Studi sul Cristianesimo Primitivo

RADIO MARIA E GLI TZUNAMI

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view post Posted on 22/3/2011, 01:22     +1   -1
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Allora, già nel 2004 l' ineffabile Don Livio Fanzaga si espresse sullo Tzunami

www.youtube.com/watch?v=6A1BawevSxQ

in particolare , ascoltate gli ultimi 2 minuti sulla parola di Cristo e gli Ebrei che si devono convertire.


Freschissimo l' Arcivescovo di Rossano Calabro , Mons. Mazzella e Roberto De Mattei del CNR


RADIOMARIA: "TSUNAMI?
GIUSTIZIA DIVINA" -ASCOLTA
Lunedì 21 Marzo 2011 - 19:08

ROMA - “Le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi”. Roberto De Mattei riporta quello che pensa del terremoto in Giappone «Monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro». «Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita – afferma De Mattei, citando Mazzella - se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni».



www.youtube.com/watch?v=iIm9E76-jtA



Allora, questi signori sono da manicomio criminale.



cit da

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&t=23526

Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio.

Se hai un padre alcolizzato però.




zio ot

Edited by barionu - 22/3/2011, 01:45
 
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Lycanthropos
view post Posted on 22/3/2011, 10:45     +1   -1




C'è chi li banna, c'è chi gli dà i pulpiti. (Ogni riferimento a fatti realmente avvenuti non è puramente casuale)
Visto e considerato che a me, come a tutti gli atei, il caro Livio mi ha augurato di prendere il cancro, ormai non ho più la forza neanche di indignarmi.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 22/3/2011, 11:32     +1   -1




CITAZIONE (Lycanthropos @ 22/3/2011, 10:45) 
C'è chi li banna, c'è chi gli dà i pulpiti. (Ogni riferimento a fatti realmente avvenuti non è puramente casuale)

ALTOLA'!
:angry:
Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!!!

no asp...volevo dire:

Non puoi lasciarti andare a paragoni del genere: Talità NON E' in nessun modo un cattolico fondamentalista, tradizionalista o anche solo conservatore.
Se tu parli così di Talità, io dirò al mondo intero che in quanto ateo sei comunista e in quanto comunista mangi i bambini
(e in quanto grecista sei più pedofilo di un prete irlandese).
 
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Lycanthropos
view post Posted on 22/3/2011, 11:41     +1   -1




Ehm, in effetti mi riferivo a koan...
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 22/3/2011, 11:49     +1   -1




Ah, OK... mi ha tratto in inganno il parlare di ban (essendo quello ricevuto da Koan già di qualche settimana fa).
 
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Lycanthropos
view post Posted on 22/3/2011, 12:01     +1   -1




No, come ho detto altrove, sebbene ogni tanto il modo di Talità di porsi sia un po' scostante, ho avuto occasione di discutere amichevolmente con lui, e so bene che è tutto tranne che un cattolico fondamentalista. Ok, basta, stop, fine OT, ne abbiamo discusso anche troppo :D
 
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view post Posted on 22/3/2011, 13:31     +1   -1
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Dopo l' assai comico malinteso tra Lyca e Weiss , un tocco superbo da Spinoza :

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&...a69d2d&start=50




Radio Maria: "Le catastrofi sono i giusti castighi di Dio,

che punisce i lussuriosi che lo chiamano tettonica"




:581.gif:
 
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view post Posted on 22/3/2011, 13:40     +1   -1
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CITAZIONE (barionu @ 22/3/2011, 01:22) 
Allora, già nel 2004 l' ineffabile Don Livio Fanzaga si espresse sullo Tzunami

www.youtube.com/watch?v=6A1BawevSxQ

in particolare , ascoltate gli ultimi 2 minuti sulla parola di Cristo e gli Ebrei che si devono convertire.


Freschissimo l' Arcivescovo di Rossano Calabro , Mons. Mazzella e Roberto De Mattei del CNR

freschissimo? Mazzella se non mi sbaglio è stato vescovo a cavallo tra XIX e XX secolo. Come fa a parlare del Giappone??


CITAZIONE
RADIOMARIA: "TSUNAMI?
GIUSTIZIA DIVINA" -ASCOLTA
Lunedì 21 Marzo 2011 - 19:08

ROMA - “Le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi”. Roberto De Mattei riporta quello che pensa del terremoto in Giappone «Monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro». «Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita – afferma De Mattei, citando Mazzella - se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni».



www.youtube.com/watch?v=iIm9E76-jtA


<b>
Allora, questi signori sono da manicomio criminale.

hanno espresso la loro opinione, condivisibile o meno. Ma è pur sempre un'opinione. Augurare il manicomio criminale per un'opinione ricorda molto certe pratiche staliniste che sarebbe meglio lasciare nelle segrete della storia.

