Studi sul Cristianesimo Primitivo

Larry Hurtado e il binitarismo

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Georges Edouard Lemaître
view post Posted on 26/1/2016, 11:06     +1   -1




Sono secoli che si cerca di capire quando e in che modo Gesù Cristo cominciò ad essere ritenuto Dio.
Secondo i minuziosi studi di Hurtado e Bauckham in realtà già i primissimi cristiani avevano un’idea abbastanza chiara della divinità di Cristo. Hurtado parla di un binitarismo già attestato nei primissimi scritti cristiani (le lettere di Paolo).

In realtà, quindi, l’idea di Ario, come tutte le eresie, fu una novità e, in quanto tale, fu respinta dalla grande Chiesa. Questo perché il monoteismo ebraico, in quanto monoteismo, non ammetteva l’esistenza di altre divinità oltre a Dio.

Nel suo ultimo volume Ehrman ha asserito che Paolo credeva sì che Gesù fosse dio (minuscolo), ma come dicono i testimoni di Geova, sarebbe stato un dio minore, non il Dio creatore. Solo con la Risurrezione questo sarebbe stato esaltato alla destra del Primo.
Hurtado (citato a sproposito dallo stesso Ehrman), a mio avviso, ha ampiamente dimostrato, invece, come il monoteismo ebraico del I secolo fosse, appunto, un monoteismo e che pertanto riservasse il titolo di “dio”, appunto, solo a Dio.

Cosa ne dite?
Nelle lettere di Paolo di trovano chiare attestazioni della divinita di Cristov basti pensare alla lettera ai Romani (dove Paolo definisce Gesù "Dio benedetto nei secoli", e anche se nel testo originale non vi era punteggiatura la stragrande maggioranza dei primi Padri della Chiesa ha detto che con quel passo si riferiva al Figlio, e non al Padre) o all'inno di Filippesi, addirittura prepaolino che parla con la massima chiarezza dell'uguaglianza di Gesù col Padre, ed è un dato che, una volta appurato il monoteismo delle prime comunità cristiane (che quindi non pensavano a Gesù come un angelo o "dio minore") può a mio avviso farci dire con tranquillità che nelle prime comunità è esistita, fin da subito dopo le esperienze dei discepoli che videro il Cristo Risorto; quantomeno un binitarismo.

Pertanto le idee di Ario, come tutte le eresie, furono sostanzialmente una novità e, in quanto tale, furono respinte dalla grande Chiesa.
 
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view post Posted on 29/1/2016, 16:13     +1   +1   -1
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Ne abbiamo parlato molte volte, negli anni. Anche qui potrai trovare molte discussioni andando a scartabellare nei vecchi thread.

Per quanto mi riguarda, e in estrema sintesi, penso che Hurtado abbia ragione. Toglierei solo "come i testimoni di Geova". Questi ultimi, infatti, hanno una teologia molto precisa sul Figlio: si tratta in sostanza di un angelo, e più precisamente dell'arcangelo Michele, dunque una creatura che presenta alcuni caratteri "divini" (tra molte virgolette) e che agisce come "rappresentante" del solo vero Dio.
Nelle comunità protocristiane, viceversa, sembra che la situazione fosse decisamente più fluida, e questo per diversi motivi: da una parte, infatti, c'erano comunità etnico-cristiane che non avevano problemi di carattere culturale col politeismo; dall'altra, comunità guideo-cristiane non disposte a mettere in discussione il monoteismo. A innestarsi su questa cornice, c'è anche il fatto che il cristianesimo si sviluppa in un ambiente non particolarmente votato alla speculazione, sicché non è strano che queste comunità non avessero in fondo un'idea così chiara della divinità.

Di qui anche la necessità di creare ex novo un vocabolario tecnico per descrivere i problemi. Il Figlio è "Dio" o no? Ad es. i testimoni di Geova sostengono la tesi, completamente astorica, secondo cui per un giudeo-cristiano fosse concepibile pensare ad altri esseri divini oltre a Dio appoggiandosi sull'unica attestazione (pre-esilica o giù di lì) dei giudici chiamati "dèi" in un solo passo dell'AT, o di retaggi di monolatria in cui YHWH nella corte degli elohim appare circondato da altrettanti "dèi". Questo nel I sec. d.C. è semplicemente impensabile, essendo il monoteismo ormai ben radicato. Quindi, da una parte queste comunità intendevano senz'altro il Cristo come Dio (oltre a quanto hai già citato c'è da aggiungere la lettera di Plinio a Traiano), dall'altra non potevano né volevano rinunciare al monoteismo. Di qui a concepire un Dio tri-personale c'è solo voluto il tempo necessario a dotarsi dei mezzi pratici per descriverlo, cioè un lessico e una mente teologica.

My two cents.

PS. - Non intavolate una discussione sui TdG, grazie.
 
