Studi sul Cristianesimo Primitivo

UNA NOTIZIA TERRIBILE

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view post Posted on 27/9/2010, 11:37     +1   -1
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www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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QUESTA MATTINA UN MESSAGGIO DI NEGEV SUL MIO CELL MI HA COMUNICATO

CHE UNO DEI FIGLI DI ABRAMO E' STATO ASSASSINATO.




Notizia purtroppo confermata .

Vi invito a partecipare il vostro cordoglio qui e :

http://forumbiblico.forumfree.it/




zio ot
 
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spirito!libero
view post Posted on 27/9/2010, 12:17     +1   -1




davvero terribile....

ma come diavolo è successo ?

Non oso nemmeno immaginare lo stato del povero padre.....mi dispiace...mi dispiace tanto.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 27/9/2010, 12:28     +1   -1




Ho ricevuto anche io la terribile notizia questa mattina.

Carissimi, per informazioni invito a contattare Negev, per quelli che lo conoscono.

Chiedo anche cortesemente che non vengano divulgati particolari a meno che non siano espressamente autorizzati da Negev che conosce Avraham e meglio di tutti noi conosce la situazione, evitiamo in particolare di diffondere dati sensibili ed informazioni strettamente personali sul nostro caro amico Avraham.

Il fatto in sè è gravissimo, sono distrutto per quanto successo al caro amico Avraham che ho il piacere di conoscere personalmente da tempo, non trovo parole e credo che in queste terribili circostanze siano purtroppo superflue, nulla se non HaShem potrà mai consolare il nostro amico Avraham dalla perdita del suo caro figlioletto.
 
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spirito!libero
view post Posted on 27/9/2010, 12:32     +1   -1




Certamente, evitiamo qualsiasi comportamento possa in qualche modo aggravare la situazione, solo che una notizia così è scioccante a dir poco, immagino sia successo in Israele a causa del conflitto.


 
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view post Posted on 27/9/2010, 14:27     +1   -1
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CONDOGLIANZE
 
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chimofafà
view post Posted on 27/9/2010, 16:27     +1   -1




Sentite condoglianze per il grave lutto che ha colpito la famiglia di Abramo.
 
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view post Posted on 27/9/2010, 16:51     +1   -1
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אריאל פינטור

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In onore e in memoria di Elazar Ben Avraham

Era una mattina ventosa con il cielo terso di Yerushalaim, del giugno 2008.
Ritornavo in Israel dopo 19 anni ed avevo il cuore in frantumi per una grande perdita.
L'appuntamento era a mezzogiorno all'ingresso dell'Hotel King Solomon.
Quando l'amico che doveva venire a prendermi arrivò, non ebbi dubbi, malgrado lo avessi visto solo in foto: un gigante si avvicinava sorridente, con il suo viso buono, nascosta dalla flta barba, accompagnato da un ragazzino di 12 anni, dal viso tondo e con due enormi occhi scuri.
Avraham ed io ci abbracciammo, inizio di una lunga ed intensa, fraterna amicizia, e mi presentò il terzo dei suoi otto figli: ELAZAR.
Elazar era un ragazzo alto e snello e, tra tutti, era quello che amava accompagnare sempre suo padre in giro. Era inoltre quello che giò parlava italiano, imparato esclusivamente ascoltando i uoi genitori quando conversavano con gli ospiti o guardando in televisione i film di Totò.
Un padre ama indistintamente tutti i figli, ognuno in modo intenso e ognuno per le sue qualità e i suoi difetti.
Elazar era un ragazzo con la testa sulle spalle: primo della classe, con voti altissimi in tutte le materie, ma davvero fenomenale negli studi biblici. Era servizievole ed era, negli ultimi tempi "il responsabile" delle capre, anche se al momento della mungitura, gli seccava un po' lasciare la play station.
Era il figlio modello che ogni padre desidererebbe ed infatti, essendo coetaneo di mio figlio, l'anno successivo volli portare Maurizio con me a Kiriat Arba, perché facessero amicizia affinché il mio, un po' ribelle e scapestrato, prendesse esempio da Elazar e dai suoi fratelli, per la semplicità della loro vita, dei loro giochi e dei loro sentimenti.
Maurizio venne con me e si inserì immediatamente nel gruppo, stringendo però un rapporto più veloce con Elazar che aveva 13 anni anni come lui e aveva festeggiato il suo Bar Mitzva il mese prima. Fu una vacanza memorabile: gite nel deserto, al Mar Morto, a Massada, barbecue la sera nel campo o da amici, risate, battute, scambi di calcio al pallone, essendo mio figlio "l'esperto di scuola italiana", rispetto alla "scuola calcistica israeliana".
Una vita semplce e bella, allegra e gioiosa, scandita dal ritmo della settimana che iniziava dopo lo Shabbat.
Una famiglia serena, felice con poco, piena di amore e di valori, la famiglia fondata sulla Torah.
Quest'anno Elazar aveva iniziato il liceo a tempo pieno, sempre con risultati straordinari, con l'intermezzo delle prime crisi adolescenziali, dei primi amori.
Ritornava il venerdi per trascorrere a casa Shabbat, quando non andava invece a rendere visita agli anziani nonni in Samaria.
Questo Shabbat, aveva accettato l'invito di un compagno di scuola e si trovava a passeggio per strada, quando mani assassine e feroci si sono abbattute su di lui. Era lontano da casa.
Non starò a dilungarmi in dettagli inutili e privi di interesse.
Ciò che resta è tanta tristezza, una malinconia che non si può descrivere.
Chi lascia questa terra di Shabbat è uno Tzaddik.
Elazar era uno Tzaddik che aveva appena compiuto tutte le mitzvot della Sukkà.
Era uno Tzaddik, figlio di uno Tzaddik.
Per l'Ebreo il nome ha un'importanza del tutto speciale, non è semplicemente casuale o imposto perché di moda o di suono gradevole o per tradizione familiare. Il nome dell'Ebreo è legato alla sua natura e al rapporto che avrà con la Torah.
Elazar haCohen era il figlio di un grande Tzaddik, Aaron, Cohen hagadol del Popolo d'Israel, l'uomo che pur essendo maggiore di età rispetto a Moshè, era in secondo piano per la sua umiltà. Questa analogia e il senso di questo nome non necessitano di ulteriore commento.
Questa mattina, quando ho parlato con Abramo e con sua moglie, ho capito che cosa è lo Taddik, l'uomo di fede. Non vi potevano essere parole giuste e adeguate per consolare i genitori per una sciagura così grande. Non ho udito una sola parola di odio contro i carnefici, non una parola fuori posto, ma solo "Divrè Torah", parole di Torah. Ora vi sono i sette giorni di lutto, nei quali la famiglia piange il suo figlio, si riunisce e si stringe nel proprio amore. Non dolore e tristezza per questo giovane Tzaddik, martire d'Israel che si unisce ai suoi Padri al cospetto di HaKadosh Baruch Hu, ma preghiera per lui e riflessione sull'insegnamento che questo ragazzo innocente e mite, dai grandi occhi scuri ha dato a chi lo ha conosciuto e lo ha amato.
Preghiamo per Elazar ben Avraham ve Hannah