Personalmente le ritengo affermazioni non solo sciocche ma anche teologicamente insostenibili in quanto la provvidenza di Dio non è mai causa diretta del male e soprattutto del male cieco e indiscriminato. Ma come gli vengono in mente queste cose? Forse immaginano siano in qualche modo consolatorie coinvolgendo tutto nel progetto di Dio, in realtà sono fallimentari.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 22/3/2011, 14:13     +1   -1




CITAZIONE (-Waylander- @ 22/3/2011, 13:40) 
freschissimo? Mazzella se non mi sbaglio è stato vescovo a cavallo tra XIX e XX secolo. Come fa a parlare del Giappone??

Profeta degli ultimi tempi!

CITAZIONE
Personalmente le ritengo affermazioni non solo sciocche ma anche teologicamente insostenibili in quanto la provvidenza di Dio non è mai causa diretta del male e soprattutto del male cieco e indiscriminato. Ma come gli vengono in mente queste cose? Forse immaginano siano in qualche modo consolatorie coinvolgendo tutto nel progetto di Dio, in realtà sono fallimentari.

D'accordo sull'insostenibilità teologica. Ma oltre che sciocche, sono affermazioni veramente riprovevoli, indicatrici di una mentalità ideologica chiusa e compatta fino ad essersi resa impermeabile al Vangelo, in cui non si esita a piegare Dio alle proprie esigenze di coerenza sistemica, fino appunto a risultati grotteschi come questo.
Di fronte al male, un cristiano agisce, prega o com-patisce.
Le mistiche razionali e le sistematizzazioni universali, lasciamole a Hegel.
 
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view post Posted on 22/3/2011, 14:24     +1   -1
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CITAZIONE
hanno espresso la loro opinione, condivisibile o meno. Ma è pur sempre un'opinione. Augurare il manicomio criminale per un'opinione ricorda molto certe pratiche staliniste che sarebbe meglio lasciare nelle segrete della storia.

Correggo , Don Fanzaga , Mattei, Stalin , Il Premier, Lele Mora , Emilio Fido :

tutti in cella con Wanna Marchi.

E buttar via la chiave.


zio ot
 
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view post Posted on 22/3/2011, 14:36     +1   -1
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CITAZIONE (JohannesWeiss @ 22/3/2011, 14:13) 
CITAZIONE (-Waylander- @ 22/3/2011, 13:40) 
freschissimo? Mazzella se non mi sbaglio è stato vescovo a cavallo tra XIX e XX secolo. Come fa a parlare del Giappone??

Profeta degli ultimi tempi!

CITAZIONE
Personalmente le ritengo affermazioni non solo sciocche ma anche teologicamente insostenibili in quanto la provvidenza di Dio non è mai causa diretta del male e soprattutto del male cieco e indiscriminato. Ma come gli vengono in mente queste cose? Forse immaginano siano in qualche modo consolatorie coinvolgendo tutto nel progetto di Dio, in realtà sono fallimentari.

D'accordo sull'insostenibilità teologica. Ma oltre che sciocche, sono affermazioni veramente riprovevoli, indicatrici di una mentalità ideologica chiusa e compatta fino ad essersi resa impermeabile al Vangelo, in cui non si esita a piegare Dio alle proprie esigenze di coerenza sistemica, fino appunto a risultati grotteschi come questo.
Di fronte al male, un cristiano agisce, prega o com-patisce.
Le mistiche razionali e le sistematizzazioni universali, lasciamole a Hegel.

non avendo sentito i brani incriminati posso esprimermi solo parzialmente su quanto riportato. Magari il brano originale diceva qualcosa di diverso, non me ne stupirei, ma a dire il vero non è che mi va di perderci tempo.
De Mattei ho avuto modo di conoscerlo e mi è sembrato persona a modo, certo non insensibile e tantomeno pazzo (certo non più di quelli che scrivono strani libri sul Gesù storico).

Quanto al cristiano e il male in quel agisce vi è anche la necessità di dare un senso al male, di elaborare una teodicea coerente e sostenibile. Diciamo che da come sembra a Radio Maria hanno sensato troppo, e in ritardo, e come si sa il troppo raggiunge l'estremo opposto :(

CITAZIONE (barionu @ 22/3/2011, 13:31) 
Dopo l' assai comico malinteso tra Lyca e Weiss , un tocco superbo da Spinoza :

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&...a69d2d&start=50




Radio Maria: "Le catastrofi sono i giusti castighi di Dio,

che punisce i lussuriosi che lo chiamano tettonica"




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:lol: :lol:


CITAZIONE (barionu @ 22/3/2011, 14:24) 
CITAZIONE
hanno espresso la loro opinione, condivisibile o meno. Ma è pur sempre un'opinione. Augurare il manicomio criminale per un'opinione ricorda molto certe pratiche staliniste che sarebbe meglio lasciare nelle segrete della storia.

