Per GiovanniCITAZIONE
“Non attualmente ma in passato ha fatto tutto ciò, specialmente al tempo di Eusebio da Cesarea e successivamente quando è stata dichiarata religione dell'impero”
E da dove si evincerebbe questa volontà generale e pianificata?
CITAZIONE
“i), mai sentito parlar di medio evo?”
Qualsiasi manuale universitario di storia medievale scritto negli ultimi decenni inizia la trattazione dicendo che il medioevo non esiste, e che è un concetto storiografico carente, che mette insieme epoche in realtà disomogenee.
Per NochiesaCITAZIONE
“In tutti i testi piu' antichi,compresi quelli di Paolo,Marco e Giovanni,non troviamo mai frasi di commento che mettano in dubbio la natura di questi "fratelli"come veri fratelli e sorelle di Gesu'”
E perché avrebbero dovuto commentare? Ma che senso ha? C’è bisogno di commentare qualcosa solo se c’è un dubbio da dirimere. Nella Chiesa del I secolo non c’era un dibattito su chi fossero i fratelli di Gesù, per la banalissima ragione che, qualunque fosse il loro grado di parentela con Gesù, la Chiesa primitiva quelle persone ce le aveva davanti. I nostri dubbi vengono dal fatto che non abbiamo un apostolo o una persona che avesse conosciuto Gesù a cui chiedere di raccontarci di Cristo, ma nel caso dei cristiani del I secolo la cosa ovviamente non era così. Inutile ripetere che il cristianesimo primitivo non si basava sui Vangeli, né tanto meno sul Nuovo Testamento, bensì sulla catechesi orale degli apostoli: i singoli vangeli sono solo un surrogato scritto della predicazione orale. Non ha senso dire che se ci fosse stato qualcosa da specificare, allora sarebbero i Vangeli quelli in cui dovrebbe comparire questa specificazione, perché se c’era qualcosa da domandare nella Chiesa del primo secolo non era un testo ad essere interrogato, il vangelo, ma gli apostoli o i loro collaboratori. E, tra parentesi, la questione è ancora più radicale: viene infatti da chiedersi perché i Vangeli o gli apostoli dovessero specificare una questione che semplicemente non si poneva nella Chiesa del I secolo in quanto ovvia, che fossero cugini o fratelli, chiunque era al corrente del fatto che fossero cugini o fratelli, proprio perché in quanto persone del I secolo avevano conosciuto Gesù o i suoi collaboratori. Dunque è inutile aspettarsi che gli apostoli o gli evangelisti specificassero una cosa su cui non poteva nascere alcun dubbio, in quanto il pubblico non era nella posizione di avere dei dubbi, e, se anche gli avesse avuti, avrebbe chiesto spiegazioni a voce.
CITAZIONE
“No solo, ma fino a qualche anno fa quel miliardo di persone credeva
che la terra fosse rotonda e che la donna avesse una costola in piu’ dell’uomo.Come vedi l'unione non fa sempre la forza.”
Qui non è chiara quale sia l’argomentazione. Innanzitutto perché la terra è rotonda, nel senso che è un geoide. Forse volevi dire che un miliardo di persone pensasse che la terra fosse piatta.. Se intendevi questo ti devo deludere: nel medioevo non si credeva affatto che la terra fosse piatta, o che le navi cadessero dal bordo del disco terrestre nel vuoto.. Queste opinioni di terz’ordine nascono da un’ignoranza delle fonti medievali. Né del resto i medievali credevano che la donna avesse una costola in più dell’uomo, semmai che al solo Adamo fosse stata tolta una costola per fare Eva. Ma comunque cerchiamo di restituire alla tua argomentazione un po’ di coerenza: tu volevi dire che, nell’antichità e nel medioevo, la gente era tutta concorde in opinioni che poi si sono rivelate scientificamente superate.
Orbene, è indubitabile, e avresti anche potuto aggiungere che Galileo ad esempio aveva contro tutta la cosiddetta “Accademia”, che era piana di aristotelici. Simili contestazioni però non hanno alcun senso, infatti se in passato singoli scienziati, che poi hanno avuto ragione, si sono trovati contro tutta “l’Accademia” è stato proprio perché, a differenza di quello che succede oggi, le università erano impostate sul principio di autorità e le glossature di questo o quest’altro autore, mentre questi singoli scienziati erano gli antesignani del metodo scientifico sperimentale. Oggi è l’esatto contrario: siccome l’Accademia ha abbandonato il principio di autorità, e basa le proprie conclusioni proprio sulla scientificità dei metodi d’indagine, contestare l’accademia significa contestare un consenso ideologico trasversale di gente che, proprio in base al metodo critico, è giunto ai suoi risultati. La situazione s’è ribaltata: il rigore del metodo scientifico è quello dei professori in cattedra, mentre gli outsiders seguono sogni e chimere accusando l’Accademia di essere ancora come gli aristotelici di Padova…
L’unione dell’Accademia non fa sempre la forza, ma francamente viene da chiedersi quando un così schiacciante consenso si sia sbagliato: se ci sono delle rivoluzioni nel sapere, è l’accademia stessa che se ne rende conto e cambia, proprio perché è l’esercizio del metodo critico che le interessa. Esattamente come le rivoluzioni scientifiche, anche le più sconvolgenti, hanno preso piede e si sono affermate, allo stesso modo nell’ottocento ipotesi ipercritiche sulla storicità di Cristo avevano fatto capolino ma, al contrario di altre tesi oggi diventate comuni, sono state troncate e scartate.
CITAZIONE
“Spiegami una cosa Poly ,quando Maria partori’, Gesu’,come dice scherzando Barionu, fu teletrasportato,ma la placenta rimase o non rimase nel suo utero?e se non rimase ,mi dici di grazia da dove fuoriusci’?”
Come già detto, non è mai stato definito il contenuto di questo dogma, dunque che abbia forato o meno l’imene, e dove sia finita la sua placenta, se sia uscita o meno, non è dato sapere.
Ad maiora