regioni in tempi e modi diversi.

CITAZIONE
Forse il problema è proprio capire chi erano bene i primi cristiani,forse non erano come ce li immaginiamo oggi magari compiendo un grave sbaglio anacronistico..Forse ci dobbiamo chiedere,se è vero,come mai nerone li burcio vivi

Per capire perché Nerone li bruciò vivi, Tacito afferma che fu "non tanto per l’accusa dell'incendio, quanto per odio del genere umano".
Aggiungendo a questa altre testimonianze anti-cristiane dei primi secoli, e leggendo gli scritti apologetici dei primi padri della chiesa, si comprendono meglio i rapporti tra i primi cristiani ed il mondo pagano.

Per capire bene chi fossero e cosa facessero i primi cristiani.. bé... hai trovato il sito giusto, visto che si chiama "studi sul cristianesimo primitivo". ^_^

Ciao, buona lettura
Talità
 
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raptork9
view post Posted on 7/5/2009, 09:02     +1   -1




Raptork9

La maggior parte degli storici pone dopo la data del 135 d.C. (seconda rivolta ebraica di Bar Kochba), lo spartiacque tra l'identificazione dei cristiani come entità autonoma rispetto al giudaismo. In effetti tale data va retrodata al 70 d.C. (distruzione di Gerusalemme), infatti fino a quel momento non si era giunti ad una separazione tra giudaismo e cristianesimo, tant'è che i giudeo-cristiani venivano esonerati dal servizio militare così come lo erano gli ebrei, i romani non avevano chiara la distinzione (fino al 70 d.C.) tra le due comunità. Di certo il fatto che Pilato crocifisse Gesù non depose a favore del nuovo movimento cristiano. Svetonio riferisce l'editto di Claudio del 49 d.C., ma non fu una vera persecuzione, più che altro erano provvedimenti legati a ripristinare quell'ordine che spesso la comunità giudaica minava, tra cui sicuramente poco distinguibili anche i giudeo-cristiani, più che altro editti di carattere di pubblica sicurezza. Già nel 64 d.C. , lo riferisce Tacito, si riporta l'odio dei romani verso la comunità cristiana o giudeo-cristiana, in quanto minavano alla base il culto dei loro dei, apparivano come una corporazione isolata, da qui il movente di Nerone "per odio del genere umano", infondo a causa dei loro incontri furono sospettati come se cospirassero contro l'impero o di chissà quali culti mistici si consumassero (cannibalismo e altre oscenità), la gente li guardava con sospetto. Quindi furono consumate atrocità, ma non ci furono persecuzioni sistematiche. Per rimanere al I secolo d.C. anche Domiziano esiliò nell'isola di Pandataria, la congiunta Domitilla, rea di avere donato ai cristiani i terreni usati per le catacombe, che in seguito prenderanno il suo nome. Anche Domiziano che esaltò il culto di Giove e Minerva, in effetti si oppose al cristianesimo, ma anche lui non attuò persecuzioni sistematiche. L'odio dei romani verso i cristiani era legato al rifiuto della comunità cristiana di adorare le divinità dell'impero, questo avrebbe potuto minare i fondamenti della società, perchè gli dei degli antenati venivano ridotti a demoni malvagi. Nella catechesi non mi sembra che ci siano riferimenti così feroci alle persecuzioni dei cristiani nel I secolo d.C., nelle scuole penso che ci siano dei programmi "approvati", il resto può rientrare nelle interpretazioni del docente, ma ti dico questo da estraneo al mondo della scuola, quindi senza alcuna pretesa.
Cordiali saluti.

Edited by raptork9 - 7/5/2009, 14:55
 
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Tigerman78
view post Posted on 7/5/2009, 17:38     +1   -1




CITAZIONE (raptork9 @ 7/5/2009, 10:02)
Raptork9

infondo a causa dei loro incontri furono sospettati come se cospirassero contro l'impero o di chissà quali culti mistici si consumassero (cannibalismo e altre oscenità), la gente li guardava con sospetto. Quindi furono consumate atrocità, ma non ci furono persecuzioni sistematiche.

