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Giustino (contemporaneo di Bar Kochba) dice:
"Bar Kochba... ordinò che le feroci punizioni dovessero infliggersi solo ai cristiani, se non rinunciavano a Gesù, in quanto Cristo, e non bestemmiavano". (Brano tratto da Tim Newton, Il Vangelo che la Chiesa non ti farebbe mai leggere, Newton Compton Editori, 2009, pag.144.
Il fatto é che giustino sta facendo un suo commento ai fatti, ma non é certo che i "Galilei" a cui si riferisce Bar Kochba siano dei cristiani. Inoltre se non sbaglio non tutte le lettere di Bar Kochba sono state pubblicate, perché?
Certo, ma io non alludo a questo noto passaggio, bensì ad una lettera di quelle ritrovate nelle grotte di bar kokhba, probabilmente originale, una lettera di guerra, un dispaccio. Sfortunatamente al momento dispongo solo del seguente riferimento:
P. Benoit, J.T. Milik, R. de Vaux, Discoveries in the Judean Desert of Jordan II. Les grottes de Murabba'at, Oxford, Clarendon Press, 1961, pp. 159-160 . I commentatori di questo testo affermano tuttavia che bar kokhba parla di questi "Galilei" come potenziali nemici da combattere. Ma potrebbe trattarsi di una setta giudaica, dei Cristiani oppure, semplicemente, della maggioranza del popolo della Galilea.
Per Saulnier.Verrebbe da chiedersi come mai Epittèto conosca o alluda, quasi mezzo secolo dopo i fatti, a una setta dei Galilei che operò dal tempo di Giuda sino alla fine della rivolta, quindi attorno al 74. Potrebbe darsi che i Galilei abbiano continuato a sopravvivere anche dopo la rivolta giudaica del 66-74. A questo proposito è interessante notare che
Giustino, Dial. 80,4 ed Egesippo (citato da Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl. 4,22,7) menzionano diverse sette giudaiche, tra le quali quelle solite (Sadducei, Esseni, ecc...) ed affiancano ad esse la setta dei Galilei. Secondo Giustino ed Egesippo (oltre che Eusebio che cita Egesippo) i Galilei erano dunque una setta eretica ebraica ed erano ancora attivi per tutto il II secolo. Se questi Galilei citati da Giustino siano i seguaci di Giuda il Galileo (che visse al tempo del censimento di Quirinio) e che carattere morale avessero al tempo di Epittèto, Giustino ed Egesippo, è oggetto di discussione. Epittèto avrebbe notato non certo gli zeloti (che furono distrutti nella guerra del 66-74 e furono un movimento politico) ma i Galilei che si originarono da Giuda il Galileo e continuarono ad esistere come setta filosofica. Come il "comunismo" ispirò il movimento politico delle br, quando scomparirono le br in Italia (ammesso siano sparite, sic!) non morì l'idea del comunismo e/o della lotta armata.
Notiamo anche che Epittèto potrebbe essersi riferito, semplicemente, ai Galilei intesi come popolazione, gente che aveva particolari caratteristiche rispetto al resto degli Ebrei, in effetti Flavio Giuseppe afferma che avessero una tempra particolare.
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ai tempi di Epitteto tra Cristiani e Zeloti, entrambi detti Galilei, non vi era alcuna differenza e il filosofo greco non aveva alcun motivo di specificare a quale setta avesse intenzione riferirsi.
Che non ci fosse differenza ne dubito, dal momento che "Galileo" può sempre significare semplicemente "abitante della Galilea", in qualunque epoca storica. Inoltre Giustino ed Egesippo, come ho indicato sopra, chiamano "Galilei" una particolare setta ebraica ancora attiva nel II secolo (Giustino ed Egesippo sono vissuti fino a qualche decennio dopo Epittèto). Inoltre se fosse così ovvia l'equazione Galilei = Cristiani = Zeloti, non si spiega per quale motivo gli altri scrittori pagani non abbiano mai usato il nome Galilei per i Cristiani (a parte Giuliano che scrive nel IV secolo d.C., però). Piuttosto, ritengo interessante approfondire quegli scontri che ci furono nella diaspora tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C., tra gruppi ebrei e romani, perchè questo è un periodo storico che potrebbe benissimo aver ispirato Epittèto, tra Domiziano e tutto il regno di Adriano. Scene simili alle torture cui furono sottoposti i Cristiani o i membri della quarta filosofia di Giuda di Gamla sono documentate anche per gli ebrei rivoluzionari subito dopo il 74 d.C., cfr. ad esempio l'episodio avvenuto ad Alessandria in Bell., 7:407-419; tra il 115 e il 117 vi fu inoltre una massiccia rivolta dei Giudei della diaspora che portò alla condanna di molti rivoluzionari (cfr. Eusebio, Storia Eccl., 4,2,4 e Dione Cassio, LXVIII, 30). L'episodio del 115-117 è particolarmente interessante perchè potrebbe essere stato notato in presa diretta da Epittèto. In ogni caso, Epittèto dà prova nelle Diatribe di differenziare tra Giudei e Galilei, l'uso di questo secondo termine mi sembra più specifico.
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Sull’identificazione dei Galilei come appartenenti alla setta zelota vedere anche Lc 13:1-3
Questo proverebbe che Gesù non aveva alcuna relazione con i Galilei di Giuda il Galileo ma che apparteneva a un gruppo diverso. Si veda anche At. 5,37.
Edited by Hard-Rain - 18/6/2010, 09:27