CITAZIONE (miro33 @ 10/12/2013, 12:42)
"Matteo 6.26 ricalca il quindicesimo discorso dello stoico Musonio Rufo, vissuto al tempo di Nerone, mentre nella Vita di Tiberio Gracco, scritta poco dopo le campagne di Adriano, lo stoico Plutarco riporta la concione del mitico tribuno romano
Risolto l'errore di citazione, continuiamo ad analizzare il testo. Il fatto che tale passo sia comune a Matteo e Luca è spiegabile ipotizzando che Luca e Matteo abbiano attinto ad una fonte comune, altrimenti conosciuta come fonte Q.
Il passo di Q 9:58 appartiene quindi ad una tradizione antecedente alla data di composizione di Matteo e Luca.
A questo punto bisogna considerare la presunta data di composizione delle Vite Parallele di Plutarco, in particolare della Vita di Tiberio Gracco. Non sono un esperto in questo campo, ma credo che si possa ipotizzare un fine I secolo / inizio II secolo.
Questa datazione dell'opera di Plutarco è quasi certamente posteriore alla presunta data di composizione di Matteo, e poiché il passo di Q è comunque antecedente a Matteo, a maggior ragione si può affermare che il passo di Plutarco è
posteriore di qualche decina d'anni a quello che troviamo in Matteo e Luca.
Quindi ora che vogliamo fare? Vogliamo dire che Plutarco ha copiato i Vangeli?
CITAZIONE (Nirodh27 @ 10/12/2013, 13:08)
Ci sono alcune cose vere in quella lettura
Ma per carità..
Ciao,
Talità