Studi sul Cristianesimo Primitivo

Repulisti nr. 2, …continua.

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Lorenzo M
view post Posted on 9/10/2017, 23:29     +1   -1




@Galarico:
Ok, una cosa per volta.

CITAZIONE
La finale originaria di Marco cosa dice? Gesù risorto vi aspetta in Galilea. Perché non in Giudea? Perché Marco è discepolo di Pietro e Pietro era un galileo che si contrapponeva ai Giudei, tant'è che racchiude la motivazione della condanna a una questione religiosa, così come viene impostata da Caifa: Gesù non ha bisogno di testimonianze a suo carico, si condanna da sé per blasfemia in quanto si fa come Dio.

Ok, queste poche righe contengono un innumerevole numero di errori metodologici. Partiamo dal fatto che il nome di Marco è stato collegato al “discepolo” di Pietro solo molto dopo: non abbiamo nessun documento interno al vangelo stesso, o direttamente collegato ad esso, che possa anche solo far supporre che Marco sia stato l’autore. In secondo luogo, per quel che ne sappiamo, buona parte dell’entourage di Gesù si formò nei primi anni della sua predicazione, che avvenne in Galilea, quindi non mi sorprenderei se addirittura tutti i discepoli fossero stati galilei. E che Marco finisca con il riferimento alla Galilea non è nulla di sorprendente, e molte spiegazioni possono essere date, che non richiedano voli pindarici quali quelli che fai tu. Una delle più semplici è che la Galilea fu il luogo in cui iniziò, e dunque fu anche quello in cui Gesù apparve. E questo senza partire dal presupposto (infondato) che Marco scrisse questo vangelo, l’idea (dubbia) che Marco sia stato discepolo di Pietro, e la supposizione (non corroborata da alcuna fonte) che esistesse un “cristianesimo petrino-galilaico” a fianco di uno di Giacomo il Giusto ed uno di Giovanni.
Quanto all’accusa religiosa, la ritrovi in tutti e quattro i vangeli (anche in Giovanni, vd. Gv 10.33). Presupporre che il titulus crucis sia la chiara indicazione (e, in fondo, l’unica) che Gesù fu un violento insurrezionista sembra un po’ un volo pindarico, specialmente considerando che i gruppi che credevano che la violenza fosse necessaria nel portare avanti il regno di Dio erano minoritari, siccome sia i farisei sia la maggioranza dei gruppi di Qumran credevano che fosse Dio a dover fare la prima mossa.

CITAZIONE
In tal modo scompare la motivazione politica romana, quella per sedizione (che però appare nel titolo della croce e anche, secondo me, nelle torture e sevizie riportate nella Sindone, incompatibili con un'accusa meramente teologica).

La Sindone è un documento dubbio; l’unica datazione mai effettuata su di essa è stata fatta su un pezzo mutilo e probabilmente posteriore. Sul titolo ho già parlato.

CITAZIONE
Pietro ha tradito Gesù? Certamente, non tanto prima che morisse (il rinnegamento è umano), quanto piuttosto dopo (il rinnegamento è politico), sia perché ha inventato il concetto di resurrezione (interpretazione arbitraria della tomba vuota), sia perché ha rinunciato all'idea di insurrezione anti-romana, sia perché ha cercato un compromesso coi sadducei. Il tutto nella speranza di una parusia imminente e trionfale del Cristo, che avrebbe giustificato l'idea di resurrezione, per lui strettamente connessa all'idea di parusia.

I primi documenti che possediamo sulla resurrezione, e cioè le lettere di Paolo, non sviluppano il tema della tomba vuota, ma piuttosto quello delle apparizioni (specialmente in 1Cor 15.1—11). La tomba vuota sembra essere un brano specificatamente evangelico. Inoltre, un’interpretazione arbitraria della tomba vuota mi sembra un po’ azzardata, non trovi? Pietro, come tutti gli altri, erano talmente convinti che Gesù fosse risorto da rischiare la vita: lo stesso Paolo, che nemmeno aveva conosciuto il Gesù “terreno”, era talmente convinto da rischiare spesso la vita per l’annuncio del vangelo. Se fosse stata solo una tomba vuota, credo che avrebbero avuto almeno dei ripensamenti.

