Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gli Apostoli e la resurrezione, (Reloaded)

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Maranathà
view post Posted on 22/2/2016, 19:05     +1   -1




CITAZIONE (Patrizia Mura @ 22/2/2016, 19:03) 
CITAZIONE (Maranathà @ 22/2/2016, 18:57) 
Ma cosa dici, non ho mai detto che siano apocrifi, tutt'altro! Ho solo detto che, mentre nei sinottici i passi redazionali sono si presenti ma, nel complesso, molto pochi rispetto al totale, nel Vangelo di Giovanni la tradizione dei detti risente maggiormente del redattore. Tutto li. :)

Questo non significa affatto essere stati "presi per i fondelli per 2000 anni' dal momento che ogni opera storiografica antica (e i Vangeli, sebbene non possano essere definiti documenti storici tout court, contengono molto di storico) contiene detti elementi, che al tempo non implicavano assolutamente malafede.

Dico che me pare che stai a esaggerà, 'zomma a allargà, un po' troppo :D ... capisciammè ;)

La scusa era buona per non rispondere alla domanda:

sta dicendo che è sufficiente la testimonianza anche solo di uno? ;)

Una testimonianza può essere sufficente anche in caso di un solo testimone, ma ovviamente un evento straordinario richiede prove straordinarie, e di certo un solo testimone per un evento del genere sarebbe stato beh...... Problematico. :)

Edited by Maranathà - 22/2/2016, 19:13
 
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Patrizia Mura
view post Posted on 22/2/2016, 19:10     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/2/2016, 18:18) 
CITAZIONE (Patrizia Mura @ 22/2/2016, 18:10) 
Sei cristiano? Sei cattolico? Sei credente?

Ripeto, scusami per l'indiscrezione e per la richiesta di chiarimento:
ma mi aiuta a comprendere il senso degli interventi.

Domanda pessima, specialmente su questo forum

Mi ero 'scusata' preventivamente, nulla da obiettare.

Mi interessano approfondimenti circa le tue osservazioni, anche se (sotto nick poi) non vedo il problema a dichiarare la propria posizione e per me è discretamente importante.

Fa come se non avessi detto nulla.
 
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view post Posted on 22/2/2016, 19:14     +1   -1
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CITAZIONE (Simone Emili @ 22/2/2016, 18:26) 
Tu continui a sostenere che alcuni dei presenti non credettero, io continuo a ribadire che è vero che non credettero, o meglio, dubitarono, ma sul momento, esattamente come accadde a Tommaso, che lì per lì dubitò, ma quando apparve Gesù invitandolo a mettere il dito nelle sue ferite disse "Mio Signore e mio Dio".

Questo lo afferma solo Giovanni, il che rende problematica la verifica storica (per non dire che la squalifica) - ma certamente ha un alto valore simbolico, e subito dopo risultano beati coloro che crederanno senza aver visto. Questo ci dice parecchio sul fatto che, a distanza d'anni (quando scriveva Giovanni) il problema nelle comunità si poneva.
Se posso esprimere un'opinione, mi sembra che tu utilizzi il materiale neotestamentario in maniera molto libera per tappare i buchi delle diverse narrazioni. Questo approccio rappresenta un errore metodologico dal punto di vista storico-critico, in quanto affossa numerosi criteri di autenticità.

A meno che tu non creda, come ho già detto, che Matteo volesse insinuare nei lettori il dubbio che forse Cristo non era realmente risorto.

Non lo credo. Matteo credeva eccome. I vangeli raccontano a più riprese dei dubbi degli apostoli (e Gesù li rimprovera, come nell'episodio della camminata sulle acque - ove Matteo usa lo stesso verbo per "dubitare"). Non vedo perché la cosa dovrebbe creare scandalo. Gesù operava miracoli, e alcuni dubitavano (Giuda lo tradisce addirittura). Gesù apparve dopo la morte, ed alcuni dubitavano. La storia evidentemente va così.

CITAZIONE
I dubbi di alcuni apostoli, a mio parere, si spiegano semplicemente

Di semplice qui non c'è nulla, purtroppo.

CITAZIONE
Probabilmente vederlo trasformato in quel modo poteva creare un certo disorientamento, da qui i dubbi di alcuni.

