Studi sul Cristianesimo Primitivo

IL VATICANO E I SACERDOTI PEDOFILI

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Hard-Rain
view post Posted on 10/1/2010, 10:19     +1   -1




Invito gli utenti che in questa discussione hanno abusato dei caratteri abnormi o altre scritte simili a porre mano ai loro messaggi e a risistemarli (cfr. Regolamento 14,1). In caso contrario l'intero messaggio verrà immediatamente rimosso tra 24 ore. Gradirei anche che le vite private e l'adesione a una determinata confessione religiosa degli utenti rimanessero appunto faccende private, a meno che uno non desideri spontaneamente parlarne per testimonianza, condivisione di esperienza o altro. Grazie.
 
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view post Posted on 10/1/2010, 21:23     +1   -1
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Per Barionu

CITAZIONE
“Quindi, penale o civile non fa una cippa di differenza, i fatti non sono come dice Introvigne :”

Scusa ma mi sfugge che cosa direbbe quell’articolo del Corriere diverso da quello che dice introvigne. Non c’è scritto che Ratzinger sia stato incriminato dalla giustizia americana, ma solo che l’avvocato dell’accusa lo voleva citare in giudizio per accusarlo di cospirazione, e che il tribunale ha giudicato, in virtù dell’immunità diplomatica, che la citazione in giudizio del papa fosse irricevibile. Ma quello che ha detto Introvigne non cambia, non è stata la giustizia americana ad incriminare il papa, ma solo l’avvocato dell’accusa, che voleva citarlo in giudizio. Quando il corriere dice “accusato di complotto per coprire le molestie sessuali contro tre ragazzi da parte di un seminarista”, non parla dello stato, che non lo accusa, ma dell’avvocato delle parti lese.

CITAZIONE
“Quindi il fatto di essere stato solamente accusato e citato, non incriminato , preserva l' Aureola Sacra del Papa
agli occhi dei Cattolici Romani,”

E’ alquanto differente infatti, perché per citare in giudizio qualcuno non servono delle prove, ma solo il compilare delle carte. E’ a discrezione dell’avvocato chi citare in giudizio.

Ad maiora
 
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pcerini
view post Posted on 11/1/2010, 10:17     +1   -1




C'e' una intervista di Bertone che puo' avere qualche nesso con l'interpretazione del diritto canonico in merito al segreto confessionale (paragonato addirittura a quello professionale) , questa intervista e' del febbraio del 2002 uscita dopo la promulgazione del "
De delictis gravioribus " nel 2001.

---> www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=278

Pare proprio che Bertone in tale articolo si esprima diversamente in merito alla presunta caratterizzazione del segreto confessionale,ossia,insiste cioe' sulla necessita' che un sacerdote non dovrebbe denunciare nulla alle autorita' civili , comesi evince nell' intervista da dove traggo questa affermazione :

"Non escludo che in particolari casi ci possa essere una forma di collaborazione, qualche scambio di informazioni, tra autorità ecclesiastiche e magistratura. Ma, a mio parere, non ha fondamento la pretesa che un vescovo, ad esempio, sia obbligato a rivolgersi alla magistratura civile per denunciare il sacerdote che gli ha confidato di aver commesso il delitto di pedofilia."


Edited by pcerini - 11/1/2010, 11:47
 
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spirito!libero
view post Posted on 11/1/2010, 12:18     +1   -1




Comunque, giusto per stemperare l'alta temperatura, devo dire che a me i post di Barionu, al di la delle argomentazioni, mi piacciono proprio, sono tra i più simpatici del web (faccine giuste al punto giusto e termini simpatici).

Detto ciò, a mio modestissimo parere, il problema non è tanto se Ratzi (perdonate la confidenza) è colpevole o meno, ma se l'assetto ecclesiastico è omertoso o no. Cioè se i crimini commessi da prelati e affini all'interno delle varie diocesi vengano o meno coperti dalle gerarchie.

La mia impressione è che ciò sia ampiamente avvenuto in passato ma che ultimamente, a causa degli ormai innumerevoli casi, la questione sia divenuta meno "scandalosa", addirittura quasi "normale" e che dunque le gerarchie non vogliano più nascondere il tutto sotto il tappeto ma che siano, più o meno disposte, ad accettare che vengano alla luce. Ma questo non perchè le gerarchie siano improvvisamente divenute meno omertose, più trasparenti e giuste, ma semplicemente perché si sono rese conto che tenere il segreto su certe cose è ormai difficilissimo e che sarebbe assai peggio se venisse alla luce il tentativo di nascondere il crimine piuttosto che lo scandalo dovuto al crimine stesso.