CITAZIONE
Pietro e Giovanni vengono arrestati (poi Giovanni scompare dagli Atti) e prima che vengano uccisi, sono fatti evadere. Pietro emigra e lascia i poteri a Giacomo il Giusto, che è giudeo e quindi molto attaccato all'ebraismo ortodosso, salvo ovviamente l'idea di Cristo risorto, per la quale verrà comunque fatto fuori da un sommo sacerdote (uno dei figli di Anna).

Che Pietro “emigri” mi suona un po’ strana… non c’entra Salvini, vero?

CITAZIONE
Intanto Paolo, che pur credeva nell'idea di resurrezione, riferita però agli ultimi tempi (come ci credeva Marta!), dopo aver perseguitato i cristiani perché hanno smesso di credere in un messia reale, che vincesse i Romani, ci ripensa: se Gesù è effettivamente risorto, allora ha ragione Pietro, deve tornare quanto prima (lettera ai Tessalonicesi).
Ma Gesù non torna e Paolo ci ripensa di nuovo: Gesù tornerà alla fine dei tempi, ma nel frattempo consideriamolo unigenito figlio di Dio in via esclusiva, morto per riscattare gli uomini dalla maledizione conseguente al peccato originale (lettera ai Romani). Rottura insanabile col giudaismo ortodosso e dissidio con Pietro, che non aveva intenzione di mettere ebrei e pagani sullo stesso piano.

Non capisco la differenza tra l’idea che secondo te Pietro ebbe sulla resurrezione di Gesù, e quella di Paolo. Comunque, anche 1Tessalonicesi definisce Gesù come “figlio di Dio” (1Ts 1.10), e afferma che Gesù è morto per noi (1Ts 5.10). Ammetto che Romani amplia l’argomento; ci tengo peraltro a precisare che il peccato originale per come lo intendi tu non esiste in Paolo.
Un dissidio con Pietro sembra esserci stato, ma il fatto stesso che quest’ultimo abbia visitato Antiochia sembra suggerire che lui fosse d’accordo nell’integrazione dei pagani nel movimento cristiano (vd. anche Gal 2.9).

CITAZIONE
Passano gli anni, si avvicina la guerra giudaica, Cristo non torna. Pietro si adegua alle teorie ellenistiche di Paolo, che trionferanno dopo il 70. Di qui l'influenza della tradizione paolina anche nel vangelo marciano, che viene terminato a Roma.
E Giovanni? Giovanni detesta Paolo e ha nei confronti di Pietro un misto di rabbia e commiserazione,

Ci tengo comunque a precisare che sia Marco (circa 66–70 d. C.) sia la Didaché (che secondo me non è anteriore all’85 d. C.) presentano forti venature apocalittiche, nonostante siano collocati durante la guerra giudaica (il primo) e dopo di essa (l’altro). Ma poi, questo “triangolo” tra i tre apostoli da dove l’hai tirato fuori?

CITAZIONE
forse perché in un primo momento l'aveva assecondato troppo con la sua idea di resurrezione e di parusia imminente, forse perché in forza di queste idee si era persa l'occasione favorevole per liberarsi sia dei Romani che dei sadducei, forse perché Pietro si era lasciato intortare da uno, Paolo, che sicuramente era di un livello intellettuale superiore.
Giovanni legge il vangelo di Marco e cerca di contestarlo con un proprio vangelo, ma la tradizione paolina imporrà a questo vangelo una profonda revisione e la cancellazione del nome dell’autore.

Mi sembra che stiamo andando un po’ per vie esageratamente fantasiose.

Mi fermo qui. Ricordo che una spada del trash sta pendendo sul thread quindi consiglio cautela.
 
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