Per Deicida
CITAZIONE
“Prego,Sig. Polymetis non mi ha ancora mostrato dove avrei definito “imbecilli” gli accademici.”
Come già mostrato hai definito ingenui e privi di perspicacia quelli che non accolgono la tua teoria degli sdoppiamenti, ergo, siccome nessuno ne se accorge, il mondo accademico è pieno di gente ingenua e senza perspicacia, il che per i miei canoni vuol dire che tu sei l’illuminato e gli altri dei poveretti che non vedono.
CITAZIONE
“Tra l'altro aggiungere delle Marie non provoca una così notevole differenza tra le copie come se invece si dovesse cancellare adelfos e sostituirlo con anepsios:è elementare.”
Perché scusa? E’ l’esatto contrario. Inserire varie Marie comporta il cambiamento di più parole rispetto allo scrivere un manoscritto cambiando una singola parola. E, anche qualora si volesse manipolare un manoscritto già esistente, per sostituire adelphos con anepsios basterebbe raschiare la parte dove compare il termine e scriverci sopra (si fa comunemente, si grattano interi manoscritti e gli si sovrascrive sopra qualcos’altro, si chiamano palinsesti). Al contrario non si possono aggiungere cose come una frase, perché non vi sarebbe lo spazio.
CITAZIONE
“.Si chiama stratificazione temporale dei vangeli”
Esiste una disciplina, del tutto seria, che si occupa della redazione dei Vangeli e dell’identificare i loro strati, in gergo si chiama Redaktiongeschichte (Storia delle redazioni), ma non ha nulla a che vedere col trovare una volontà manipolatrice che si mette volutamente a riscrivere i Vangeli.
CITAZIONE
“E' un concetto duro da mandare giù per chi è abituato a ritenere questi scritti "ispirati dallo Spirito Santo",eppure è così.”
Qui non sto parlando di accademico cattolici, e anche se stessi parlando di loro sarebbe lo stesso perché nessuno si sogna di scambiare l’ispirazione con la dettatura: io sto dicendo che nessuno, ateo o cattolico che sia, e che abbia una cattedra di filologia neotestamentaria, approva le vostre fantasie. Ci sono dei precisi metodi per vagliare se esistono degli strati di composizione, e passano tutti per delle analisi linguistiche del testo originale, ben oltre la vostra portata visto che non state applicando nulla di tutto ciò ma vi date a metodologie dilettantesche.
CITAZIONE
“Che senso avrebbe avuto riportare uno per uno i nomi dei cugini insieme alla madre?O che senso avrebbe avuto Giovanni quando riporta:"neppure i suoi fratelli credevano in lui" (Gv 7:5). L'evangelista non lo avrebbe sottolineato come motivo di scandalo, se avesse voluto dire che nemmeno i cugini credevano a Gesù.”
Ancora? Da capo: stai pensando in italiano e con le tue strutture di parentela in testa. I cugino non esistono per quel tipo di organizzazione sociale, perché i cugini sono fratelli. In quel tipo di società tribale, a famiglia allargata, quando chiami qualcuno tuo fratello non vuoi dire che è tuo cugino, ma che è tuo fratello, perché fratello non indica quello che vuol dire da noi. Sono società basate sul sangue, dove tutti i parenti prossimi sono una sola e medesima famiglia. Ad es. Abramo ad esempio che urla a suo “fratello” Lot: “Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli.” (Gn 13,8). Qui si appella proprio al fatto che sono fratelli (ma per la nostra struttura di parentela non lo sarebbero affatto), ed idem per Gesù: lo scandalo è che quelli che per noi sono parenti prossimi, e che per il semita sono fratelli in quanto della stessa famiglia, non credevano in lui.
CITAZIONE
“La sua elasticità mentale è notevole,contando che dovrebbe sottostare ai diktat della Chiesa,ma non mi sembra le vadano molto a genio.”
Come già detto non esiste una definizione dogmatica che spieghi che cosa si intenda col dogma della perpetua verginità di Maria, motivo per cui Meier può pubblicare quelle tesi con un imprimatur di un vescovo e non venire scomunicato, perché non sta violando alcun dogma.
