Studi sul Cristianesimo Primitivo

Posts written by Alessandro Sac

view post Posted: 13/5/2016, 08:46     Nicolotti: Sindone. Storia e leggenda. - Recensioni, News, Links e Bibliografie
E intanto il dott. Di Lazzaro e collaboratori partecipano al programma Geo Scienza del 3/1/12 mostrando i recenti risultati ottenuti: l'immagine sindonica rimane un mistero per la scienza
view post Posted: 27/7/2014, 13:07     1° Congresso di Studi Sul Cristianesimo Primitivo - Le Giornate di Studi sul Cristianesimo Primitivo
Anch'io sono molto curioso ed interessato agli argomenti che si tratteranno ivi.....
view post Posted: 4/5/2014, 21:15     Storicità dei Vangeli - Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio
CITAZIONE (defréauville @ 18/1/2010, 14:05) 
Caro Andrea, a mio avviso la profezia della distruzione del Tempio di Gerusalemme e della sua ricostruzione in tre giorni è da interpretare teologicamente e non mi sembra un indizio troppo attendibile per datare i vangeli.

Per via paleografica, tuttavia, credo non ci siano dubbi nell'affermare, per esempio, che il papiro Magdalen di Oxford sia stato scritto almeno entro il I sec.; forse è un caso che la distruzione del Tempio sia avvenuta proprio in quel periodo (70 d.C.).

La cosa che però mi toglie tutti i dubbi è questa: il libro degli Atti, in cui è registrata l'attività missionaria della chiesa primitiva, fu redatto da Luca, scrittore dell'omonimo vangelo. Il libro degli Atti termina con l'apostolo Paolo ancora vivente (essendo tutto sommato un diario), a Roma. Se dunque Paolo, come forti indizi storici sottolineano, morì sotto la persecuzione di Nerone nel 64 d.C. allora gli Atti sono stati scritti qualche anno prima.

Il vangelo di Luca, essendo stato scritto prima del libro degli Atti, dev'essere dunque stato composto tra la fine del 50 e l'inizio del 60 d.C. La morte di Cristo ebbe luogo intorno all'anno 30 d.C., il che porta la data di composizione del vangelo di Luca al massimo entro 30 anni da quegli eventi.

Robinson sottolinea che nel Nuovo Testamento non vi è alcun riferimento all'uccisione di Giacomo, il fratello di Gesù, nel 62 d.C.; non viene neanche menzionata la rivolta dei Giudei contro i Romani, iniziata nel 66 d.C. Questo ci spinge con certezza a datare i vangeli sinottici non oltre il 62 d.C.

Francesco

Veramente molto interessante l'osservazione sulle date dei vangeli alla luce della mancanza,nei testi ,dell 'uccisione di Giacomo il Giusto, capo della chiesa nascente,un dato veramente importante da riportare sopratutto nel libro degli atti dove Giacomo e citato piu' volte.
view post Posted: 25/10/2013, 00:02     καινω - Trash
CITAZIONE (maredelnord @ 24/10/2013, 22:09) 
Caro Teo, l'ultima mia discussione che hai cestinata non era così idiota, sebbene mal posta. Mi riferisco a χασκως che io ho ricavato intercalando alfa e omega tra chi csi e stigma, di cui tu giustamente hai scritto che porta a χασκω che a sua volta, però, porta a καινω. Voglio dire che quel giochetto di alfa e omega, unito alla csi ionica (sk invece di ks) fornisce quel nome d'uomo richiesto da Ap. 13,8. Non mi dilungo oltre per non occupare troppo spazio nel trash e perchè le implicazioni, qualora il mio discorso stia in piedi, sono evidenti: il 666 è il marchio di Caino che uccise suo fratello

interessante
view post Posted: 18/10/2013, 01:06     Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito? - Recensioni, News, Links e Bibliografie
CITAZIONE (Teodoro Studita @ 17/10/2013, 20:09) 
Ho sentito la prima parte del carrettiere.
Devo dire che quest'uomo ha coraggio. Non accetterei una tale colluvie di demenzialità da uno studente, ma uno che propone questa roba (e con quale piglio dogmatico!) in ambiente universitario meriterebbe a mio modesto avviso di essere preso a pedate.
Il tutto poi è aggravato dalla camicia...