I CRISTIANI MANGIAVANO I BAMBINI

Minucio Felice verso la fine del II secolo, scrive a riguardo dei cristiani: <<ho inteso dire che essi, in base a non so quale sciocca credenza, adorano dopo averla consacrata una testa d'asino [...]. Altri riferiscono che essi si prosternano dinanzi ai genitali del loro stesso iniziatore sacerdote, quasi ad adorare la forza genetica che li ha procreati>>. La descrizione del rito diventa cruenta quando uno di loro " uccide il fanciullo con ferite impresse alla cieca, incosciamente. E gli astanti - orribile sacrilegio - leccano avidamente il sangue del piccino, se ne spartiscono le membra a gara, stringono tra loro un sacro patto per mezzo di questa vittima, si impegnano vicendevolmente al silenzio di questa correità". Negli stessi anni Terlulliano, stanco di queste accuse di orge incestuose, tenta di difendere i cristiani, scherzandoci su :<< Suppongo che non potrai essere un vero cristiano se non hai ne madre ne sorella>>. La lista degli esempi potrebbe agevolmente allungarsi, e tutti sembrano girare intorno agli omicidi rituali e ai banchetti cannibalici, le stesse accuse di cui saranno fatte oggetto le streghe.

Queste sconcertanti affermazioni da parte dei pagani, oggi vengono valutati dai critici moderni, come esagerazioni che avevano lo scopo di buttare fango sui primi cristiani.

Io rimango sempre del parere, che i vangeli sostanzialmente raccontano eventi veritieri, mentre i critici pagani non hanno fatto altro che esporre tutte le cose negative dei cristiani, omesse nei vangeli e dai padri della chiesa.

Tutti sostanzialmente hanno lasciato per iscritto delle verità, ma in questo momento vorrei spezzare anche una lancia a favore dei pagani.

Per trovare l’origine di questa diceria, basta osservare tutte le fonti giunte fino ai giorni nostri e il gioco è fatto!

Infatti la più antica attestazione di un tale atto, la troviamo in Guerre Giudaiche…qui non parliamo più di una “diceria”, ma di un fatto realmente accaduto, che molto probabilmente generò la “diceria” tra i pagani, ai danni dei cristiani, nei secoli successivi:

Libro VI:201 - 3, 4. Fra gli abitanti della regione al di là del Giordano vi era una donna di nome Maria, figlia di Eleazar, del villaggio di Bethezuba, un nome che significa “casa dell'issopo”, ragguardevole per nascita e ricchezza, che col resto della popolazione si era rifugiata in Gerusalemme rimanendovi assediata.

Libro VI:202 La massima parte delle sostanze che aveva portato seco trasferendosi dalla Perea nella città le erano state depredate dai capi, mentre gli scherani con le loro quotidiane incursioni le avevano sottratto quanto restava dei suoi valori e il poco cibo raggranellato.

Libro VI:203 La donna era in preda a un tremendo furore e con gli insulti e le maledizioni che continuamente scagliava contro i saccheggiatori cercava di aizzarli contro di sé.

Libro VI:204 Nessuno però si decideva ad ucciderla, né per odio né per pietà, e lei era stanca di procurare ad altri il cibo che da nessuna parte era ormai possibile trovare mentre la fame le serpeggiava nelle viscere e nelle midolla, e ancor più della fame la consumava il furore.

Libro VI:205 Allora cedette insieme alla spinta dell'ira e della necessità e si abbandonò ad un atto contro la natura. Afferrò il bambino lattante che aveva seco e gli rivolse queste parole: “Povero figlioletto, a quale sorte dovrei cercare di preservarti in mezzo alla guerra, alla fame, alla rivoluzione?

Libro VI:206 Dai romani non possiamo attenderci che la schiavitù, se pure riusciremo a vivere fino al loro arrivo, ma la fame ci consumerà prima di finire schiavi, mentre infine i ribelli sono un flagello più tremendo degli altri due.

