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| Un saluto e Buon Anno a tutti. Mi colpisce questo inciso di Giovanni del quale chiedo gentilmente una spiegazione. Riporto il passo per esteso, da Giovanni cap.11: CITAZIONE 46 Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. 47 Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 48 Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione». 49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla 50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera». 51 Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione 52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Vuol forse dire, semplicemente, che le parole pronunciate da un sommo sacerdote valevano come profezia? Nel senso che tali dovevano essere considerate oppure che effettivamente lo Spirito di Dio lo adombrava durante il suo ufficio? Conosco l'interpretazione " che Dio si servì del discorso dell'empio Caiafa, come già si era servito della bocca del falso profeta Balaam" trovata su laparola.net ma (posso dirlo?) non mi convince affatto. Grazie a chi può aiutarmi.
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