Può darsi, ma questa è speculazione. Scrivere "probabilmente" non ha a che fare con le probabilità degli studi storici.


CITAZIONE (Patrizia Mura @ 22/2/2016, 18:10) 
Mi interessano approfondimenti circa le tue osservazioni

Bene, chiedi pure.

Ciao,
Talità
 
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Maranathà
view post Posted on 22/2/2016, 19:27     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/2/2016, 19:14) 
ma certamente ha un alto valore simbolico, e subito dopo risultano beati coloro che crederanno senza aver visto.

Mi risulta (ma qui andrebbe chiesta conferma a grecisti esperti) che la traduzione sia sbagliata in questo caso. Gesù non parlava al futuro, ma al passato "beati coloro che pur non avendo visto hanno creduto" .

In pratica rimproverava Tommaso per non essersi fidato delle testimonianze degli altri discepoli, e magari c'era anche un riferimento a Giovanni di Zebedeo, il quale, una volta entrato nel sepolcro, vide il sudario e "vide e credette", senza bisogno di vedere il Risorto.

Cosa ha visto Giovanni di Zebedeo?
Forse il Sudario in condizioni tali da far desumere che Colui che vi era avvolto si era smaterializzato dall'interno?

Edited by Maranathà - 22/2/2016, 19:39
 
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Patrizia Mura
view post Posted on 22/2/2016, 19:29     +1   -1




CITAZIONE
Infatti il criterio dell'imbarazzo qui funziona per confermare che alcuni dubitarono.
La mia considerazione quindi rimane: possiamo noi trovarci in una situazione di vantaggio rispetto agli apostoli che videro e non credettero?
Come si può "dimostrare la veridicità dei racconti sulla Resurrezione", se addirittura alcuni di quelli che erano lì non credettero?
Ovviamente sto ragionando sulla base di ciò che il nudo testo presenta.

Allora il punto è che mi sembra (percezione sommaria e dunque passibile di errore) di trovarmi concorde.

Poichè volevo essere sicura di averti inteso correttamente, data la tua sintesi,
chiedo da quali osservazioni - nello specifico - nascono tali tue affermazioni.

p.s. per rispetto delle tue posizioni se vuoi cancello il mio post inopportuno.
 
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Maranathà
view post Posted on 22/2/2016, 19:31     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/2/2016, 19:14) 
Gesù operava miracoli, e alcuni dubitavano (Giuda lo tradisce addirittura). Gesù apparve dopo la morte, ed alcuni dubitavano. La storia evidentemente va così.

Il punto è che poi è sicuro che ebbero una Fede incrollabile, altrimenti non sarebbero andati incontro al martirio. Poi è normali avere dei dubbi di fronte ad eventi così straordinari, all'inizio, e il fatto che i Vangeli li riportino (esattamente come hanno riportato il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro, episodi che, per il criterio dell'imbarazzo, sono certamente avvenuti, in quanto avrebbe fatto molto più comodo ometterli) la dice lunga.
 
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view post Posted on 22/2/2016, 19:35     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Patrizia Mura @ 22/2/2016, 19:29) 
Allora il punto è che mi sembra (percezione sommaria e dunque passibile di errore) di trovarmi concorde.

:lol:
E la cosa ti spaventa così tanto??

Domani cercherò un pò di tempo per approfondire, se vuoi.

CITAZIONE
p.s. per rispetto delle tue posizioni se vuoi cancello il mio post inopportuno.

Nessun problema, non ho visto alcun post inopportuno.

Ciao,
Talità
 
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Patrizia Mura
view post Posted on 22/2/2016, 20:38     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/2/2016, 19:35) 
:lol:
E la cosa ti spaventa così tanto??

Sono curiosa io wiggle

CITAZIONE
Domani cercherò un pò di tempo per approfondire, se vuoi.

Quando puoi.
 
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Simone Emili
view post Posted on 22/2/2016, 21:34     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 22/2/2016, 19:14) 
CITAZIONE (Simone Emili @ 22/2/2016, 18:26) 
Tu continui a sostenere che alcuni dei presenti non credettero, io continuo a ribadire che è vero che non credettero, o meglio, dubitarono, ma sul momento, esattamente come accadde a Tommaso, che lì per lì dubitò, ma quando apparve Gesù invitandolo a mettere il dito nelle sue ferite disse "Mio Signore e mio Dio".

