| Che non pochi termini biblici, abbiano un significato incerto in ebraico, se non del tutto oscuro, era risaputo già da tempi talmudici. Altrimenti non si comprenderebbe il perchè i rabbini dell'epoca intavolassero interminabili discussioni sull'argomento, allorchè si ritrovavano per le mani, termini ormai "belli che morti" ai loro occhi!
L'ebraico moderno facilita lo studio dell'ebraico biblico, non perchè l'uno sia una lineare ed ininterotta evoluzione dell'altro. Esiste semplicemente la possibilità di imparare, conoscendo l' israeliano, che è una lingua viva e parlata (e perciò più semplice da apprendere),parte di ciò che ha in comune con quello biblico, che ovviamente è da studiare nella sua particolarità. Te lo rende familiare, più scorrevole nella lettura;ma se un israeliano medio è facilitato nella lettura del testo biblico, non cade nella errata convinzione di aver compreso tutto ciò che ha letto, alla luce dell'ebraico che parla quotidianamente. Se ha un istruzione decente, sa cosa è incerto, cosa è totalmente diverso e quanto ancora invece è simile tra ebraico biblico e lingua israeliana (significati, derivazioni e simili).
I corsi in Israele servono per approfondire lo studio dell'ebraico biblico, non solo perchè hai la possibilità di fare visite archeologiche per siti o musei, quanto perchè le Università israeliane offrono una ampia e fornita biblioteca di studi ebraici, aggiornata alle continue scoperte di nuovi reperti (materiale non necessariamente sempre tradotto in lingua inglese).
Parlando solo a titolo personale, ho preferito iniziare dall'ebraico moderno, in Israele, e cercare nelle librerire del luogo, manuali ed opere che toccavano materie bibliche.
Questioni di preferenze, ovviamente!
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