Libro VI:207 E allora, sii tu cibo per me, per i ribelli furia vendicatrice, e per l'umanità la tua storia sia quell'unica che ancora mancava fra le tante sventure dei giudei”.

Libro VI:208 Così disse e, ucciso il figlio, lo mise a cuocere; una metà ne mangiò, mentre l'altra la conservò in un luogo nascosto.

Libro VI:209 Ben presto arrivarono i banditi e, fiutando quell'odore esecrando, la minacciarono di ucciderla all'istante se non avesse mostrato ciò che aveva preparato. Ella rispose di averne conservata una bella porzione anche per loro e presentò i resti del bambino:

Libro VI:210 un improvviso brivido percorse quegli uomini paralizzandoli, ed essi restarono impietriti a una tal vista. “Questo è il mio bambino” disse la donna “e opera mia è questa. Mangiatene, perché anch'io ne ho mangiato.

Libro VI:211 Non siate né più pavidi di una donna né più compassionevoli di una madre. Ma se provate scrupoli e rifuggite dalla mia vittima sacrificale, allora sarà come se io avessi mangiato per conto vostro e l'avanzo rimanga per me”

Libro VI:212 A tali parole quelli uscirono tutti tremanti - fu l'unica scelleratezza di cui non ebbero il coraggio di macchiarsi, lasciando sia pure a malincuore che la madre si cibasse di un simile cibo - ma istantaneamente la città fu piena della notizia di quella nefandezza e, raffigurandosi la scena raccapricciante, tutti inorridirono come fossero stati loro a compierla.

Libro VI:213 Morsi dalla fame essi non vedevano l'ora di morire, stimando fortunato chi se n'era andato prima di sentire e di vedere simili atrocità.

Libro VI:214 - 3, 5. Ben presto la raccapricciante notizia raggiunse anche i romani. Fra questi alcuni si mostrarono increduli, altri diedero segni di commiserazione, mentre i più furono presi da un odio ancora più grande per i giudei.

Libro VI:215 Anche di questa infamia Cesare si protestò innocente dinanzi al Dio, dichiarando che da parte sua erano state offerte ai giudei pace e autonomia oltre che il perdono per tutte le colpe commesse; ma poiché essi avevano preferito la ribellione all'accordo,

Libro VI:216 la guerra alla pace, la fame all'abbondanza e al benessere, e con le proprie mani avevano cominciato a incendiare il tempio che i romani s'erano sforzati di conservare per loro, ormai erano ben degni anche di un simile cibo.

Libro VI:217 Egli avrebbe avuto cura di seppellire l'empio misfatto della madre divoratrice del figlio sotto le macerie della sua patria, senza permettere che sulla faccia della terra il sole vedesse una città in cui le madri prendevano tale cibo.

Libro VI:218 Ma, più che alle madri, quei pasti si addicevano ai padri, che dopo tanti orrori restavano ancora in armi.

Libro VI:219 Pur esprimendo questi pensieri egli si rendeva conto della disperazione di quegli uomini: ormai non poteva più rinsavire chi aveva già sofferto tutte quelle sventure per sfuggire alle quali avrebbe appunto dovuto rinsavire.

La città di provenienza di Maria e il fatto che fosse la figlia e non sorella di Lazzaro, potrebbero essere dei dati manipolati dai copisti cristiani.

Dico questo perché i passi sicuramente sono passati sotto la cesoia del solito falsario Eusebio di Cesarea, il primo padre della chiesa che cita quest’evento che così commenta:

Questo fu il castigo per l'iniquità e l'empietà dei Giudei verso il Cristo di Dio. A quanto già esposto, conviene aggiungere anche la profezia veritiera del Salvatore nostro nella quale furono così preannunciati tutti questi fatti: “Guai alle donne che saranno incinte ed a quelle che allatteranno in quei giorni. E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno, né di sabato, perché allora vi sarà una grande afflizione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà”.

