| Per (cercare di) riportare la questione sui testi, al già citato protoevangelo di Giacomo bisognerebbe aggiungere con ogni probabilità il "Vangelo di Pietro". Secondo quanto riporta Origene nel suo commentario a Matteo (Comm. in Matt. 10: 17):
<<they thought, then, that He was the son of Joseph and Mary. But some say, basing it on a tradition in the Gospel according to Peter, as it is entitled, or "The Book of James" [Protoevangelo di Giacomo, ndr]," that the brethren of Jesus were sons of Joseph by a former wife, whom he married before Mary>>
Origene sembra quindi conoscere e riportare, correttamente, la tradizione dei figli di Giuseppe del Prot. Gc. e (probabilmente altrettanto correttamente) conosce la medesima tradizione nel Vangelo di Pietro (inizio II sec.), a noi giunto mutilo.
Tale tradizione sembra *implicita* anche nel Vangelo dell'Infanzia di Tommaso (metà II sec.), in particolare il Cap. 16 riporta (gli asterischi sono i miei): <<and Joseph sent *his* son James to tie up wood and bring it home, and *the child Jesus also* followed him>>
Ora, se è vero che questi libri sono originari dell'area Siriaca (ma non voglio aprire un'altro ramo di discussione), possiamo affermare che esisteva una tradizione consistente nelle comunità di questa regione agli inizi del II sec. Altra cosa, ovviamente, è stabilirne la storicità.
Quanto sopra arriva diritto da R. Bauckham "Jude and the Relatives of Jesus in the Early Church" (T&T Clark Int'l, 2004, pg. 26-27)
Ciao, Talità
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