 
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lino85
view post Posted on 27/9/2010, 17:18     +1   -1




Porgo un sincero cordoglio per Abramo, la sua famiglia e chi gli è più vicino.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 27/9/2010, 18:46     +1   -1




Sentite condoglianze anche da parte mia ad Avraham per questa terribile e inconsolabile perdita.
 
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view post Posted on 27/9/2010, 19:38     +1   -1
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Per Elazar




Perchè ?

Perchè un innocente è stato ucciso ?

Perchè il sacrifico ?

Perchè il dolore ?

Non c'è nessuna promessa.

Niente è sicuro.

Solo alcuni vengono chiamati.

Altri vegono salvati.



Elezar , ora sei una piccola stella

Che si è accesa nell' infinito

E guardi le lacrime e il furore

Di tutti quelli che rimangono qui.


HaShem

Ti affidiamo Elezar

Con cuore sereno,

Perchè dentro ogni seme

C'è sempre la solenne promessa di un fiore,

E nella morte di ogni uomo,

Chiunque lui sia,

C'è sempre una nuova vita,

Un nuovo inizio.


Edited by barionu - 27/9/2010, 23:57
 
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view post Posted on 28/9/2010, 12:01     +1   -1
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Bibliothecarius Arcanus

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Leggo con orrore e tristezza di questa tragedia. Sono sgomento per la cieca violenza che miete giovani e innocenti vite. Le mie più sincere condoglianze ad Abramo e alla sua famiglia.

Dormi giovane Elazar,
possa la Terra dei tuoi Padri
essere leggera sopra il tuo giusto sonno.
 
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spirito!libero
view post Posted on 28/9/2010, 13:25     +1   -1




Negev, ho letto che la notizia è stata riportata dai giornali, puoi indicarcene qualcuno ?

E poi, se puoi, tienici informati sugli sviluppi, speriamo che prendano gli assassini e che il padre sia forte...
 
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view post Posted on 29/9/2010, 00:16     +1   -1
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אריאל פינטור

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La situazione è molto complicata. testimonianze e deposizioni contraddittorie, omissioni, alcuni abusi di potere...
Nessun arabo sembra coinvolto e pare trattarsi di un delitto di delinquenza comune.
Per rispetto alla famiglia non entrerò in particolari ma emerge sempre di più la convinzione che il ragazzo si sia trovato per caso nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Di certo è falso quanto riportato da haaretz che il giovane era ubriaco (non beveva) e che la lite sia scoppiata per il rifiuto di una sigaretta (Era shabbat e un osservante quale era non avrebbe mai acceso una sigaretta, nè trasportato fuori di casa, come è stato affermato, una bottiglia, cose strettamente proibite di sabato)
Purtroppo ci vorrà del tempo, per venire a conoscenza della verità vera, se mai ciò accadrà. Vi è molto riserbo anche verso i genitori, perché il tutto è protetto dal segreto istruttorio
 
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view post Posted on 30/9/2010, 08:49     +1   -1
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Celebrità

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Mi unisco alle condoglianze, pur con colpevole ritardo. Ciò che è successo è l'incubo di qualunque padre, la disgrazia più tremenda immaginabile.

Una dedica da Fëdor Michajlovič Dostoevskij, col cuore:

"Karamàzov!", gridò Kòlja. "È vero quello che dice la religione, che resusciteremo dai morti e, tornati in vita, ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùscenka?".
"Resusciteremo senz'altro, e ci vedremo e ci racconteremo l'un l'altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato", rispose Aljòscia a metà tra il riso e l'entusiasmo.
"Ah, che bello che sarà", sfuggì a Kòlja.
[...] Si mise a ridere Aljòscia. "Su, andiamo! Andiamo per mano".
"E sarà cosí per sempre, tutta la vita per mano! Urrà per Karamàzov!", gridò ancora una volta Kòlja con entusiasmo, e di nuovo i ragazzi fecero eco alla sua esclamazione.

Un abbraccio, Talità
 
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sky@line
view post Posted on 30/9/2010, 09:38     +1   -1




Caro Abramo, mi associo alle condoglianze per la perdita di tuo figlio. Possa il nostro più sincero cordoglio e la nostra preghiera darti almeno un briciolo di sollievo.

Edited by sky@line - 30/9/2010, 12:27
 
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