Questo lo afferma solo Giovanni, il che rende problematica la verifica storica (per non dire che la squalifica) - ma certamente ha un alto valore simbolico, e subito dopo risultano beati coloro che crederanno senza aver visto. Questo ci dice parecchio sul fatto che, a distanza d'anni (quando scriveva Giovanni) il problema nelle comunità si poneva.

Mi pare che tu parta dal presupposto che l’episodio di Tommaso sia inventato per insegnare che bisogna fidarsi dell’annuncio evangelico e che non si può pretendere, per credere, di vedere le stesse cose che videro gli Apostoli. C’è però anche la possibilità che quell’episodio venga raccontato semplicemente perché è avvenuto.
CITAZIONE
Se posso esprimere un'opinione, mi sembra che tu utilizzi il materiale neotestamentario in maniera molto libera per tappare i buchi delle diverse narrazioni. Questo approccio rappresenta un errore metodologico dal punto di vista storico-critico, in quanto affossa numerosi criteri di autenticità.

Io non intendevo dire che, siccome Tommaso dubitava ma poi l'evidenza lo ha costretto a credere, allora debba essere andata sicuramente così anche per i dubbiosi nel finale di Matteo. Intendevo solo sottolineare che tu dai per scontato che se qualcuno dubitò vuol dire che allora c’era sicuramente di che dubitare, mentre invece ci sono altre spiegazioni possibili. E,vista la natura agiografica dello scritto matteano, anche più plausibili.
CITAZIONE
I vangeli raccontano a più riprese dei dubbi degli apostoli (e Gesù li rimprovera, come nell'episodio della camminata sulle acque - ove Matteo usa lo stesso verbo per "dubitare"). Non vedo perché la cosa dovrebbe creare scandalo. Gesù operava miracoli, e alcuni dubitavano (Giuda lo tradisce addirittura). Gesù apparve dopo la morte, ed alcuni dubitavano. La storia evidentemente va così.

Mi pare che, se gli Apostoli vengono rappresentati come dubbiosi, è proprio per esaltare il fatto che invece certi episodi erano veri. Come se uno dicesse “Sono in grado di fare un salto in lungo di 9 metri” e gli altri “Ma va là, non c’è mai riuscito nessuno”, invece quello salta e -tac- 9 metri! Certe cose fatte da Gesù erano talmente incredibili che, evidentemente, qualcuno non credeva letteralmente ai propri occhi. E allora figuriamoci la Resurrezione! Anch’io, come dice Maranathà, resterei notevolmente disorientato nel vedere qualcuno morto tre giorni prima rispuntarmi davanti, e oltretutto con un aspetto trasfigurato rispetto a prima. I dubbi degli Apostoli sono spiegabilissimi come casi di umano smarrimento di fronte a episodi talmente straordinari da risultare sconcertanti.
CITAZIONE
I dubbi di alcuni apostoli, a mio parere, si spiegano semplicemente

CITAZIONE
Di semplice qui non c'è nulla, purtroppo.

Questa affermazione mi pare un po’ gratuita.
CITAZIONE
Probabilmente vederlo trasformato in quel modo poteva creare un certo disorientamento, da qui i dubbi di alcuni.

CITAZIONE
Può darsi, ma questa è speculazione. Scrivere "probabilmente" non ha a che fare con le probabilità degli studi storici.

Sarà speculazione, ma che perlomeno si basa sui testi. Molto più speculativo è immaginare scambi di tombe, o discepoli misteriosi che trafugano il cadavere di Gesù all’insaputa degli altri facendo nascere la convinzione nella Resurrezione, o allucinazioni collettive in tempi, luoghi e a persone diversi ma tutte così realistiche da sembrare a tutti che Gesù fosse realmente risorto.

Edited by Simone Emili - 23/2/2016, 18:42
 
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Maranathà
view post Posted on 23/2/2016, 01:42     +1   +1   -1




CITAZIONE (askerella @ 16/2/2016, 21:01) 
CITAZIONE
è sorprendente in Gesù non che abbia fatto miracoli, ma che ne abbia fatti così pochi. I grandi personaggi religiosi del tempo erano tutti famosi per fare molti miracoli. Una delle sue caratteristiche sarebbe quindi il fare meno miracoli degli altri.