Come sempre la "morale" cattolica si adegua alla morale del tempo per tentare di non perdere consenso. Curiosa questa "ispirazione divina" che passa sempre dal sentire del volgo dei non credenti (o dei credenti proforma) ...


detto ciò, davvero istruttivo questo video delle iene:

www.youtube.com/watch?v=4BYdrs1AtrQ


(mi spacco dalle risate quando Lucci intervista il cardinale e lo chiama... sua penitenza invece che sua eccellenza... AHAHAHHAHAHAHAHAHHAHA)
 
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spirito!libero
view post Posted on 11/1/2010, 14:26     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 11/1/2010, 13:52)

dall'articolo citato da Hard:

Prete arrestato, la diocesi contro i PM ...[].. Le diocesi — dice don Pompili direttore dell’ufficio comunicazione della Cei :581.gif:
 
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view post Posted on 11/1/2010, 14:53     +1   -1
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Il segreto confessionale non c'entra col segreto pontificio a cui sono sottoposti i processi e di cui si parla nel De delictis gravioribus.
Il segreto confessionale è la confessione di un penitente al prete, mentre quello di cui parla il De delictis gravioribus è un segreto processuale, cioè il fatto che questi processi non devono essere pubblici. Questo non vuol dire che non deve essere pubblico il reato, ma solo che non deve essere pubblico il processo nel suo svolgimento, e questo a tutela delle vittime.
Quanto all'omortosità dei vescovi di alcune diocesi, certamente c'è stata, ma non s'è potuto provare in alcun modo che questa omertosità provenisse da direttive della Santa Sede e non invece dall'iniziativa e dalla sensibilità dei singoli vescovi.
 
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spirito!libero
view post Posted on 11/1/2010, 15:02     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 11/1/2010, 14:53)
Il segreto confessionale non c'entra col segreto pontificio a cui sono sottoposti i processi e di cui si parla nel De delictis gravioribus.
Il segreto confessionale è la confessione di un penitente al prete, mentre quello di cui parla il De delictis gravioribus è un segreto processuale, cioè il fatto che questi processi non devono essere pubblici. Questo non vuol dire che non deve essere pubblico il reato, ma solo che non deve essere pubblico il processo nel suo svolgimento, e questo a tutela delle vittime.
Quanto all'omortosità dei vescovi di alcune diocesi, certamente c'è stata, ma non s'è potuto provare in alcun modo che questa omertosità provenisse da direttive della Santa Sede e non invece dall'iniziativa e dalla sensibilità dei singoli vescovi.

A me sembra che esistano direttive, come quella famosa lettera ( http://ilovemozart1989.spaces.live.com/Blo...!1236.entry se volete ho anche la versione ioriginale in inglese) , in cui il vaticano invita le gerarchie a tenere "segrete" certe notizie di reato.

In ogni modo mi vien da chiederti in tutta franchezza: ma non ti fanno schifo quei personaggi che compaiono in quel video ? non ti accorgi che trasudano viscidume e ipocrisia da ogni loro poro ?

mah....
 
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view post Posted on 11/1/2010, 16:36     +1   -1
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CITAZIONE (spirito!libero @ 11/1/2010, 15:02)
CITAZIONE (Polymetis @ 11/1/2010, 14:53)
Il segreto confessionale non c'entra col segreto pontificio a cui sono sottoposti i processi e di cui si parla nel De delictis gravioribus.
Il segreto confessionale è la confessione di un penitente al prete, mentre quello di cui parla il De delictis gravioribus è un segreto processuale, cioè il fatto che questi processi non devono essere pubblici. Questo non vuol dire che non deve essere pubblico il reato, ma solo che non deve essere pubblico il processo nel suo svolgimento, e questo a tutela delle vittime.
Quanto all'omortosità dei vescovi di alcune diocesi, certamente c'è stata, ma non s'è potuto provare in alcun modo che questa omertosità provenisse da direttive della Santa Sede e non invece dall'iniziativa e dalla sensibilità dei singoli vescovi.

A me sembra che esistano direttive, come quella famosa lettera ( http://ilovemozart1989.spaces.live.com/Blo...!1236.entry se volete ho anche la versione ioriginale in inglese) , in cui il vaticano invita le gerarchie a tenere "segrete" certe notizie di reato.

