Studi sul Cristianesimo Primitivo

Maria Maddalena

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Lorenzo M
view post Posted on 10/9/2016, 09:22     +1   -1




Mi piace molto questa interpretazione, anche se io la tratterei più come esegesi della scena delle donne al sepolcro in Gv più che come studio su Maria Maddalena: infatti mi sembra che in quello che hai scritto lei passi un po' in "secondo piano"
 
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parolaeverbo
view post Posted on 10/9/2016, 13:16     +1   -1




Entrambi, non è solo esegesi di quel brano. C'è molto sulla figura di Maria Maddalena. Ho riportato solo la prima parte. Posso chiederti una opinione, la chiamo così perchè non vorrei che venissimo tacciati di dire verità storiche. Secondo te è giusto o sbagliato, o plausibile fino a che punto, collegare la Maddalena con la donna che unse gesù nella casa del fariseo? Chiamata, non so da quanti,
anche la donna del profumo.
Come abbiamo già anticipato, la protagonista della nostra storia si confonde spesso con un’altra donna che, nell’imminenza della passione, unge i piedi di Gesù, anticipando così la
sua morte e sepoltura (Mc 14, 3-9; Mt 26, 6-13; Gv 12, 1-8). È una identificazione comprensibile, giacché i racconti di Marco e di Luca coincidono in alcuni punti: in ambedue
la donna è anonima ed entra nella casa di Simone; Gesù è seduto a tavola, la donna porta un vaso di alabastro pieno di profumo e con esso unge Gesù; i presenti reagiscono contro la
donna, mentre Gesù si mette dalla sua parte. Anche il vangelo di Giovanni condivide alcuni dettagli con il nostro racconto: la donna unge i piedi di Gesù (non la testa, come in Marco e
Matteo) e li asciuga con i suoi capelli. Rileviamo ora quegli elementi caratteristici del racconto di Luca che lo distinguono
dagli altri evangelisti. In Luca l’episodio sembra aver luogo in Galilea, non a Betania come in Marco, Matteo e Giovanni. In Luca Simone è un fariseo e Simone è il suo nome proprio; e non è un lebbroso come in Marco e Matteo. In Luca la donna è anonima e inoltre peccatrice, mentre in Giovanni la protagonista è Maria, la sorella di Marta e di Lazzaro. In Luca
l’unzione si colloca durante il ministero di Gesù in Galilea, non poco prima della sua passione come avviene in Marco, Matteo e Giovanni. In Luca ad opporsi al gesto della donna è
Simone. In Giovanni è Giuda; in Matteo i discepoli e in Marco alcune persone anonime. In Luca Simone fa riferimento al passato, al tipo di vita e alla reputazione della donna.
Etc etc. Insomma secondo te può essere la Maddalena? Tornando direttamente alla discussione, inserirò le altri parti quanto prima
 
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Lorenzo M
view post Posted on 10/9/2016, 13:40     +1   -1




Secondo me l'identificazione con Maria Maddalena viene dal fatto che, nel racconto secondo Giovanni, abbiamo effettivamente l'unzione di Gesù fatta da lei (Giovanni xi. 2 e xii. 3); al contrario, i sinottici non parlano di colei che unse Gesù come della Maddalena. Chiaramente, quando vai a fare una "armonizzazione" dei Vangeli (cosa che in varie occasioni fu fatta, nei tempi antichi, per cercare di far concordare i racconti evangelici; credo che l'armonia più famosa sia il Diatessaron), visto che in Luca colei che unge i piedi è una peccatrice, ecco che Maria Maddalena diviene la peccatrice che unge i piedi di Gesù. Tuttavia, sembra poco plausibile questo: a me pare più probabile l'idea che Giovanni conoscesse una certa tradizione testuale in cui era Maria ad ungere i piedi di Cristo, mentre i sinottici non avevano informazione sull'identità precisa della donna.
Luca, peraltro, menziona Maria Maddalena poco dopo l'evento dell'unzione (viii. 2), e dice che da lei sono usciti sette demoni; tuttavia, non parla di lei come di una prostituta.
Credo dunque che l'identificazione di Maria con la prostituta penitente che unse i piedi di Cristo sia più che altro il risultato di un'armonizzazione dei Vangeli; non escludo categoricamente che effettivamente fosse lei, perché non me la sento di farlo, ma mi sembra davvero poco probabile.
 
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parolaeverbo
view post Posted on 11/9/2016, 12:44     +1   -1