Correggo , Don Fanzaga , Mattei, Stalin , Il Premier, Lele Mora , Emilio Fido :

tutti in cella con Wanna Marchi.

E buttar via la chiave.


zio ot

non è che hai migliorato le cose, anzi... :huh:
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 22/3/2011, 15:05     +1   -1




CITAZIONE (-Waylander- @ 22/3/2011, 14:36) 
non avendo sentito i brani incriminati posso esprimermi solo parzialmente su quanto riportato. Magari il brano originale diceva qualcosa di diverso, non me ne stupirei, ma a dire il vero non è che mi va di perderci tempo.

Questo è verissimo, e infatti un po' mi pento. Parlare senza consultare le fonti è sempre sbagliato, anche quando si pensa di andare sul sicuro.

CITAZIONE
Quanto al cristiano e il male in quel agisce vi è anche la necessità di dare un senso al male, di elaborare una teodicea coerente e sostenibile. Diciamo che da come sembra a Radio Maria hanno sensato troppo, e in ritardo, e come si sa il troppo raggiunge l'estremo opposto :(

Per me la sola teodicea coerente e sostenibile è la croce e la sequela della croce.
Mi sono infine convinto che una teodicea sistematica non sia nulla più di un nostro capriccio razionale....umano, troppo umano. La fede non la richiede, l'etica non la richiede.
Essa risponde solo ad una nostra esigenza apologetica in senso meramente difensivo e teoretico, ma completamente inutile quanto alla funzione propriamente apologetica di offrire credibilità all'annuncio del Vangelo.
Anzi da questo punto di vista è solo controproducente, perché nessun ateo potrebbe mai essere favorevolmente colpito da una sistematizzazione che riconduce a Dio il controllo e una sorta di "pianificazione" del male, se prima non è conquistato dall'esperienza di Dio quale amore infinito e infinita volontà di bene.
 
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view post Posted on 22/3/2011, 15:21     +1   -1
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CITAZIONE (JohannesWeiss @ 22/3/2011, 15:05) 
CITAZIONE
Quanto al cristiano e il male in quel agisce vi è anche la necessità di dare un senso al male, di elaborare una teodicea coerente e sostenibile. Diciamo che da come sembra a Radio Maria hanno sensato troppo, e in ritardo, e come si sa il troppo raggiunge l'estremo opposto :(

Per me la sola teodicea coerente e sostenibile è la croce e la sequela della croce.
Mi sono infine convinto che una teodicea sistematica non sia nulla più di un nostro capriccio razionale....umano, troppo umano. La fede non la richiede, l'etica non la richiede.
Essa risponde solo ad una nostra esigenza apologetica in senso meramente difensivo e teoretico, ma completamente inutile quanto alla funzione propriamente apologetica di offrire credibilità all'annuncio del Vangelo.
Anzi da questo punto di vista è solo controproducente, perché nessun ateo potrebbe mai essere favorevolmente colpito da una sistematizzazione che riconduce a Dio il controllo e una sorta di "pianificazione" del male, se prima non è conquistato dall'esperienza di Dio quale amore infinito e infinita volontà di bene.

Risponde alla nostra esigenza di senso esattamente come la teologia, che è l'inculturazione dell'esperienza religiosa. L'uomo non può non porsi domande e non può non cercare risposte. Ovviamente c'è la possibilità di bypassare il tutto nella fede, ma questo mi sembra denoti una dicotomia insanabile tra fede e ragione, l'orrendo fossato di Lessing rimane insuperato, la fede si svuota di ogni pretesa non dogmatica e il mondo diviene un alieno. Eppure se noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio e Dio è logos, ragione prima e senso della ragione, allora la teologia può superare il fossato della fede e aprirsi al mondo, che non è più alieno ma campo dell'agire di Dio a noi almeno parzialmente comprensibile in quanto anch'esso creazione (omne agens agit sibi simile). E il male, sia quello morale, ovvero volontario, sia quello cieco, chiamiamolo naturale, trovano il loro posto non nella volontà punitiva di Dio ma in quella liberatrice, come precondizioni della libertà umana. Concordo invece che un uso meramente apologetico della teodicea è del tutto privo di senso, soprattutto se si tratta di teodicea malandate come quella di cui sopra. Ma è il limite di ogni apologetica. E, direi, della teologia stessa.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 22/3/2011, 16:14     +1   -1