In ogni modo mi vien da chiederti in tutta franchezza: ma non ti fanno schifo quei personaggi che compaiono in quel video ? non ti accorgi che trasudano viscidume e ipocrisia da ogni loro poro ?

mah....

Si tratta sempre e solo del segreto processuale, cioè del fatto che il dibattimento nel tribunale canonico è segreto, ma non si dice che sia vietata la denuncia alle autorità civili affinché avvenga il processo civile, sul quale la Chiesa non ha giurisdizione: semplicemente gli atti ed i dibattimenti del processo canonico sono segreti.
Ovviamente il discorso cambia se si viene a conoscenza dell'atto di pedofilia in confessionale, in quel caso s'è il segreto confessionale che viene prima.

CITAZIONE
In ogni modo mi vien da chiederti in tutta franchezza: ma non ti fanno schifo quei personaggi che compaiono in quel video ? non ti accorgi che trasudano viscidume e ipocrisia da ogni loro poro ?

Non so niente di quelle persone, non giudico da dei filmati.

Ad maiora
 
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spirito!libero
view post Posted on 11/1/2010, 16:44     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 11/1/2010, 16:36)
CITAZIONE (spirito!libero @ 11/1/2010, 15:02)
CITAZIONE (Polymetis @ 11/1/2010, 14:53)
Il segreto confessionale non c'entra col segreto pontificio a cui sono sottoposti i processi e di cui si parla nel De delictis gravioribus.
Il segreto confessionale è la confessione di un penitente al prete, mentre quello di cui parla il De delictis gravioribus è un segreto processuale, cioè il fatto che questi processi non devono essere pubblici. Questo non vuol dire che non deve essere pubblico il reato, ma solo che non deve essere pubblico il processo nel suo svolgimento, e questo a tutela delle vittime.
Quanto all'omortosità dei vescovi di alcune diocesi, certamente c'è stata, ma non s'è potuto provare in alcun modo che questa omertosità provenisse da direttive della Santa Sede e non invece dall'iniziativa e dalla sensibilità dei singoli vescovi.

A me sembra che esistano direttive, come quella famosa lettera ( http://ilovemozart1989.spaces.live.com/Blo...!1236.entry se volete ho anche la versione ioriginale in inglese) , in cui il vaticano invita le gerarchie a tenere "segrete" certe notizie di reato.

In ogni modo mi vien da chiederti in tutta franchezza: ma non ti fanno schifo quei personaggi che compaiono in quel video ? non ti accorgi che trasudano viscidume e ipocrisia da ogni loro poro ?

mah....

Si tratta sempre e solo del segreto processuale, cioè del fatto che il dibattimento nel tribunale canonico è segreto, ma non si dice che sia vietata la denuncia alle autorità civili affinché avvenga il processo civile, sul quale la Chiesa non ha giurisdizione: semplicemente gli atti ed i dibattimenti del processo canonico sono segreti.
Ovviamente il discorso cambia se si viene a conoscenza dell'atto di pedofilia in confessionale, in quel caso s'è il segreto confessionale che viene prima.

CITAZIONE
In ogni modo mi vien da chiederti in tutta franchezza: ma non ti fanno schifo quei personaggi che compaiono in quel video ? non ti accorgi che trasudano viscidume e ipocrisia da ogni loro poro ?

Non so niente di quelle persone, non giudico da dei filmati.

Ad maiora

Se non ho capito male dunque stai sostenendo che in quella lettera si invita unicamente a tenere segreti gli atti processuali e non la notizia di reato ? Cioè che in quella lettera non è inteso che la notizia stessa di reato debba rimanere segreta e non divulgata ?

 
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view post Posted on 11/1/2010, 20:04     +1   -1
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CITAZIONE (Polymetis @ 10/1/2010, 21:23)
Per Barionu

CITAZIONE
“Quindi, penale o civile non fa una cippa di differenza, i fatti non sono come dice Introvigne :”

Scusa ma mi sfugge che cosa direbbe quell’articolo del Corriere diverso da quello che dice introvigne. Non c’è scritto che Ratzinger sia stato incriminato dalla giustizia americana, ma solo che l’avvocato dell’accusa lo voleva citare in giudizio per accusarlo di cospirazione, e che il tribunale ha giudicato, in virtù dell’immunità diplomatica, che la citazione in giudizio del papa fosse irricevibile. Ma quello che ha detto Introvigne non cambia, non è stata la giustizia americana ad incriminare il papa, ma solo l’avvocato dell’accusa, che voleva citarlo in giudizio. Quando il corriere dice “accusato di complotto per coprire le molestie sessuali contro tre ragazzi da parte di un seminarista”, non parla dello stato, che non lo accusa, ma dell’avvocato delle parti lese.

