CITAZIONE (schirone @ 7/7/2016, 10:52)
Veramente, al di là del mio inciso personale sull'accostamento credente e non credente alla Bibbia, la mia domanda invece credo sia pertinente. E cioè, un personaggio pubblico, uno scrittore affermato, non credente, da un punto di vista laico, legge e commenta la Bibbia in un modo nuovo, originale, aconfessionale. intelligente e con implicazioni poetiche e aggancio alla vita sorprendenti ... e inoltre si avventura - come credo nessun laico abbia fatto fino ad ora - nello studio da autodidatta della lingua ebraica della TaNaKh ... ebbene interrogarsi e capire perché lo fa e soprattutto come faccia mi sembra interessante. Vorrei restare assolutamente su questo campo, non è mio intento spingermi oltre in avventure teologiche e filosofiche, anche se ammetto che alla fine inevitabilmente si giunge anche lì. Quindi sì, in fondo la mia domanda, a partire da Erri De Luca, è proprio quella che dici tu askerella, "perché la gente ieri come oggi s'impegna nello studio della Bibbia?" , "perché un libro religioso ha assunto tanta importanza anche presso i non credenti?". e magari, per riportarmi al mio topic, giungere alla domanda,come può fare l'uomo d'oggi nel mondo di internet a studiare liberamente senza precomprensioni religiose e ideologiche l'AT nella sua lingua originale?
Ok. Io rispondo, poi casomai ci daranno istruzioni i moderatori.
Confesso di non saperne abbastanza su questo autore, ma posso dire che il caso di Erri De Luca è particolare anche nel suo essere "non credente".
Qualche tempo fa avevo sentito una breve intervista in tivù nella quale spiegava la sua tipologia di "ateismo" o "agnosticismo". A me è sembrato che lui andasse delineando una posizione del tutto originale. Ora non vorrei deformare indebitamente il suo pensiero, quindi prendilo col beneficio del dubbio. Disse una frase come: non ritengo possibile l'esistenza di Dio nel mio caso, per la mia persona, ma non escludo che l'esistenza di Dio sia possibile nel caso di altre persone. In pratica mi sembrava esprimere una sorta di "non sono degno", una sorta di "se Dio esiste non guarda certo me, ma può essere che si rivolga e si riveli ad altri". Qualcosa del genere. Quindi un agnosticismo del tutto particolare.
"intelligente e con implicazioni poetiche e aggancio alla vita sorprendenti "
beh, è la bibbia che ha agganci alla vita sorprendenti.... ed infatti siamo già arrivati alle implicazioni filosofiche e teologiche
"e inoltre si avventura - come credo nessun laico abbia fatto fino ad ora - nello studio da autodidatta della lingua ebraica della TaNaKh "
qua ti devo smentire. Nel senso: non mi risulta che Erri de Luca sia un caso isolato, è solamente un caso "famoso". Ci sono persone completamente atee che non solo imparano l'ebraico e studiano il Tanack da autodidatti, ma per passione o per professione conseguono anche diverse lauree.
A quanto ne so esistono: gli atei appassionati e "devoti" alla materia biblica oppure gli atei che studiano "come pazzi" per contestare le affermazioni delle religioni.
Guarda anche un po' la discussione di Davide80 su Biglino.... che come saprai è un ex traduttore di ebraico delle edizioni paoline...... ecco il link
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