Quindi, secondo la ricerca storica più accreditata, per quali motivi principalmente Gesù veniva seguito e anche un pò "importunato" dalle folle?

Ciao Askerella, direi che è ormai confermato a livello storico che Gesù avesse un incredibile carisma, basta vedere come ha fatto a reclutare gli apostoli.
Senz'altro era una personalità che definire "magnetica" è giusto un eufemismo. :D

CITAZIONE (askerella @ 16/2/2016, 21:01) 
Oppure gli storici ritengono che anche quelle folle oppure l'accalcarsi in certe circostanze (vedi paralitico calato dal tetto e altri episodi) siano delle esagerazioni degli evangelisti?

Le "folle" c'erano sicuramente, semmai il problema è "quantificarle".
Anche John P Meier (del quale ti consiglio tutti i volumi) scrive che il fatto che delle folle seguissero Cristo è praticamente assodato, specie per il criterio della molteplice attestazione; tuttavia è lecito pensare che fossero un po' (quanto non è dato sapere) meno oceaniche rispetto a come riportato nei Vangeli.

Ad esempio, c'è un discreto consenso sulla veridicità dell'ingresso a Gesù a Gerusalemme, ma è improbabile che le folle al seguito fossero numerose, in quel caso, come riportato nei Vangeli, anche perché i romani non tolleravano troppo i tumulti.

CITAZIONE (askerella @ 16/2/2016, 22:37) 
La tua risposta, Simone, sarebbe quindi: sì, le folle c'erano (cioè gli storici concordano su questo) e le folle seguivano Gesù principalmente per la sua fama di guaritore-fautore di miracoli. È questo che sostieni?

È difficile rispondere in maniera esaustiva a questa domanda. Io ritengo che la fama di Gesù sia andata accrescendo coi suoi miracoli, questo si, ma una parte importante, specie all'inizio, l'ha giocata il suo carisma magnetico.

Queste domande sembrano banali ma in realtà non lo sono affatto. :)

CITAZIONE (askerella @ 18/2/2016, 19:42) 
Si può affermare che - nel periodo storico considerato - un "predicatore" assumeva importanza in base primariamente alla sua fama di profeta?

Di certo l'avere la fama di profeta era molto importante, pensa che, ancora oggi, ci sono seguaci di Giovanni il Battista.
 
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askerella
view post Posted on 23/2/2016, 01:43     +1   -1




Santo Subito, grazie.
Quoto la mia domanda principale, casomai ci fosse dell'altro da dire sul tema.
E anche sull'attesa del Messia, come scrivo più sotto. In varie descrizioni/interpretazioni (non so quanto attendibili) si evince che questa attesa sarebbe stata così forte .....quasi a sembrare che il popolo ed i maestri/capi religiosi non avessero altra occupazione che chiedere ai predicatori "Sei tu? Sei tu? Quale genealogia hai? Dove sei nato?"
È davvero così? Era stato quello l'unico periodo storico in cui l'attesa messianica era spasmodica?
Grazie.
CITAZIONE (askerella @ 18/2/2016, 19:42) 
CITAZIONE (Talità kum @ 18/2/2016, 14:32) 
Brevemente, aggiungo due spunti: (1) pressoché impossibile quantificare la dimensione delle "folle", (2) anche il Battista aveva largo seguito (probabilmente maggiore di quello di Gesù) eppure non operava miracoli.

Ciao,
Talità

Grazie Talità.
Si può affermare che - nel periodo storico considerato - un "predicatore" assumeva importanza in base primariamente alla sua fama di profeta?
E che, nel caso di Gesù, quella fama se l'era guadagnata con quella che viene definita nei vangeli autorità-exousìa ? In termini attuali si direbbe "un personaggio che ha carisma".....qualcuno che "affascina" sia faccia a faccia, a tu per tu, sia su gruppi di astanti grazie alla potenza della predicazione, ad una capacità particolare di esprimersi.

Altra domandina: l'attesa del Messia era a quei tempi così forte - rispetto ad altri periodi storici - da indurre il popolo ad "inseguire" ora questo ora quello dei predicatori itineranti?