CITAZIONE (-Waylander- @ 22/3/2011, 15:21) 
Risponde alla nostra esigenza di senso esattamente come la teologia, che è l'inculturazione dell'esperienza religiosa. L'uomo non può non porsi domande e non può non cercare risposte. Ovviamente c'è la possibilità di bypassare il tutto nella fede, ma questo mi sembra denoti una dicotomia insanabile tra fede e ragione, l'orrendo fossato di Lessing rimane insuperato, la fede si svuota di ogni pretesa non dogmatica e il mondo diviene un alieno. Eppure se noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio e Dio è logos, ragione prima e senso della ragione, allora la teologia può superare il fossato della fede e aprirsi al mondo, che non è più alieno ma campo dell'agire di Dio a noi almeno parzialmente comprensibile in quanto anch'esso creazione (omne agens agit sibi simile). E il male, sia quello morale, ovvero volontario, sia quello cieco, chiamiamolo naturale, trovano il loro posto non nella volontà punitiva di Dio ma in quella liberatrice, come precondizioni della libertà umana. Concordo invece che un uso meramente apologetico della teodicea è del tutto privo di senso, soprattutto se si tratta di teodicea malandate come quella di cui sopra. Ma è il limite di ogni apologetica. E, direi, della teologia stessa.

Ma io sono ben d'accordo che l'uomo non può non interrogarsi, e che la questione della teodicea manifesti una pertinente domanda di senso (così come sono d'accordo su una possibilità d'incontro tra fede e ragione, e sull'inculturabilità della stessa).
Quello che ritengo teologicamente inappropriato non è la domanda, ma la risposta.
Non è detto che ogni nostra domanda intellettuale debba per forza trovare una risposta nella rivelazione di Dio. A me sembra che la rivelazione ci dia materia per rispondere alla domanda sul male morale e la sua compatibilità con la volontà di bene di Dio (personalmente infatti non riesco ad immaginare una reale libertà creaturale che non presupponga una reale possibilità di opporsi o sottrarsi alla volontà divina - anche se Tommaso la pensava diversamente).
Ma quando si tratta della domanda sul perché del male naturale, io non trovo che la rivelazione ci offra alcun lume. Tutto quello che sappiamo è che:
A) la creazione, seppur buona, è intaccata da un male che non è riducibile alla naturale limitazione della finitudine creaturale, ma è oggettivo disordine, presenza di qualcosa che noi intuiamo che non-dovrebbe-essere
B) questa creazione geme come nelle doglie del parto in attesa della liberazione
C) Dio è infinito amore e infinita volontà di bene e solo di bene.

E io ritengo che ci si debba attenere alla ricognizione di questi dati. Ogni tentativo di sistematizzarli in modo coerente, è solo una nostra hybris intellettuale, con cui cerchiamo di metterci al posto di Dio per carpire quelle ragioni che egli non ci ha rivelato.
 
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Lucifero ~Sapere Aude~
view post Posted on 22/3/2011, 17:02     +1   -1




CITAZIONE
Ma quando si tratta della domanda sul perché del male naturale, io non trovo che la rivelazione ci offra alcun lume. Tutto quello che sappiamo è che:
A) la creazione, seppur buona, è intaccata da un male che non è riducibile alla naturale limitazione della finitudine creaturale, ma è oggettivo disordine, presenza di qualcosa che noi intuiamo che non-dovrebbe-essere
B) questa creazione geme come nelle doglie del parto in attesa della liberazione
C) Dio è infinito amore e infinita volontà di bene e solo di bene.

Mi sembrano tre assiomi apodittici ed arbitrari.

A) Da cosa di dovrebbe dedurre che l'Universo sia buono o malvagio se non secondo i nostri parziali parametri di riferimento che potranno analizzare solo in riferimento ad una realtà limitata cosa e giusto e cosa è sbagliato? Giusto e sbagliato non sono forse dunque dei valori relativi che rispondono a delle esigenze egoistiche di comodo, non sono forse paletti messi in paragone secondo quanto ci conviene o non ci conviene a noi umani? Non è forse dunque una primitiva visione antropocentrica e non universale del bene e del male? E se ciò che appare male per noi, fosse in realtà bene per la divinità che si presupponga esista e che dunque non esista un male assoluto ma solo uno relativo?
B) Ma cosa prova che l'intero universo stia soffrendo e attenda una liberazione da questa sofferenza? Solo perchè lo dice Paolo in Romani 8:22? Ma, a parte che bisogna prima dimostrare che noi stiamo vivendo effettivamente in una condizione di male assoluto, dire che perfino il resto dell'universo all'infuori della razza umana attenda una "redenzione", non è forse una solo una mera proiezione psicologica di una falsa antropomorfizzazione?
C) Anche questo è un assioma di cui non si capisce da che fondamenti tragga, se non il proprio presupposto stesso. E se Dio fosse l'autore assoluto ed onnipotente di ogni cosa che esista, dunque male compreso? Chi o cosa potrebbe smentire questa concezione?


Saluti
 
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