CITAZIONE
“Quindi il fatto di essere stato solamente accusato e citato, non incriminato , preserva l' Aureola Sacra del Papa
agli occhi dei Cattolici Romani,”

E’ alquanto differente infatti, perché per citare in giudizio qualcuno non servono delle prove, ma solo il compilare delle carte. E’ a discrezione dell’avvocato chi citare in giudizio.

Ad maiora

Mo lo vedi caro Rain cosa succede a farmi fare cinin piccolin le frasi che Poly dovrebbe leggere ?

Succede che non le vede ...

Poly infatti mi dice " Ma dov' è la differenza ? " image



Al che riposto : :B):


Dice l' Introvigne

image La mossa dello studio Kahn mirava evidentemente a massimizzare l’importo dei danni esigibili, sia coinvolgendo le casse della Santa Sede sia creando la massima risonanza mediatica intorno al caso. image


Ma le cose non stanno così, infatti Ratzinger era :


:784.gif: accusato di complotto per coprire le molestie sessuali contro tre ragazzi da parte di un seminarista :784.gif:


E poi il Poly " E’ alquanto differente infatti, perché per citare in giudizio qualcuno non servono delle prove, ma solo il compilare delle carte. E’ a discrezione dell’avvocato chi citare in giudizio.


zio ot

Ma caro Poly , fatto sta che nella citazione civile in giudizio l' Avv. Daniel J. Shea ha presentato un preciso corpus probatorio di accusa nei confronti del futuro B16, e il fatto che il Procuratore Generale USA non si sia pronunciato è solo perchè la citazione non è stata accolta, PER L' IMMUNITA' DIPLOMATICA AVVENUTA, ...stai tranquillo che si sarebbe prontamente accodato con tutti i crismi e orpelli del caso.

E se proprio vuoi insistere ho una proposta : mi faccio mandare la citazione originale che gli amici del Partito Radicale hanno, e il Processino lo facciamo qui in questo forum,

zio ot PM Advocatus Diaboli e tu come Avv. Avversario,

con circa un centinaio di forum esterni per pubblico, ; : e ci terrei a una tua adesione , onde farti vedere che fine fa il tuo Latinorum Salvis Iuribus.

Ma la questione è un' altra , questi patetici tentativi forensi di Introvigne e le tue consuete image, sono l' evidenza di come la Chiesa Cattolica Romana, invece di affrontare questo gravissimo problema cerchi l' occultamento e l' elusione più colpevole, con un modo di fare che mi ricorda l' omertà tipica della mafia .

Rabbia e piume e catrame di conseguenza.


zio ot


( Caro sl, forse sarà che quando scrivo ascolto le opere di Offenbach, Gounod, e Massenet :526.gif: )
 
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view post Posted on 12/1/2010, 13:27     +1   -1
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אריאל פינטור

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Nel servizio della BBC il procuratore intervistato (ormai in pensione) afferma a chiare lettere di avere inoltrato numerose richieste alla santa sede, ma non ha mai risposto nessuno, all'epoca in cui il cardinale Ratzinger era Prefetto della congegazione della fede (ex Sant'uffizio).
Il Vaticano ha sempre negato risposte alle richieste del mondo laico, giudiziario ecc per chiarimenti. I primi deboli segni di condanna si sono uditi solo quando Mons. Fisichella, messo alle strette dall'evidenza, dovete esprimere una parola ufficiale di condanna del fenomeno, non ricordo se nella trasmissione Annozero o a Porta a Porta.
 
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view post Posted on 13/1/2010, 00:15     +1   -1
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CITAZIONE
Ma le cose non stanno così, infatti Ratzinger era :


:784.gif: accusato di complotto per coprire le molestie sessuali contro tre ragazzi da parte di un seminarista

Ma accusato qui vuol solo dire citato in giudizio dall'avvocato delle vittime di pedofilia. Non è stata la giustizia americana ad incriminarlo, ma l'avvocato di queste vittime che l'ha citato in giudizio, citazione che non ha avuto luogo a procedere per via dell'immunità, ma resta il fatto che quello che ha detto Introvigne è vero.