(lo so, sono OT, sorry, ma non mi sembrava il caso di aprire un topic)

Ripeto: lo so, sono OT, ma mi bastavano alcune semplici puntualizzazioni. Se si dilungassero aprirei un topic, ma non credo :)

Edited by askerella - 23/2/2016, 01:53
 
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Maranathà
view post Posted on 23/2/2016, 01:55     +1   -1




CITAZIONE (askerella @ 18/2/2016, 19:42) 
Altra domandina: l'attesa del Messia era a quei tempi così forte - rispetto ad altri periodi storici - da indurre il popolo ad "inseguire" ora questo ora quello dei predicatori itineranti?

Dagli scritti di Qumran e dal Nuovo Testamento appare evidente che al tempo di Gesù (un tempo, come dimostra lo stesso Giovanni il Battista, apocalittico) ci fossero forti attese di un Messia.
Un Messia regale, per la precisione.

Ora, come ha spiegato bene Meier, è molto probabile che Gesù fosse davvero di discendenza davidica.

Gesù è il destinatario della promessa fatta ad Abramo ed è l'erede del trono di Davide, come ci ricorda Matteo nella genealogia all'inizio del suo Vangelo. Tra gli evangelisti Matteo è quello che maggiormente fa rilevare questa situazione di figlio di Davide, di Gesù. Egli viene riconosciuto dal popolo come il figlio di Davide allorché scaccia i demoni, come pure nelle invocazioni dei malati.

Il punto è che gli ebrei tutto si aspettavano meno che un Messia che morisse sulla croce. Soprattutto si aspettavano un Messia che liberasse definitivamente Israele dal giogo straniero, e questo con Gesù non è successo.
È stato un Messia, diciamo, troppo diverso da come gli ebrei se lo aspettavano, e questo è il motivo per cui non è stato accettato.

CITAZIONE (askerella @ 23/2/2016, 01:43) 
È così? Era stato quello l'unico periodo storico in cui l'attesa era spasmodica?

Oddio, a questa domanda onestamente non so rispondere.
Di certo in quel periodo c'era una fortissima attesa messianica, ma non so dirti con precisione se in altri periodi ci fosse stata un'attesa altrettanto spasmodica.

Edited by Maranathà - 23/2/2016, 01:57
 
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askerella
view post Posted on 23/2/2016, 01:55     +1   -1




Sì, sì, lo conosco bene il concetto di Messia degli Ebrei, quelli di ieri e quelli di oggi.
 
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Maranathà
view post Posted on 23/2/2016, 01:59     +1   -1




CITAZIONE (askerella @ 23/2/2016, 01:55) 
Sì, sì, lo conosco bene il concetto di Messia degli Ebrei, quelli di ieri e quelli di oggi.

Beh, è tutto chiaro oppure c'è qualcosa che ho tralasciato? :)
 
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askerella
view post Posted on 23/2/2016, 02:19     +1   -1




CITAZIONE (Maranathà @ 23/2/2016, 01:59) 
CITAZIONE (askerella @ 23/2/2016, 01:55) 
Sì, sì, lo conosco bene il concetto di Messia degli Ebrei, quelli di ieri e quelli di oggi.

Beh, è tutto chiaro oppure c'è qualcosa che ho tralasciato? :)

Grazie mille, chiarissimo e gentilissimo.

Ciò che più m'interessava sapere era se gli storici sono abbastanza concordi sul fatto del "carisma" come fonte principale dell'attrazione di Gesù.
(quindi miracoli e guarigioni ed esorcismi in secondo piano in qualche maniera)
(in seconda battuta ci starebbe l'elenco delle caratteristiche di questo carisma: ad esempio, nel mondo ebraico che cosa faceva "più colpo" perché uno fosse carismatico?)

Poi ci sarebbe il profetismo: non credo che si considerasse un profeta con le categorie di oggi, categorie oltretutto occidentali , del tipo "preveggente"....
Dunque, anche lì, (discorso collegato al carisma): come veniva riconosciuto un profeta duemila anni fa? Quali caratteristiche doveva avere per la gente dell'epoca? Era una questione più emotiva o più intellettuale? (ad esempio dimostrare di essere in gamba con le Scritture).

P.s. Hai letto Zolli?
Poi basta OT che altrimenti mi/ci bannano :1082.gif:
Continuate pure col topic soporifero :P
 
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187 replies since 6/3/2013, 17:29   5925 views
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