Nel brano il “sepolcro” è citato nove volte,mostrando che l’idea di Gesù morto è predominante nella comunità.
“L’altro discepolo” precede Pietro;il contrasto tra i due e sempre a favore del primo.
Lo “svantaggio” di Pietro è anche indicato da come è presentato: prima è “SimonPietro”,poi è solo“Pietro”,soprannome che richiama la sua ostinazione.
Corre più in fretta chi ha l’esperienza dell’amore di Gesù,ed è stato testimone del frutto della croce(Gv.19,35):arriva per primo chi ama dipiù.
Nell’Ultima Cena, Gesù ha detto a Pietro:“Dove io vado,tu per ora non puoi seguirmi”(Gv.13,36),perché non ha ancora assunto l’unico distintivo dell’amore,il servizio(Gv.13,35). Infatti, alla cattura di Gesù,Pietro è l’unico che è armato(Gv.18,10).Incapace di seguire Gesù,Pietro segue il discepolo che è stato sempre fedele(Gv.21,22).
“L’altro discepolo” mostra il suo rispetto ed amore a Pietro,dandogli la precedenza,perché manifesti il suo amore a Gesù.
Ciò che Pietro constata smentisce l’idea di Maria di Magdala:chi trafuga un cadavere dalla tomba,non ripiega i panni funerari.
Come per Lazzaro, è “saltato” l’avvolgimento dei teli,ma,mentre quest’ultimo deve essere liberato, Gesù se ne libera da solo.
La tomba vuota e i teli non sono una prova;sono un segno che Gesù ha lasciato la tomba e ha vinto la morte.
Pietro vede anche“il sudario”,simbolo della morte,che non era ricordato alla sepoltura di Gesù.
Il “sudario” copre un altro “luogo”, termine che nel Vangelo di Giovanni ha sempre designato il tempio di Gerusalemme,centro dell’istituzione giudaica che ha dato la morte a Gesù.
“L’altro discepolo” vede gli stessi segni che ha visto Pietro,e comprende che la morte non ha interrotto la vita.
Il discepolo che è in sintonia con Gesù comprende i segni della vita,e sarà testimone della risurrezione come lo è già stato della morte e dell’amore di Gesù(Gv.19,35).
L’evangelista mette di nuovo in contrasto i due discepoli,indicando soltanto la fede de “l’altro discepolo”.
Sulla riva del lago di Tiberiade(Gv.21,4.7),è ancora il “discepolo amato” a riconoscere Gesù per primo e ad informare Pietro.Il discepolo anonimo,qui come altrove,è il seguace ideale di Gesù.

E’ sconcertante la “scena muta” tra i due discepoli,che,semplicemente “tornarono di nuovo a casa”.
I discepoli non annunciano nulla, perché non hanno ancora visto Gesù,ma hanno solo costatato la sua assenza.
La scena presenta, nel giardino,la nuova coppia che dà inizio alla nuova umanità.
Per presentare l’incontro di Maria di Magdala con il Risorto,Giovanni segue la falsa riga del Cantico dei Cantici.
Le fasi presentate dal Cantico dei Cantici sono:il desiderio dell’innamorata, la ricerca nella notte, la domanda alle guardie,l’incontro con l’amato.
Giovanni è fedele a questo ritmo,ma cambia il finale:mentre la sposa del Cantico afferma che “lo strinsi fortemente”,Gesù,lo sposo,inviterà Maria Maddalena “non mi trattenere”
(CdC.3,14) [1]Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato,ma non l'ho trovato.[2]«Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore». L'ho cercato,ma non l'ho trovato. [3]Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:«Avete visto l'amato del mio cuore?». [4]Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascerò finché non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice.
Il pianto della Maddalena è lo stesso di Marta sorella di Lazzaro: la disperazione perchè ritiene che la morte di Gesù sia la fine di tutto.
Gli “angeli”, sono i “custodi del letto”, “seduti l'uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi”,conoscono ciò che è avvenuto;sono quindi i testimoni della risurrezione.
Il “sepolcro”, dimora della morte, è comparso fino a questo punto per ben nove volte; ora con l’apparire dei due “angeli in bianche vesti”, scompare dal racconto e inizia ad apparire il termine “giardino”, dove stava il “sepolcro”,finora mai utilizzato,immagine della vita più forte della morte.
Con la loro domanda, i messaggeri di Dio, indicano a Maria che non c’è motivo né di lutto né di lacrime,e la chiamano “Donna”, come Gesù con suamadre a Cana(Gv.2,4)e sulla croce(Gv.19,26),e per la samaritana(Gv.4,21),la sposa fedele e la sposa infedele dell’antica alleanza.
Gli angeli, vedono in Maria di Magdala la sposa della nuova alleanza, che cerca desolata lo sposo,pensando di averlo perso.

Fine seconda parte
Aggiungo:
avevo trovato,ma ora ho perso il riferimento, che, mi sembra di ricordare, intorno al 1180 la Chiesa ispirandosi a Maria Maddalena ammise il matrimonio tra uno ed un'ex prostituta.
Poi c'è nelle rivelazioni di Santa Brigida, un testo facilmente reperibile, un particolare. La Madonna conservò il cordone ombelicale di Gesù, per poi farne dono a Maria Maddalena.
È anche interessante notare come Maria Maddalena è la testimone di due ressurrezioni e due morti, con l'altra si intende quella di Lazzaro. Questa doppia testimonianza anche è interessante

Preciso: il particolare diSanta Brigida credo sia da intendersi metaforicamente
 
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Lorenzo M
view post Posted on 11/9/2016, 13:23     +1   -1




@Parolaeverbo, apprezzo molto il tuo post, molto illuminante :)
Chiaramente, da un punto di vista puramente storico, riferirsi alle visioni di una mistica o alle decisioni prese all'inizio dell'XI secolo non può aiutare nell'indagine storica. Non fraintendetemi, non cerco minimamente di minare la credibilità dei mistici, ma semplicemente affermo che, da un punto di vista puramente storiografico, queste fonti non possono essere usate.
 
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view post Posted on 11/9/2016, 19:19     +1   -1
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