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Georges Edouard Lemaître
view post Posted on 29/1/2016, 22:48     +1   -1




CITAZIONE (Teodoro Studita @ 29/1/2016, 16:13) 
Toglierei solo "come i testimoni di Geova". Questi ultimi, infatti, hanno una teologia molto precisa sul Figlio: si tratta in sostanza di un angelo, e più precisamente dell'arcangelo Michele, dunque una creatura che presenta alcuni caratteri "divini" (tra molte virgolette) e che agisce come "rappresentante" del solo vero Dio.

Hai ragione, in realtà il "come i testimoni di Geova" era un """""""""""""""come""""""""""""""" tra moltissime virgolette.
Intendevo dire, sostanzialmente, che secondo Erham Paolo vedeva Gesù come un angelo http://ehrmanblog.org/pauls-view-of-jesus-as-an-angel/ e a mio avviso è un'idea oggi abbastanza superata.


CITAZIONE (Teodoro Studita @ 29/1/2016, 16:13) 
Di qui anche la necessità di creare ex novo un vocabolario tecnico per descrivere i problemi. Il Figlio è "Dio" o no? Ad es. i testimoni di Geova sostengono la tesi, completamente astorica, secondo cui per un giudeo-cristiano fosse concepibile pensare ad altri esseri divini oltre a Dio.

Sono completamente concorde anche io su questo. A tal proposito, tempo fa (prima di leggere l'opera di Hurtado) io avevo già maturato l'idea che Gesù fosse considerato Dio dai primi cristiani e non "dio minore" ma proprio Dio.
Nella discussione "gli apostoli e la resurrezione" avevo parlato di questo con Talità e avevo portato come testimonianza la lettera ai Romani, per affermare che Paolo riteneva Gesù Dio incarnato.

La risposta di Talità fu la seguente

CITAZIONE (Talità kum @ 27/11/2015, 19:45) 
Passo dubbio, dipende da dove vuoi mettere la virgola. Di certo Paolo considerava Gesù "divino", ma ben difficilmente lo avrebbe chiamato "Dio" - termine che lui utilizzava per il Padre.

In buona sostanza lui pare avallare il ragionamento di Erham sul Gesù "divino" ma che non poteva essere identificato col Dio Creatore. Invece Hurtado pare dimostrare egregiamente (tralasciando il fatto che praticamente tutti i Padri della Chiesa attribuiscono la dossologia della lettera ai Romani al Figlio e non al Padre) che Paolo intendeva Gesù proprio come Dio, senza mai tradire il suo monoteismo.

CITAZIONE (Teodoro Studita @ 29/1/2016, 16:13) 
Quindi, da una parte queste comunità intendevano senz'altro il Cristo come Dio (oltre a quanto hai già citato c'è da aggiungere la lettera di Plinio a Traiano), dall'altra non potevano né volevano rinunciare al monoteismo. Di qui a concepire un Dio tri-personale c'è solo voluto il tempo necessario a dotarsi dei mezzi pratici per descriverlo, cioè un lessico e una mente teologica.

Assolutamente, e infatti nella discussione con Talità io sostenevo che, sebbene gli apostoli e i primi cristiani non ragionassero secondo categorie niceane, avessero compreso, passami il termine, "intuitivamente" la consustanzialità del Figlio col Padre alla luce delle esperienze di Resurrezione e magari (questo lo aggiungo io) alla luce di insegnamenti che credettero (dico credettero perché ovviamente la Resurrezione non è possibile affermarla con certezza, storicamente, quello che possiamo affermare è che gli apostoli furono fermamente convinti di aver visto il Cristo Risorto) di aver ricevuto dal Risorto.

E d'altronde questo è l'unico modo per conciliare il loro monoteismo, che non tradirono mai, col loro considerare Cristo come Dio.

Hai detto bene, occorreva il tempo per dotarsi dei mezzi pratici atti a descriverLo, ma l'intima comprensione della consustanzialità del Figlio col Padre possiamo ben dire che l'avevano anche i primi cristiani.

Naturalmente fatemi sapere se ho detto qualcosa di sbagliato. :)

Edited by Georges Edouard Lemaître - 29/1/2016, 23:06
 
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Georges Edouard Lemaître
view post Posted on 12/2/2016, 23:29     +1   -1




Ragazzi, concordate con le conclusioni che ho tratto in questi posts o c'è qualcosa di sbagliato? Chiedo a chi è più esperto di me.
 
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Lorenzo M
view post Posted on 10/9/2016, 10:30     +1   -1




A me l'idea di Hurtado interessa, mi pare plausibile.
Credo anche che valga la pena analizzare quella line di pensiero che identifica Gesù come "l'Angelo del Signore" nelle Scritture ebraiche (sostenuta da Eusebio nella sua Hist. Eccl.). Penso che sia interessante, infatti, fare una analisi del concetto all'interno dell'ebraismo, e vedere se si può ri-allacciare con una interpretazione cristologica. D'altronde, il concetto sembra implicare che il giudaismo già precedentemente contemplasse l'esistenza di esseri "divini" che sono al contempo uniti e separati da Dio YHWH.
 
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4 replies since 26/1/2016, 11:06   357 views
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