In ogni modo questa Maria, fu una delle tante donne che seguirono Giovanni figlio di Levi, accogliendo il suo invito di aiutare i poveri e di difendere Gerusalemme e il suo Tempio (per la redenzione o la Salvezza di Gerusalemme, così ha fatto scrivere Giovanni sulle monete coniate da lui "durante il suo regno") in attesa dell’arrivo imminente del regno di Dio.

Probabilmente questa Maria era anche la figlia di Eleazar (Lazzaro) figlio di Simone ( il discepolo amato da Giovanni – capo degli zeloti – capo supremo di Gerusalemme prima dell’arrivo in città di Giovanni), visto che era “ragguardevole per nascita e ricchezza” e visto ” che col resto della popolazione si era rifugiata in Gerusalemme rimanendovi assediata”.

Tuttavia non sappiamo con certezza se questa Maria fosse storicamente la moglie di Giovanni o la compagna “che egli amava”, così come alludono alcuni Vangeli.
 
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raptork9
view post Posted on 7/5/2009, 18:01     +1   -1




Tigerman, non mi è chiaro se i cristiani negati in Palestina sono diventati ora cristiani a tutti gli effetti e si mangiavano i bambini o se dagli orribili fatti giudaici è sorta la dicereria tra i pagani che si mangiavano i bambini, intendi questo?
No perchè a questo punto comincio a credere che anche la diceria dei comunisti che si mangiavano i bambini (maledetti parallelismi) fosse vera, come si assomigliano!

Cordiali saluti.
 
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Iron Iko
view post Posted on 8/5/2009, 11:07     +1   -1




CITAZIONE (raptork9 @ 7/5/2009, 10:02)
..., lo spartiacque tra l'identificazione dei cristiani come entità autonoma ... ....................... separazione tra giudaismo e cristianesimo, tant'è che i giudeo-cristiani ... ................................................................................................... ..................... tra cui sicuramente poco distinguibili anche i giudeo-cristiani, ................., si riporta l'odio dei romani verso la comunità cristiana o giudeo-cristiana, .......................... ............... la congiunta Domitilla, rea di avere donato ai cristiani i terreni usati per le catacombe, che in seguito prenderanno il suo nome. Anche Domiziano che esaltò il culto di Giove e Minerva, in effetti si oppose al cristianesimo, ... L'odio dei romani verso i cristiani era legato al rifiuto della comunità cristiana di adorare le divinità dell'impero, ...... Nella catechesi non mi sembra che ci siano riferimenti così feroci alle persecuzioni dei cristiani nel I secolo d.C., ..................

Cristiani... cristianesimo... comunità cristiana... persecuzioni dei cristiani nel I secolo...
Tutto ok. Cristiani = seguaci di Kristòs, dell'unto, del messia, cioè messianisti.
Per favore mi dici come si chiamava quest'unto? Come lo chiamavano il loro dio questi seguaci del Kristos del I secolo? e come sapevano che si chiamasse le autorità romane?
grazie
I.I.
 
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raptork9
view post Posted on 8/5/2009, 14:21     +1   -1




CITAZIONE (Iron Iko @ 8/5/2009, 12:07)
CITAZIONE (raptork9 @ 7/5/2009, 10:02)
..., lo spartiacque tra l'identificazione dei cristiani come entità autonoma ... ....................... separazione tra giudaismo e cristianesimo, tant'è che i giudeo-cristiani ... ................................................................................................... ..................... tra cui sicuramente poco distinguibili anche i giudeo-cristiani, ................., si riporta l'odio dei romani verso la comunità cristiana o giudeo-cristiana, .......................... ............... la congiunta Domitilla, rea di avere donato ai cristiani i terreni usati per le catacombe, che in seguito prenderanno il suo nome. Anche Domiziano che esaltò il culto di Giove e Minerva, in effetti si oppose al cristianesimo, ... L'odio dei romani verso i cristiani era legato al rifiuto della comunità cristiana di adorare le divinità dell'impero, ...... Nella catechesi non mi sembra che ci siano riferimenti così feroci alle persecuzioni dei cristiani nel I secolo d.C., ..................

