Studi sul Cristianesimo Primitivo

Tiberio ed il senatoconsulto del 35, ilaria ramelli, marta sordi

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Teodoro Studita
view post Posted on 9/5/2011, 19:34 by: Teodoro Studita     +1   -1
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CITAZIONE (JohannesWeiss @ 9/5/2011, 18:44) 
Mi allineo anch'io al consensus nel ritenere la tesi anacronistica, in quanto nel 35 nessuno degli agenti in questione (Pilato, Caifa e sinedrio, senatori romani e, naturalmente, in primis i cristiani stessi) avrebbero mai potuto vedere nel movimento cristiano qualcosa di "altro" rispetto al giudaismo. Il problema semplicemente non poteva ancora porsi.

Questo è veramente il punto, sono completamente d'accordo. Oggi pomeriggio ho letto l'articolo della Sordi/Ramelli – non quello del link, ma quello su Aevum, 1(2004)intitolato "Il senatoconsulto del 35 contro i cristiani in un frammento porfiriano" cui fa riferimento l'articolo di Avvenire – e l'ho trovato totalmente deludente.

Tutto ruota intorno a questo Αποκριτος di Macario di Magnesia II,14 che porta un frammento di Porfirio (Contro i Cristiani) in cui si dice che Gesú

[...] non apparve a molti uomini contemporanei e degni di fede, e soprattutto al senato e al popolo di Roma onde essi, stupiti dei suoi prodigi, non potessero, per comune consenso, emettere sentenza di morte, sotto accusa di empietà contro coloro che erano obbedienti a lui?

Tutto qua. Il riferimento è debole ma soprattutto non sono note persecuzioni ai cristiani in quanto tali fino a Nerone, dunque tutto rimane piuttosto fumoso.

Le "importanti fonti orientali" sarebbero rappresentate dallo storico armeno Mosè di Corene, che cita palesemente Tertulliano ma anche un'altra fonte indipendente, l'epistolario tra Tiberio e Abgar Ukkama, toparca di Edessa, confluite nella Doctrina Addai, 9 (IV sec). In queste lettere Abgar esorta Tiberio a vendicare la morte di Cristo e Tiberio risponde di aver già provveduto alla deposizione di Pilato.
Ma il sapore è manifestamente quello della letteratura apocrifa, né vi è una menzione (implicita o tantomeno esplicita) del senatoconsulto.
Questo in estrema sintesi, non ce n'è assolutamente per poter definire la storicità di questo senatoconsulto. La tesi sembra ignorare completamente la visione, oggi largamente predominante, del cristianesimo nascente come un fenomeno del giudaismo, come opportunamente rimarcato da Weiss.

A valle di queste considerazioni e dalla inconsistenza delle fonti citate, personalmente ritengo che la tesi della Sordi debba essere senz'altro rigettata.
 
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31 replies since 8/5/2011, 13:22   3321 views
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