Per NochiesaCITAZIONE
“In quel capitolo il sig Mauro Pesce mostra finalmente un poco di coraggio e dice finalmente come la pensa!
Del resto ,anche i padri della chiesa non hanno difficolta’ ad ammettere che Gesu’ avesse fratelli secondo la “carne”.”
Il parere dei Padri a favore della perpetua verginità di Maria è schiacciante, ma mi rendo conto che chi conosce i Padri della Chiesa solo da miscugli di citazioni taroccate che può trovare in rete possa pensare il contrario. Ci sono tre ipotesi ricorrenti nella patristica: 1)erano parenti prossimi, 2)Erano figli di un precedente matrimonio di Giuseppe 3)Erano fratelli nel senso attuale. Le prime due ipotesi sono ovviamente in maggioranza, e ci vuole ben poco a fare un elenco. La tesi che questi fratelli non sia fratelli ma cugini è più antica di quella che li vuole fratelli carnali, in quanto risale ad Egesippo. Autore originario della Palestina, conosceva il greco, l’ebraico e il siriano, e apparteneva alla prima generazione degli apostoli (Eus hist. Eccl. 2,23,3), morto a inizio II secolo, costui è il primo a dirci che due dei “fratelli” di Gesù, cioè Simone e Giacomo, sono suoi cugini: “Dopo che Giacomo il Giusto aveva subito il martirio per lo stesso motivo del Signore, fu insediato vescovo (di Gerusalemme) ancora il figlio di uno zio dello stesso, Simeone, figlio di Cleofa, gli diedero tutti la preferenza, perché era un secondo cugino del Signore” (cit. in Eus, Hist. Eccl. 4,22,4).
CITAZIONE
“Allora era Adamo ad averne una in meno!che poi e’ lo stesso che dire che Eva ne avesse una in piu!!(tre in matematica)!”
Adamo ne aveva una meno, ed Eva una in più, ma questo non è quello che hai affermato, e cioè che la donna avesse una costola in più dell’uomo. Questa storia della costola in mano si riferisce ai progenitori, non al resto del genere umano.
CITAZIONE
“Il fatto che questi cugini andassero sempre in giro con la zia ,che abitassero sotto lo stesso tetto,e che criticassero troppo spesso Gesu’ ,non ti fa venire in mente alcun dubbio ??”
Può far venire dubbi solo a chi crede d’aver scoperto qualcosa di interessante, quando invece queste sono tutte obiezioni vecchie di secoli. E’ inutile pretendere di aver scoperto l’acqua calda se non ci si degna di scoprire cosa dicono i biblisti cattolici ed ortodossi di questi fatti.
Innanzitutto come già detto nelle società di derivazione clanica e tribale è del tutto normale che ci sia un senso allargato di famiglia, esattamente come avveniva nel Sud Italia un secolo fa dove sotto lo stesso tetto potevano abitare tre generazioni, con fratelli, relative consorti e figli annessi. In questo caso Gesù torna nella sua patria, ed ovviamente tutti i suoi parenti vanno a trovarlo, perché facendo questi atti fuori di testa disonora la famiglia: è del tutto normale che sua madre sia accompagnata dai parenti maschi più stretti, visto che essendo vedova era sola.
Il fatto che criticassero troppo spesso Gesù poi dimostra l’esatto contrario. Gesù come è già stato detto era il primogenito, ergo, se anche avesse avuto fratelli, di sicuro sarebbero stati fratelli minori. E’ impensabile che, in una società patriarcale come quella giudaica, i fratelli minori criticassero così aspramente in pubblico il fratello maggiore.
CITAZIONE
“Dice gesu’:”Non c’e’ profeta che sia disprezzato se non nella sua” patria” tra i suoi “Parenti” nella sua “CASA”. Ti dice nulla?Questa volta ,ti prego,non usarmi il greco ma sforzati ad usare la logica!”
Nochiesa, il tuo problema è proprio che pensi in italiano anziché in greco, quindi perché mi chiedi di far miei i tuoi errori metodologici? Scansiono una pagina del Blinzler sull’argomento:
(Josef Blinzler, I fratelli e le sorelle di Gesù, Brescia, Paideia, pp. 74-75)