CITAZIONE
"Ma caro Poly , fatto sta che nella citazione civile in giudizio l' Avv. Daniel J. Shea ha presentato un preciso corpus probatorio di accusa nei confronti del futuro B16"

Il corpus probaborio è la sua ignoranza del diritto canonico e di cosa dire "segreto pontificio" in quei documenti. Ha scambiato il segreto processuale per un'inesistente ingiunzione a non divulgare le notizie.

CITAZIONE
"E se proprio vuoi insistere ho una proposta : mi faccio mandare la citazione originale che gli amici del Partito Radicale hanno, e il Processino lo facciamo qui in questo forum,"

Perché no? Possiamo anche leggerle. Ma non vedo cosa dovrebbero cambiare.
Sono via fino a giovedì sera comunque.

Per Spirito

CITAZIONE
"Se non ho capito male dunque stai sostenendo che in quella lettera si invita unicamente a tenere segreti gli atti processuali e non la notizia di reato ? Cioè che in quella lettera non è inteso che la notizia stessa di reato debba rimanere segreta e non divulgata ?"

Sì. E' segreto tutto il dibattimento all'interno del processo, le testimonianze, ecc. questo non vieta di dare la notizia alle autorità, che avranno il loro processo parallelo.

Ad maiora
 
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spirito!libero
view post Posted on 13/1/2010, 10:01     +1   -1




@Poly

Se anche fosse come dici, cioè che l'invito alla segretezza si riferisse unicamente agli atti del processo canonico, non ci sarebbe comunque da nessuna parte l'invito ad avvertire immediatamente le autorità giudiziarie competenti.

Anzi, a me pare di intendere che in quel documento l'invito alla segretezza sia assoluto, processo o non processi, pena la scomunica.

Inoltre il fatto di tenere segreti gli atti di un processo "canonico" è esso stesso un reato giacché in questi atti si potrebbero nascondere prove, testimonianze e quant'altro possa essere utile alla magistratura per perseguire i colpevoli e proteggere gli innocenti.

Il fatto stesso di invitare i propri gerarchi alla segretezza assoluta su temi e procedimenti di questo tipo è a dir poco omertoso per non dire peggio.

Nel documento doveva essere esplicitato l'invito che ogni dato e notizia che possa aiutare gli inquirenti per dar corso alla giustizia ordinaria deve essere comunicata ai magistrati o comunque al personale inquirente.

Questa idea del "segreto" è quanto di più losco e oscuro possa esistere in una organizzazione religiosa ed è chiaramente un tentativo di preservare la propria immagine istituzionale e i propri accoliti di fronte all'opinione pubblica. Non vi è alcun motivo infatti di mantenere il segreto su atti e testimonianze che possano aiutare la polizia e/o la magistratura a mettere in galera il colpevole e soprattutto tutelare le innocenti vittime di questi mostri.

C'è infatti da sottolineare che il reato perpetrato da un sacerdote a cui sono affidati dei bimbi è enormemente più grave di quello commesso da chiunque altro, perchè la figura del sacerdote è per le famiglie e per i bimbi stessi, un punto di riferimento e dovrebbe essere un esempio morale in cui rifugiarsi per essere protetti e guidati. Tradire questa fiducia dei genitori e distruggere la gioia di un bimbo che crede di trovare protezione e amore affidandosi ad un rappresentate della "chiesa santa" è talmente mostruosamente riprovevole che non esistono parole per dir altro.

Riguardo alla colpevolezza dell'istituzione stessa, mi piace ricordare ancora una volta le parole dell'av. Ruffolo
:

L'Av. Ruffolo, riprendendo un esempio infelice fatto da Don Angelo sulle responsabilità personali dei preti pedofili durante la trasmissione televisiva “Mi manda Raitre”, ha assicurato che poiché il prete opera in una struttura, anche la struttura paga i danni, ricordando che negli Stati Uniti la Chiesa cattolica deve pagare miliardi di dollari di risarcimento per cause di questo tipo.
In Italia - ha spiegato Ruffolo - quando qualcuno fa affidamento in un ente, in un’associazione, in un gruppo, e solo per questo va da un maestro che altrimenti non conoscerebbe, se il maestro fa qualcosa di sbagliato l’associazione ne risponde, così come se un prete fa qualcosa di sbagliato ne risponde il convento”



Saluti
Andrea
 
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pcerini
view post Posted on 13/1/2010, 14:21     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 11/1/2010, 13:52)

Su tale fatto c'e' una critica di un'articolista di MicroMega all'indirizzo dell'esternazione di Avvenire ---> http://temi.repubblica.it/micromega-online...#scrivicommenti
 
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208 replies since 29/12/2009, 02:46   3905 views
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