Cristiani... cristianesimo... comunità cristiana... persecuzioni dei cristiani nel I secolo...
Tutto ok. Cristiani = seguaci di Kristòs, dell'unto, del messia, cioè messianisti.
Per favore mi dici come si chiamava quest'unto? Come lo chiamavano il loro dio questi seguaci del Kristos del I secolo? e come sapevano che si chiamasse le autorità romane?
grazie
I.I.

Io posso provare a darti qualche risposta, alcune con mie rielaborazioni, che certo non rappresentano "l'ufficialità" e non hanno nessun carattere scientifico, considerando che sono un dilettante appassionato, però vige un principio fondamentale: è perfettamente inutile cercare di imbastire una discussione se ogni testo cristiano o anche estraneo al cristianesimo che comunque ad esso fa riferimento è considerato carta straccia o falsi totali o il frutto di perenni complotti, pescando qua e la qualche parallelismo e posizionandolo come un lego, mentre tutto quello che va contro il cristianesimo è la verità assoluta, con queste basi è impossibile, io penso che ognuno può dire quello che vuole, ma passare per verità incontestabili le varie panzanate è francamente troppo. Ti dico che sono panzanate, per me, perchè di fatto chi perona queste ipotesi non sono specialisti della materia (biblisti, storici, filologi), ma semplici cittadini come me, nella fattispecie sono: agronomi, avvocati, militari, tuttologi, gionalisti, opinionisti, molti e non solo Salsi per esempio, si dedicano agli studi quando vanno in pensione, ma questo non è un male, però è un limite, io che scrivo qualche cosa cercando di renderla comprensibile e leggera a qualche viandante di internet, non ho certo la pretesa di spacciarle per chissà quali ricerche o verità, insomma secondo me ci vuole un pò di umiltà e meno pregiudizio, altrimenti sconfiniamo nell'ideologia ed allora è tutto inutile. Se io devo costruire una casa mi rivolgerò ad un ingegnere, se vorrò curarmi ad un Dottore, lo stesso è qui, se vorrò informarmi dovrò farlo da dei specialisti (biblisti e storici titolati) e non da "faziosi" che si dilettano a scrivere come potrei farlo anch'io, insomma dare a Cesare quello è di Cesare, secondo me se venissero rispettate alcune premesse e cadrebbero alcuni pregiudizi, ne avremo guadagnato tutti. Io sono tendenzialmente ormai un pò prevenuto ad iniziare discussioni con la scuola di Mulazzo, perchè so che prima o poi si arriva allo scontro, diverso è se mi chiedi, come hai fatto nel tuo post in modo "neutro" la spiegazione di un qualcosa, nei limiti delle mie possibilità, frequento il forum per crescere e non per polemizzare, forse prima quando ero più nella fase apologetica, che non reputo negativa, ma adesso ho cambiato un pò la mia prospettiva. Vedi a questo punto per dirla tutta, avrei voluto dirlo qualche volta prima, anche nelle immagini (avatar) c'è una differenza abissale, sono tutti rappresentanti violenze (draghi, lottatori, spadaccini), infondo cosa comunicano, non violenza letteralmente, ma agrressività, soprattutto nei confronti di "dogmi" che rifiutano, in un certo senso si presentano come dei vendicatori o giustizieri di chissà quale torto subito, ma sono mie considerazioni, forse esagerate, ma cerco di vedere oltre quello che si posta, come per esempio Hard con lo studioso, già vedi l'avatar e puoi immaginare qualcosa di più, non nomino quello di Frances, , altrimenti sono tuoni, a me sembra quello della Mercedes, comunque adesso (faccio come Tigerman che non ha mai tempo e poi posta delle cose chilometriche, detto con simpatia ovviamente), per cui vedrò se riesco a racimolare qualche pezzo per la tua domanda.
Cordiali saluti.

Edited by raptork9 - 8/5/2009, 16:11
 
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