Condivido pienamente :ph34r: :ph34r:
view post Posted: 24/9/2013, 15:14     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
Effettivamente trovo in rete molti link di hard rain frutto di studio ,filologia e che considero molto seri e molto interessanti per chi voglia studiarte il NT sotto un profilo storico-patristico.
Bravo hard rain :B): :2029.gif:
view post Posted: 23/9/2013, 22:03     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
SPOILER (click to view)
QUOTE (Talità kum @ 23/9/2013, 14:56) 
Comincio il mio intervento con un paio di appunti a Weiss, andando a cercare il pelo nell'uovo nelle sue precisissime e puntali risposte..

QUOTE (JohannesWeiss @ 18/9/2013, 17:41) 
conformemente al venerando principio dell’esegesi rabbinica: two is megl che uan ( ;) ).

Qui Weiss è scivolato su un problema di vocalizzazione, probabilmente tradito da una scadente traduzione inglese: la golden rule dell'esegesi rabbinica infatti recita "tu is megl che uan"... :)

QUOTE (JohannesWeiss @ 19/9/2013, 04:54) 
Vedo ora di rispondere brevissimamente a Bearshit

Qui invece Weiss applica un'involontaria storpiatura del nick, trasformando il solenne "Bereshit" di Genesi in un ambiguo "Bearshit" che non ha corrispondenti nella lingua ebraica.

QUOTE (Bereshit @ 22/9/2013, 10:59) 
proprio oggi leggevo un testo di Papia di Gerapoli che avallava la mia ipotesi sul vangelo di Marco

In realtà il testo che hai letto è di Eusebio, il quale riporta Papia, il quale riporta qualcosa sentito da:
QUOTE
uno che avesse conosciuto i presbiteri

Siamo quindi di fronte ad una testimonianza di terza o quarta mano, che richiede come minimo un'ulteriore conferma - secondo l'antica legge per cui "tu uitnessis ar megl che uan" !! :B):

Premesso che Papia è già di per sé considerato una fonte storica da prendere con le pinze (si pensi a quanto scrive riguardo al "Matteo ebraico" o alla leggenda sulla morte di Giuda), purtroppo la presenza di una chiara conferma da altre fonti esterne è assai difficile da stabilire, in quanto le testimonianze patristiche (come quelle di Ireneo, Eusebio e Gerolamo) dipendono da quella di Papia, mentre altre sono in conflitto su vari aspetti - ad es. sulla data di composizione (durante il ministero di Pietro o dopo la sua morte), sul luogo di composizione (Tertulliano e Clemente non menzionano Roma), mentre altri come Ippolito e Agostino menzionano Marco ma non dicono nulla né di Pietro né di Roma, mentre molti concordano nell'indicare Marco come una "copia loffia" di Matteo (e Luca).

Considerata quindi l'incertezza regnante a livello di tradizione, è importante considerare le cosiddette "evidenze interne" al Vangelo di Marco, che potrebbero confermare la testimonianza di Papia:
QUOTE
Marco, interprete di Pietro, scrisse con cura, ma senza ordine, tutto ciò che egli [Pietro] ricordava delle cose dette o fatte dal Signore.

Ecco, soffermandoci su questo punto, è evidente che il vangelo di Marco non ci appaia affatto come un resoconto disordinato di detti o fatti relativi a Gesù. Al contrario, c'è un'evidente lavoro redazionale di "taglia e incolla" per realizzare una narrazione ordinata e coerente, che conosciamo con il nome di Vangelo (e che fu presa a modello dai vangeli successivi, canonici e non).
Per di più, tale opera di "taglia e incolla" non sembra affatto applicata al resoconto di un'unica fonte (cioé di racconti tutti ascrivibili a Pietro) ma piuttosto a diverse tradizioni, che in taluni casi sembrano essere confluite addirittura due volte nel Vangelo (ecco quindi un caso di "doppioni" in Marco!): si pensi ad esempio all'episodio della "moltiplicazione dei pani" in Mc 6:30-44 e Mc 8:1-10 (su questo vedasi JP Meier, A Marginal Jew vol. 2, pag. 965-966).

Quindi, anche ipotizzando che Papia abbia riportato in buona fede ciò che altri avevano sentito dire, il valore storico della sua affermazione è - ahimé - alquanto dubbio in riferimento al Vangelo di Marco. Per salvare capra e cavoli potremmo pensare che Papia riporti una tradizione relativa ad un altro "Marco" che nulla ha a che vedere con il nostro Vangelo né con il suo presunto autore. Ma ben difficilmente si può sostenere che il Vangelo di Marco riporti una tradizione orale direttamente ascrivibile a Pietro.

