CITAZIONE (lorenzo s @ 6/10/2016, 10:10)
Buongiorno a tutti.
Ho provato a cercare qua e là e alla fine m’è sembrato che avrei potuto collocare qui queste riflessioni forse disordinate ma alle quali magari qualcuno avrà la gentilezza di dare una risposta, di cui ringrazio anticipatamente.
Allora, passato la buriana i suoi discepoli ripresero a trovarsi e a raccontarsi di quanto era buono e bravo quello che avevano ucciso.
“Ti ricordi quella volta che non s’aveva niente da mangiare e lui con un paio di pani e di pesci ci tolse la fame a tutti? Ed eravamo in venti, trenta!” che poi di bocca in bocca arrivarono a cento, mille, cinquemila… finché qualcuno non si pensò: “E’ meglio che lo metta per iscritto, prima che non divengano un milione!”
“Quanto era buono, quanto era bravo, quanto era bello… quella volta sul monte Tabor, col sole alle spalle e la luce che gli filtrava tra i capelli… sembrava quasi Elia sul carro di fuoco, anzi proprio Elia era lì assieme a lui!
“Sì, Elia e anche Mosè!”
“E anche…”
Ma arrivò prima il redattore, che lo mise per iscritto precedendo il patriarca Enoch e Michele arcangelo con le sue schiere celesti.
-----
Ecco, sembra che per molti le cose siano andate proprio così, c’è però almeno una cosa che non mi convince: la Resurrezione.
Ma -si dirà- considera l’ambiente, le attese messianiche!
Già, solo che non erano mica quelle di un messia sofferente e tutti si aspettavano che sarebbe venuto a ristabilire il regno di Israele, e perciò
cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. (Marco 8,31)
Come fu mai che la/le comunità (tutte, ohibò) si misero a propalare la storia inverosimile di un Cristo crocifisso, morto e risorto il terzo giorno? Che spezzava il pane e mangiava i pesci ma appariva e scompariva e passava attraverso i muri. E pure erano ben consapevoli dell’enormità della cosa
ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci (1Corinzi 1,23)
Ecco, se qualcuno può aiutarmi a capirci qualcosa….
GRAZIE
Guarda, da quel che, man mano che studio, comprendo, nell'ambito accademico non si parla proprio di una "storicità dei miracoli": non che si sia tutti certi che non sono avvenuti o che di certo sono eventi storici, ma per lo più perché essi vengono considerati non oggetto di studio dell'archeologia, ma elementi della fede. Certo, ci sono persone che scrivono pro o contro la storicità dei miracoli, ma generalmente si tratta di scritti con fine apologetico, prima ancora che storico. Per lo meno, questo è il quadro che mi è risultato finora. Dunque si, è vero che ci sono storici che dicono che i miracoli sono un ingigantimento degli eventi per mezzo di passaparola - lo stesso Ehrman assume questa posizione
qui -, però generalmente queste cose sono, come ho già detto, lasciate alla religione.
Riguardo alla resurrezione ed alle sofferenze di Cristo, ci sono molte cose da dire. Anzitutto, varrebbe la pena chiedersi: da quando Gesù iniziò ad essere chiamato Messia (ebr.) o Cristo (gr.)? Non è difatti certo che egli stesso si sia mai dichiarato tale, ed anzi oggigiorno molteplici studiosi ritengono che Gesù non si sia mai dichiarato Messia, né Figlio di Dio, né Dio stesso. Capisci automaticamente le implicazioni di questa domanda: se gli apostoli non credevano che Gesù era il Messia, che c'entrano le profezie messianiche? Probabilmente già subito dopo la crocifissione si parlava di Gesù come il Messia di Dio, resuscitato dai morti. Il valore della resurrezione, agli occhi degli apostoli, potrebbe aver avuto differenti significati: la resurrezione era un premio di Dio per Gesù per la sua obbedienza? Una conferma da parte del Creatore per i suoi insegnamenti? Una "vendetta" di Dio contro i suoi uccisori? Ognuna di queste interpretazioni assume un determinato significato, con la propria catena di implicazioni. Quindi, prima ancora di parlare di "Messia sofferente" (figura che, comunque, concordo con te nel dire che nell'Ebraismo è assente o rarissima), bisognerebbe chiedersi se si possa già parlare di Messia con la prima generazione di Cristiani. Io ritengo di sì. Ma possiamo essere certi che la resurrezione di Gesù abbia a che fare con la sua messianicità? Credo che, se qui c'è qualcuno che può spiegarti bene ed approfonditamente queste cose, è l'utente JohannesWeiss, che invito a prender parte alla discussione ed a rispondere alle domande da te poste, se egli lo desidera.
PS: Per errore, ho toccato il tasto "Modifica" invece di "Rispondi". Non ho cambiato nulla, ma casomai ti arrivasse una notifica che ti informa che il tuo post è stato modificato, sappi che è stato solo un mio errore che non ha cambiato nulla.