Studi sul Cristianesimo Primitivo

Nozze di Cana - spin off

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askerella
view post Posted on 20/9/2016, 20:17     +1   -1




CITAZIONE (Architeuthis @ 20/9/2016, 15:42) 
@Askerella:
considera che la complessità delle domande e la serietà di chi cerca di rispondere spesso richiedono tempo per elaborare una risposta. Non aspettarti che il ritmo delle conversazioni sia frenetico come lo è altrove.

Attendiamo le 10 a.m. di domani, come richiesto da Teo.

:woot:

:rolleyes:

:)
 
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view post Posted on 21/9/2016, 09:15     +1   -1
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Mancano nove minuti al trash. Provo a salvare la discussione.

Sono emersi due temi:
1) la reazione di Gesù all'osservazione che gli rivolge Maria: "Non hanno più vino".
2) l'autenticità storica del racconto.

Sul primo punto posso dire che la reazione di Gesù è di fastidio: certamente Gesù non è "in trans" (o trance, che dir si voglia). La madre sembra rivolgere un'ingenua osservazione al figlio. Dalla risposta del figlio, si intuisce che - forse - esiste già un implicita intesa tra i due, perché Gesù, a sorpresa, parla della "mia ora". Certamente, questa intuizione è rafforzata dalla successiva indicazione di Maria agli inservienti ("fate quello che vi dirà"), come a voler accelerare o facilitare l'attuazione del segno, che probabilmente lei già aspetta. Nelle parole di Gesù si legge fastidio, ma anche una grande tenerezza verso la madre, che - lasciatemi dire - si comporta proprio da madre...

Sul secondo punto, l'osservazione di base è che solo Giovanni narra questo evento. Per qualcuno questo è un argomento sufficiente per ritenere che si tratti di una narrazione simbolica. Giovanni rielaborerebbe le parole di Gesù sul "vino nuovo" contenute nei sinottici (Mt 9, 14-17 e Mc 2,18-22). O anche in Lc 5, 33-39.
Dall'altra parte, c'è chi fa risalire questo miracolo ad un ipotetico scritto precedente, la Fonte dei Segni (Bultmann), che il redattore avrebbe utilizzato insieme ad altre fonti più antiche. In questo caso l'autenticità sarebbe più verosimile.

Che ne pensate?
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parolaeverbo
view post Posted on 21/9/2016, 10:11     +1   -1




Rispondo molto velocemente al momento, però approfondirò. Io direi di lasciar perdere questi stati di alterazione, erano un'impressione di quell'utente, ma mi sembra che nè lui abbia più argomentato nè qualcun'altro si è aggregato. Scritto Tí emoi kaì soí, gúnai, «che c’è tra me e te, o donna? Gesù si rivolgerà così a Maria : «Donna, ecco tuo figlio!» (Giovanni 19,26).
Simile la si ritrova anche in Matteo 8,29: Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
In Marco 1,24 «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio e in Marco 5, versetto 7 Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Luca capitolo 4, 34: «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!»
e Luca 8,28 Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!» Però nelle Nozze di Cana il senso lo si potrebbe rinvenire in «Non è ancora giunta la mia ora».
Ci sono da considerare varie cose. Mi sembra, non mi vorrei sbagliare, che non fossero presenti tutti gli apostoli. Ed il fatto che il miracolo avviene nell'anonimato. Come faceva Maria ad esser certa della potenza di Gesù, sebbene non avesse ancora compiuto nessun segno? Sul fatto storico non so, queste sono questioni di vostra competenza. Sulla rielaborazione di Mt 9, non mi sembra molto diretta per quanto riguarda il vino. Poi il particolare degli otri in S.Giovanni è molto indicativo, è un messaggio chiaro. Però in Matteo 9 c'è la figura dello sposo. Il brano è collegato però non credo tanto per il vino.
 
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17 replies since 9/8/2016, 23:02   203 views
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