CITAZIONE (igùmeno Andrea @ 18/11/2011, 15:04)
Grazie. Il rito della Proskomidia è relativamente recente nella forma attuale, perché ha conosciuto uno sviluppo importante dal 12° secolo in poi (fino al 15° secolo, grosso modo). Comunque, abbiamo delle descrizioni sommarie di ciò che si faceva nello skevophylakion. Essenzialmente, i diaconi preparavano il pane e il c alice per la celebrazione. Sembra che versavano l'acqua nel vino e che quest'acqua anticamente era fervente.
Nel rito bizantino (che è solo uno dei riti orientali) il rito della Proskomidia è per la prima volta citato dal Patriarca di Costantinopoli Germano I (713-730) che lo descrive: esso assume un significato simbolico e ha già delle brevi orazioni sul pane (segnato con la croce) e sul calice (vino e acqua): però solo nei secoli successivi esso si arricchisce delle ulteriori preghiere.
Precedentemente, almeno fino al settimo secolo, i doni (pane e vino) erano lasciati (dai fedeli?) in una specie di sacrestia separata (il Skeuophylakion) dove venivano preparati dal diacono (senza alcun particolare rito).
Poi i doni venivano portati sempre dal diacono all'altare con un'importante processione (molto criticata da Eutichio patriarca di Costantinopli nel vi secolo)
San Massimo il Confessore, che pure è una fonte primaria e completa la liturgia del settimo secolo, non parla del rito della Proskomidia né di quello che succedeva nel Skeuophylakion: quindi la preparazione dei doni era solo un servizio pratico eseguito dal diacono.
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Molto più interessante del rito bizantino della Proskomidia è lo studio dello stesso rito nelle altre tradizioni orientali: in effetti mentre nel rito bizantino la preparazione del pane e del vino è fatta separatamente e privatamente dal prete, nella maggioranza degli gli altri riti tale rituale fa parte della "messa" (scusatemi il termine).
Nel rito siriano e nel rito maronita la preparazione dei doni viene eseguita in due parti: abbiamo il "servizio di Melchisedek" dove si prepara il pane e il vino e il successivo "servizio di Aronne" dove li si incensa, mentre la l'assemblea segue con preghiere (si tipo penitenziale) e canti.
Anche tra i copti (che NON è un rito bizantino) i riti di preparazione del pane e del vino sono assai sviluppati e parte integrante della "messa". In particolare c'è tutto un rito per la scelta del pane, che poi viene portato in processione, come Gesù bambino tra le fasce, per la chiesa e poi deposto sul'altare dove viene eseguito l'"offertorio": tutto questo all'inzio della Liturgia, che poi continua con le letture.
Nel rito caldeo, molto semplice, durante la preparazione il prete versa nell'ordine nel calice: vino-acqua-vino
TEO EDIT: Ho spostato questi ultimi messaggi nel topic sulla proskomidiaEdited by Teodoro Studita - 18/11/2011, 17:26