Ciao,
Talità

Leggevo a proposito di questo argomento che riguarda Marco interprete di Pietro
Dalle lettere del santissimo Clemente, lo stromateo (1). A Teodoro.
Marco, appunto, mise per iscritto i fatti (πραξις) del Signore in occasione del soggiorno di Pietro a Roma (6),
certo non rendendoli noti tutti, né lasciando intendere quelli mistici/iniziatici, ma scegliendo quelli che
giudicò più utili di tutti per l’accrescimento della fede di quelli che vengono istruiti (7). [Quando] poi Pietro
subì il martirio (8), Marco venne ad Alessandria portando sia le sue (memorie scritte) che le memorie (τα
υπομνηματα) di Pietro, dalle quali trasferì (v. μεταφερω) nel suo primo libro le (parole) adatte/appropriate
(τα καταλληλα) per quelli che progrediscono nella conoscenza (γνωσις). Compose (un) vangelo
(ευαγγελιον) più spirituale per l’uso di (gen. sogg.vo) quelli che giungono alla perfezione (οι τελειουμενοι)
(dell’iniziazione ai misteri di Cristo) :014.gif: :014.gif: :014.gif: :73.gif:

Edited by Talità kum - 24/9/2013, 11:46
view post Posted: 22/9/2013, 22:51     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
Effetivamente credo di essere andato off -topic :rolleyes: :rolleyes:
view post Posted: 22/9/2013, 09:59     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
Grazie per l'approfondimento sig.Weiss,ma proprio oggi leggevo un testo di Papia di Gerapoli che avallava la mia ipotesi sul vangelo di Marco come reale predicazione Gesuana ,interpretata da Pietro e scritta da Marco:Cit. di Papia di Gerapoli in Eusebio, Storia Ecclesiastica, 3.39.4 e 3.39.15 - “Appena mi si presentava l’occasione di incontrare uno che avesse conosciuto i presbiteri ([7]), io chiedevo loro ciò che avevano detto questi presbiteri, ciò che avevano detto Andrea, Pietro, Filippo, Tommaso, Giacomo, Giovanni, Matteo, qualche altro discepolo del Signore e ciò che dicono Aristione o Giovanni. Io non credevo che quanto contengono i libri mi potesse rendere più grande servizio della voce viva e sussistente […] E diceva quel presbitero ([8]): Marco, interprete di Pietro, scrisse con cura, ma senza ordine, tutto ciò che egli [Pietro] ricordava delle cose dette o fatte dal Signore. Perché egli [Marco] non aveva mai ascoltato o accompagnato il Signore ma più tardi, come ho detto, accompagnò Pietro. Questi riportava i suoi insegnamenti secondo l’occorrenza ma senza fare una composizione dei detti del Signore. Marco non commise errore nello scrivere come si ricordava; egli non aveva che un solo scopo: non tralasciare nulla di quello che aveva inteso e non commettere errore in quello che riportava.”
view post Posted: 18/9/2013, 22:13     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
Insomma,restera un mistero anche per i grandi esegeti e studiosi del nuovo testamento...e percio' ,ma e' una mia impressione,e' il vangelo di Marco piu' affidabile e piu' attinente al vangelo inteso come predicazione originaria.
Tutto cio lo deduco anche da Atti 10-37,43 (scritto da un autore diverso da Marco) dove Pietro evangelizza i primi pagani per ordine di Dio in maniera similare al vangelo di Marco (infatti il vangelo di Marco e' attribuio a Pietro ,giustamente) cominciando dal battesimo del Nazareno sul Giordano.
Per non parlare della nativita Marciana ,assente in Marco e diversa da Luca ,che dice di essersi informato dalle fonti originali (penso alle Marie e a qualche apostolo)nella stesura del suo vangelo
Ma dal sig. Weiss volevo saspere anche una sua personale interpretazione esegetica dei "doppioni "Marciani.
Distinti saluti
view post Posted: 12/9/2013, 23:17     I doppioni nel vangelo Matteano - Esegesi Biblica
Stavo studiando il vangelo di Matteo e notavo i doppioni che troviamo in qiuesto vangelo,per esempio "l'indemoniato di Gerasa che in Marco e Luca e' uno solo invece in Matteo sono due,oppure il cieco a cui Gesu' fa' recuperare la vista sonodue in Matteo e uno negli altri sinottici.
Qualcuno a qualche spiegazione in tal merito ???
26 replies since 16/11/2012